Le cinque cose da fare per avere successo in una campagna di crowdfunding
L'idea c'è, il team pure. Mancano però i soldi da investire nel progetto. Devi lanciare una campagna di crowdfunding e qui trovi 5 consigli utili.
Il crowdfunding esiste proprio per finanziare idee, e non da un unico grande investitore (cosa molto difficile da ottenere). Il denaro può arrivare da chiunque e può essere investito qualsiasi importo.
Risposta di Federico Rastelli, Analyst presso SiamoSoci, su Quora.
L’idea ci sta, il team e le persone giuste pure. La voglia di fare è tantissima ed il fare startup è la soluzione più allettante. Ma… C’è un ma di troppo: non ci sono soldi da investire nel progetto.
Ci sarà qualcuno disposto a credere nella tua idea e soprattutto che abbia voglia di investire denaro? Non è semplice, iniziano i dubbi e le titubanze.
Se ti sei informato bene sai che il crowdfunding esiste proprio per farti finanziare le idee, e non da un unico grande investitore (cosa molto difficile da ottenere), il denaro può arrivare da chiunque e può essere investito qualsiasi importo.
E per fortuna in Italia esistono molte piattaforme di crowdfunding e per la raccolta di fondi on line che grazie al web ed alla partecipazione attiva della collettività riescono a dare visibilità a quei progetti che difficilmente ne avrebbero da soli.
In ogni caso caricare il proprio progetto su una di queste piattaforme non basta. Per raggiungere l’obiettivo monetario prefissato sono necessari alcuni accorgimenti.
5 accorgimenti per una campagna di crowdfunding di successo
- La prima cosa da fare in assoluto è scegliere la tipologia di campagna, quindi tra una campagna di tipo reward ed una equity based (abbiamo parlato anche qui di diverse tipologie di crowdfunding).
Alcune piattaforme come Mamacrowd permettono di fare un mix delle 2, legando alle tipologie di quote societarie cedute dei reward in termini di sconti sul prodotto/servizio offerto.
- Raccontare bene l’equity story della tua azienda e cercare dei selling point convincenti per il tuo progetto, cercando se possibile un effetto WOW (in piattaforma hai poco tempo per catturare l’attenzione degli utenti, non puoi quindi utilizzare lo stesso approccio che avresti con un investitore online).
- Imposta target di raccolta credibili, parametrati al tuo stadio di sviluppo e ai comparabili del tuo settore: essendo la campagna di crowdfunding uno strumento di comunicazione ancorché di fundraising, non c’è cosa peggiore di una campagna failed.
- Non trascurare gli aspetti di comunicazione: dedica un piccolo budget per creare un profilo efficace, aiutandoti se possibile con un video di breve durata che racconti il tuo progetto in maniera coinvolgente e convincente (fatto da professionisti), curando la veste grafica e se possibile riservando qualcosa anche per press e PR. Se hai già una tua community, coinvolgi i tuoi utenti/clienti: magari non ci hai pensato, ma conoscendoti già, potrebbero essere i primi a crederci.
- Una volta iniziata la campagna non sederti sulla sedia del tuo ufficio sperando che la campagna si chiuda da sola, hai in mano uno strumento straordinario e regolamentato che ti permette (soprattutto nel caso dell’equity based) di convertire potenziali dimostrazioni di interesse da parte di investitori in effettivi investimenti attraverso un processo totalmente online. Sfrutta il periodo della campagna per partecipare ad eventi, fiere e situazioni che ti consentano di entrare in contatto con soggetti potenzialmente interessati.
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Ispiriamoci! L’esempio della campagna di crowdfunding di successo della startup My Cooking Box
La startup che ti vogliamo raccontare si chiama My Cooking Box.
Nasce da un’idea semplice, ma geniale di Chiara Rota, trentenne bergamasca, ingegnere gestionale e altri due soci: vogliono dare la possibilità a qualsiasi persona normale di trasformarsi in un vero e proprio chef a casa propria e riuscire a preparare un piatto tipico regionale italiano.
Non un kit da cucina quindi, ma una cucina in kit.
Nel 2015 in occasione di Expo la startup My Cooking Box viene lanciata sul mercato. Si tratta di una scatola magica contenente tutti gli ingredienti necessari, nelle giuste quantità e dosi per preparare il piatto scelto tra le tante particolari ricette legate alle tradizioni regionali italiane. Sono addirittura dosati il sale e l’olio evo, affinché il piatto riesca alla perfezione e senza sprechi.
Il punto di forza, neanche a dirlo è il made in Italy: la ricchezza di un territorio, la bontà degli ingredienti selezionati tra le eccellenze italiane, la forza e la capacità di chi ha lanciato il progetto.
Per finanziare My Cooking Box, Chiara lancia 2 campagne di crowdfunding: attraverso la prima riesce ad ottenere 250 mila euro (contro i 50 mila dell’obiettivo) mentre nella seconda ottiene oltre 530 mila euro.
I vantaggi del risultato raggiunto? Sono stati due: un doppio finanziamento per lo sviluppo del progetto per l’azienda e le quote dei primi finanziatori che hanno incrementato il loro valore proprio grazie al successo della seconda campagna.
Lo sai che la community di Spremute Digitali supporta la campagna di crowdfunding di Soundpotai, l’innovativo box bluetooth speaker realizzato con materiali ecosostenibili?
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Vuoi approfondire ancora di più l’argomento? Guardati questo video di Marco Montemagno sul crowdfunding:
Questa domanda è apparsa originariamente su Quora: Le cinque cose da fare per avere successo in una campagna di crowdfunding?
Le cinque cose da fare per avere successo in una campagna di crowdfunding