Avviare una campagna di crowdfunding: Kickstarter vs Indiegogo
Che sia Kickstarter o Indiegogo, per avviare una campagna di crowdfunding ci sono delle buone pratiche da rispettare per avere successo.
Avviare una campagna di crowdfunding significa raccogliere dei fondi grazie a piattaforme, come ad esempio Kickstarter e Indiegogo di cui parleremo nel corso dell’articolo, per lanciare un progetto. Questi siti ospitano la raccolta di somme di denaro provenienti dalle persone, le quali credono nel progetto a tal punto da sostenerlo. Rientra nelle pratiche di micro-finanziamenti dal basso e prendono vita grazie alla mobilitazione di persone e risorse.
Generalmente questa pratica viene utilizzata per finanziare progetti e startup nella loro fase iniziale, momento in cui si ha maggiormente bisogno di un sostegno economico per poterli concretizzare.
Lanciare una campagna di crowdfunding di successo non è cosa semplice, ma se l’idea da supportare è valida, si potrà riuscire nell’intento in tempi ragionevolmente brevi, proprio come è successo a molte realtà, anche italiane. Seguendo delle semplici accortezze avrai più possibilità di successo.
Consigli utili per avviare una campagna di crowdfunding
Che si scelgano Kickstarter, Indiegogo o altre piattaforme per avviare una campagna di crowdfunding, infatti, prima di partire bisogna avere in mente un obiettivo ben definito e definire sin da subito chi aiuterà il tuo progetto e quale sarà il suo utilizzo o utilità nella società.
In secondo luogo avrai bisogno di una storia che sappia coinvolgere l’utenza. Uno storytelling accattivante, in grado di arrivare al giusto target e di essere virale, in odo tale da essere condiviso facilmente in rete; che sia un video brillante o una serie di foto o immagini coinvolgenti, deve avvicinare subito le persone alla tua causa.
L’obiettivo finale del crowdfunding deve essere sensato. Non pensare di impostare come goal una cifra assurda che sicuramente non riuscirai mai a raggiungere. Pensa in grande, ma senza esagerare. Cerca, almeno all’inizio, di disegnare una raccolta fondi che ti permetta di avviare il tuo progetto; calcola quindi il budget necessario per far partire il tutto e cerca di non strafare. Ad esempio, nel caso della produzione di oggetti, non è consigliabile puntare subito su un numero elevato (e quindi costosissimo) di esemplari. Fai bene i calcoli, tieni ben presente tutto, ma non andare immediatamente verso cifre stratosferiche che, probabilmente, non riuscirai a raggiungere almeno all’inizio.
L’importanza dei sostenitori e della community nel crowdfunding
Una componente fondamentale nel lancio di una campagna di crowdfunding è il numero di sostenitori. Chiaramente un progetto che potrebbe avere un numero di potenziali acquirenti elevato avrà più possibilità di essere supportato dal pubblico. Qui ci vuole un po’ di “furbizia” e cercare tra i competitor quanti e quali prodotti sono simili al tuo, e se fossero in troppi (e magari migliori) potrebbe essere il caso di fare un passo indietro e tornare alla fase di progettazione.
Pensa ai tuoi sostenitori e dai loro ricompense e premi in base alla donazione. Incuriosci la tua utenza e invogliala a partecipare alla raccolta fondi con qualcosa che possa portarli a donare in tuo favore.
All’inizio della campagna i tuoi supporters vorranno sapere quando potranno ricevere il tuo prodotto; per questo è importante scegliere un produttore che sappia dare un tempo di realizzazione e di consegna realistico. Qui entrano in gioco molte dinamiche che dipendono dal tipo di prodotto che vuoi sviluppare. Il suggerimento comunque è sempre quello di non deludere le aspettative di coloro che pagano per sostenere il tuo progetto.
Assicurati di realizzare un qualcosa che risolva un problema o che sia in grado di soddisfare i bisogni dell’utenza. Se i tuoi sostenitori non credono nel tuo progetto (o se non ne avranno bisogno) non lo sosterranno, può sembrare scontato ma bisogna sempre pensare a qualcosa di cui le persone hanno bisogno o che possa aiutarli nei loro bisogni.
Creare una community solida attorno al tuo prodotto serve a darti supporto economico e poi, cosa altrettanto importante, aiuta a condividere e diffondere la tua idea sul web e sui social. Una buona condivisione in grado di arrivare a più persone possibile può far aumentare le prospettive di successo della tua campagna.
Per fare questo avrai bisogno di tenere sempre alta l’attenzione dei tuoi fan con video dimostrativi, aggiornamenti quotidiani, foto e materiale informativo continuo sullo stato dei lavori. A questo proposito, è altrettanto importante tenere sempre aggiornati i sostenitori sul tuo progetto tramite newsletter, messaggi, notifiche, post . Utilizza i social network e affidati a Digital PR per la stesura di comunicati stampa che possano aiutarti a mantenere alta l’attenzione del tuo pubblico e dare loro continuamente nuovo materiale. Non sottovalutare mai l’importanza della comunicazione perché buona parte della riuscita della tua campagna passerà necessariamente da qui.
Altro consiglio che può sembrare riduttivo è: assicurati SEMPRE di fare tutte le cose per bene. Controlla il tipo di conto che hai intenzione di aprire, controlla le spese di produzione, quella per la gestione dei social e via dicendo. Tutto deve essere sempre in regola così come devono esserlo i conti e le fatture. Se non sei in grado di gestire queste incombenze rivolgiti ad un professionista che ti aiuterà a mettere in ordine senza avere brutte sorprese ad un passo dal traguardo.
Ultimo suggerimento: pensa sempre positivo. Far partire una raccolta fondi può essere stressante, ma controllare continuamente le donazioni e farsi prendere dal panico non ti aiuteranno a raggiungere il tuo obiettivo. Pensa positivo e anche se la campagna dovesse fallire, non significa che sia la fine del tuo progetto, ripensalo, studia i tuoi “errori” e riparti senza farti scoraggiare.
Kickstarter o Indiegogo, quale piattaforma di crowdfunding scegliere?
La rete pullula letteralmente di piattaforme di crowdfunding che, solo negli ultimi anni, sono cresciute in maniera esponenziale arrivando a un valore di mercato di oltre 10 miliardi di dollari.
Tra le piattaforme più conosciute ci sono sicuramente Kickstarter e Indiegogo che, nel tempo, si sono affermati come due dei maggiori siti per organizzare campagne di successo.
Quale scegliere tra queste due piattaforme? Andiamo a vedere quali sono le principali differenze tra queste due alternative.
Kickstarter vs Indiegogo: le differenze nell’avviare una campagna di crowdfunding
Erogazione del finanziamento
La differenza più grande tra Kickstarter e Indiegogo sta nell’erogazione del finanziamento. Con la prima piattaforma i fondi verranno erogati SOLTANTO al raggiungimento dell’obiettivo prefissato con la classica forma “all or nothing” e, di conseguenza non sarà possibile chiedere i fondi accumulati se non corrispondono (o hanno superato) l’obiettivo di partenza.
Su Indiegogo, invece, si ha la possibilità di una campagna “all or nothing” o di una soluzione più “flessibile” che permette all’utente di ricevere tutti i fondi accumulati a prescindere se l’obiettivo è stato raggiunto o meno. Ovviamente il non raggiungimento dell’obiettivo stabilito farà partire il vostro progetto in leggero svantaggio, ma comunque è un punto di partenza.
Modalità di pagamento
Altra differenza fondamentale interessa la modalità di pagamento proposta a tutti coloro che vogliono partecipare alla campagna di crowdfunding.
Kickstarter permetterà di effettuare donazioni con carta di credito e Stripe, mentre Indiegogo include anche Paypal, oltre ai due metodi di cui sopra.
Per quanto riguarda le commissioni, entrambe le piattaforme applicano una tariffa del 5% che vale per tutti i tipi di finanziamento. Comunque queste spese possono variare nel tempo, quindi al momento della registrazione è opportuno leggere con attenzione tutte le clausole imposte dalle piattaforme.
Facilità di accesso
Indiegogo è più immediato. Infatti è sufficiente registrarsi e iniziare la campagna. Oltretutto la possibilità di donare tramite Paypal può essere un valore aggiunto per i supporters.
Per quanto riguarda Kickstarter, invece, i progetti devono seguire delle procedure di approvazione piuttosto lunghe prima che la campagna possa essere avviata; non è necessariamente un male, ma comunque è una strada un po’ più tortuosa rispetto alla concorrenza.
Il settore del progetto da finanziare
L’ultima differenza tra Indiegogo e Kickstarter è che quest’ultima potrebbe essere più adatta della prima per campagne di raccolta fondi riguardanti il mondo hi-tech e affini, ma questo non è un assoluto, e su entrambe le piattaforme si possono trovare questo tipo di prodotti.
Oggi, con tutte le opzioni che ci sono sul web, avviare una campagna di crowdfunding è diventato abbastanza semplice per tutti. Oltre a Indiegogo e Kickstarter ci sono piattaforme che sono più adatte o meno a una tipologia di prodotti potrebbero prediligere un tipo di pagamento in particolare, ma, in sostanza, il funzionamento è sempre lo stesso e a variare possono essere le commissioni e qualche altro dettaglio che comunque è opportuno conoscere e studiare in caso si voglia far partire una raccolta fondi.
Avviare una campagna di crowdfunding: Kickstarter vs Indiegogo