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Che fine hanno fatto gli Smart Glasses?

Al momento gli Smart Glasses non sono ancora in grado di dare quel qualcosa in più all’utenza.

Smart Glasses, una tecnologia tanto interessante quanto controversa che negli ultimi anni sembra essere stata relegata nel dimenticatoio.

Sono molte le multinazionali che sarebbero a lavoro sul loro modello di occhiale intelligente, eppure dopo il “fallimento” dei Google Glass, sembra che per il momento la realtà aumentata sia un concetto relegato ai soli smartphone. Vuoi per il prezzo molto (troppo) elevato per un singolo paio di occhiali intelligenti, vuoi il fatto che siano ancora pochi gli applicativi sviluppati per questa tecnologia (e comunque esistono anche su telefono) e vuoi per altri motivi a noi ignoti, sembra che questa “rivoluzione” debba essere rimandata a un secondo momento. Del resto anche nel mondo dei videogames, dove i vari visori sembravano aver trovato terreno fertile, in molti li hanno criticati etichettandoli come un’esperienza di gioco fastidiosa e non adatta alle lunghe sessioni di gaming.

Smart Glasses, il parere degli esperti

Ad onor del vero in commercio esistono degli occhiali piuttosto smart che hanno integrato, ad esempio speaker e altoparlante per le chiamate e un innovativo sistema di lenti che aiuta le persone ad affaticarsi di meno davanti a uno schermo. Ma è sufficiente questo per diventare più produttivi o comunque smuovere l’interesse nei confronti di questo prodotto?

Gli esperti al momento non sono di questo parere e, anzi, hanno aggiunto che nei casi degli occhiali REALMENTE smart, quindi quelli con realtà aumentata e via dicendo, abbiano riscontrato una grande difficoltà nell’utilizzo dovuta soprattutto ai gesti e ai tocchi da fare per selezionare le varie opzioni sullo schermo. Per molti, poi, sono stati una distrazione perché le persone erano più concentrate a toccare le lenti e a sbattere le palpebre per far partire una qualche operazione, piuttosto che ad utilizzare il dispositivo in maniera produttiva e coerente.

Sembra a questo punto che la tecnologia dietro a questi occhiali intelligenti non sia ancora in grado di soddisfare appieno le esigenze dell’utenza che trova molto più facile utilizzare (quando serve) il proprio smartphone per la realtà aumentata piuttosto che comprare un costosissimo paio di occhiali e indossarli per piacere o lavoro.

Dall’altra parte però è anche vero che, al momento, la diffusione di questi dispositivi è esponenzialmente inferiore rispetto a quella dei cellulari e, chiaramente, le applicazioni dedicate sono ancora pochissime. Come tutti sappiamo per fare in modo che una tecnologia si diffonda occorrono due cose: una produzione di massa che faccia abbassare il prezzo e funzioni specifiche che la rendano davvero utile o cool.

Al momento, per quanto “cool” gli Smart Glasses non sono ancora in grado di dare quel qualcosa in più all’utenza e per questo anche le aziende non possono investire il 100% in un progetto ancora così “rischioso”.

Magari in futuro la realtà aumentata sostituirà quella classica, ma per il momento dobbiamo accontentarci di quella che abbiamo che, tra l’altro, è ancora gratis.

Che fine hanno fatto gli Smart Glasses?

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