Marketing & Communication

Skymedia rivoluziona l’advertising: Machine Learning in TV

Redazione Spremute Digitali Pubblicato: 22 Luglio 2021

Sky new advertising

L’Advertising televisivo, anche grazie ad On-Demand sta per ricevere un violento scossone.

Pubblicità targetizzata per area geografica, genere e tipologia di contenuto:

Skymedia farà leva sul machine learning per ottimizzare la presentazione di ads personalizzate attraverso la sua ex-nuova piattaforma di Sky.

Sono state annunciate due proposte: Programmatic Guaranteed sull’Addressable Free To Air e Audience Cluster speciicatamente su On Demand, strumenti innovativi basati sulla data analisys che permettono di portare il Programmatic in televisione e di selezionare i target delle campagne pubblicitarie con ancora più precisione.

Quello che sarebbe da chiedersi è, visto l’incremento di profitto che questo garantirebbe, quanto è etico l’utilizzo della profilazione dei propri utenti in questo modo? Ma questa è un’altra storia.

Secondo le parole del digital Officier di Sky, la piattaforma: “Sky è particolarmente sensibile alle esigenze del mercato e degli investitori e, attraverso la propria tecnologia, consente ai brand di veicolare in modo sempre più puntuale il loro messaggio pubblicitario. Grazie a questi nuovi strumenti, ottenuti al termine di un imponente ed accurato lavoro di innovazione sulle modalità di vendita degli spazi pubblicitari e sulle modalità di elaborazione e gestione dei dati basato su processi di machine learning, Sky è il primo e unico broadcaster in Italia in grado di proporre la vendita in Programmatic Guaranteed anche in Tv e una soluzione one audience e cross platform tra i canali On Demand e Digital”.

Cosa sono queste due funzioni?

Programatic guaranteed introduce nel mondo pubblicitario la programmabilità degli spazi in maniera snella, veloce e digitale, con tutte le implicazioni analitiche del caso, e permetterà agli investitori di selezionare i target della campagna attraverso svariate modalità di profilazione, geografica, di genere e di contenuto.

Con Audience Cluster invece è possibile analizzare le abitudini di fruizione digitale e segmentare le abitudini di fruizione in funzione di quante più combinazioni di interesse possibile, anche qui ponendo l’accento sul Data driven planning.

La domanda ora è una: è un comportamento corretto quello di utilizzare i dati di fruizione per trarre ulteriore profitto?

Facci sapere che ne pensi rispetto a questo nuovo metodo di pubblicità.