Skymedia rivoluziona l’advertising: Machine Learning in TV
Il data driven advertising è una nuova possibilità di sky per i suoi investitori, che tramite machine learning potranno profilare l'utenza.
L’Advertising televisivo, anche grazie ad On-Demand sta per ricevere un violento scossone.
Pubblicità targetizzata per area geografica, genere e tipologia di contenuto:
Skymedia farà leva sul machine learning per ottimizzare la presentazione di ads personalizzate attraverso la sua ex-nuova piattaforma di Sky.
Sono state annunciate due proposte: Programmatic Guaranteed sull’Addressable Free To Air e Audience Cluster speciicatamente su On Demand, strumenti innovativi basati sulla data analisys che permettono di portare il Programmatic in televisione e di selezionare i target delle campagne pubblicitarie con ancora più precisione.
Quello che sarebbe da chiedersi è, visto l’incremento di profitto che questo garantirebbe, quanto è etico l’utilizzo della profilazione dei propri utenti in questo modo? Ma questa è un’altra storia.
Secondo le parole del digital Officier di Sky, la piattaforma: “Sky è particolarmente sensibile alle esigenze del mercato e degli investitori e, attraverso la propria tecnologia, consente ai brand di veicolare in modo sempre più puntuale il loro messaggio pubblicitario. Grazie a questi nuovi strumenti, ottenuti al termine di un imponente ed accurato lavoro di innovazione sulle modalità di vendita degli spazi pubblicitari e sulle modalità di elaborazione e gestione dei dati basato su processi di machine learning, Sky è il primo e unico broadcaster in Italia in grado di proporre la vendita in Programmatic Guaranteed anche in Tv e una soluzione one audience e cross platform tra i canali On Demand e Digital”.
Cosa sono queste due funzioni?
Programatic guaranteed introduce nel mondo pubblicitario la programmabilità degli spazi in maniera snella, veloce e digitale, con tutte le implicazioni analitiche del caso, e permetterà agli investitori di selezionare i target della campagna attraverso svariate modalità di profilazione, geografica, di genere e di contenuto.
Con Audience Cluster invece è possibile analizzare le abitudini di fruizione digitale e segmentare le abitudini di fruizione in funzione di quante più combinazioni di interesse possibile, anche qui ponendo l’accento sul Data driven planning.
La domanda ora è una: è un comportamento corretto quello di utilizzare i dati di fruizione per trarre ulteriore profitto?
Facci sapere che ne pensi rispetto a questo nuovo metodo di pubblicità.
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