Per le Feste regaliamoci Auto-Opportunità e Multidisciplinarietà
Auto-Opportunità e Multidisciplinarietà, servono per continuare a metterci in discussione in un mondo del lavoro in continua evoluzione.
“La disruption portata dai social network nel fare business e, più in generale nelle dinamiche relazionali, consiste nel fatto che oggi non si hanno più scuse per non fare qualcosa, per non intercettare qualcuno. Immediatezza e raggiungibilità: chiunque, anche con una separazione di terzo grado, può provare a entrare in contatto, velocemente come non mai, con professionisti localizzati ovunque.
In sostanza, non esistono più barriere nello stringere e coltivare rapporti umani e professionali.”
Inizio questo articolo con un estratto ripreso dalle riflessioni dell’amico Benedetto Buono, tra i vari autore del recente “Business Networking”. Può sembrare una banalità, considerando che oggi ci sentiamo tutti – o quasi – padroni dei social.
Andando ad approfondire le riflessioni, però, molto spesso possiamo rilevare come gli stessi vengano sottovalutati, oppure scarsamente conosciuti nelle loro potenzialità di strumenti che amplificano – a chi ha chiari i suoi obiettivi – notevolmente le opportunità senza confini.
Va molto di moda – giustamente – discutere sui lati oscuri dettati dall’inconsapevolezza, come la dipendenza o la strumentalizzazione dei dati personali; molto meno, però, si valorizza il lato bello del Web: se si ha curiosità e si segue tutto ciò che si pensa possa portarci valore, ogni giorno si può imparare qualcosa.
Ogni giorno, mi ripeto:
- si possono incontrare persone che possono determinare una svolta nella nostra vita (e non sono esagerata, a me è successo più volte);
- ci si può mettere in discussione o farsi ispirare;
- si possono trovare opportunità o soluzioni;
- si può crescere professionalmente;
- si può restare competitivi.
Più in generale, c’è una grande occasione che a volte non ci accorgiamo di avere o che sottovalutiamo: la formazione senza limiti spazio-temporali, gratuita e democratica. Possiamo formarci seguendo aziende, centri di ricerca, leader di pensiero, inserendoci nei gruppi tematici, scegliendo e partecipando ai diversi corsi disponibili in rete o ai tanti eventi e webinar online; leggendo post, attraverso relazioni di valore…
Tutto questo dipende solo da noi, dal nostro Mindset e dall’investimento personale – “What You put in, is what You get out” – dall’aver compreso che viviamo in un mondo dove ogni competenza difficilmente è solida o per sempre, in cui ogni corso diventa obsoleto in poco tempo e dove ciascun lavoro cambia alla velocità delle evoluzioni tecnologiche.
Possiamo crearci o ricrearci possibilità, alimentando quella multipotenzialità che lo scenario attuale fa sempre più emergere come fondamentale. Abbiamo tanto bisogno di competenze soft più che hard, come ha recentemente sottolineato Marcella Loporchio – Consulente del Lavoro e trainer – nell’articolo, “Sul lavoro vincono le soft skills: chi cerca un impiego vuole aziende orientate sulle persone”.
le soft skills, le capacità relazionali, si prendono la loro rivincita. Per decenni relegate a completare degli spazi del curriculum vitae quasi senza alcun significato, oggi assurgono a ruoli di rilievo e risultano essere indispensabili nel lavoro”.
Marcella Loporchio
Soprattutto, sempre di più, c’è bisogno di creatività e di mettere insieme punti diversi tra loro per rispondere alla trasformazione e alla costante incertezza. Non ci sono più percorsi lineari, definiti una volta per tutti, o meglio, per molte professioni non è più così.
Dobbiamo studiare costantemente, cercare di incontrare quante più persone e stimoli in grado di aiutarci a mettere in discussione lo status quo e a pensare oltre.
Ed ecco che questi strumenti, aperti a 360 gradi, ci consentono di farlo, garantendo a tutti le stesse possibilità di inizio. Poi, certo, l’impatto di tutto questo – come ogni cosa – dipende sempre e solo da noi, da quello che decidiamo di farne accadere.
Facciamoci carico della nostra responsabilità professionale
Qui, in questo discorso, l’augurio è quindi l’abbattimento degli alibi più classici, dal “non ho tempo”, al “non mi servono i social”. L’eliminazione di quella contraddizione alla resilienza e alla flessibilità. Proattività ed apertura di Mindset contro il “Locus of Control esterno”.
Il focus, quindi, sulle variabili che dipendono da noi e, di conseguenza, il farsi carico della propria professionalità, senza delegare o dare colpe a cause esterne. Non devono re-inventarsi solo le Organizzazioni; non si può parlare unicamente di grandi dimissioni. È importante regalarci un pensiero potenziante e motivante, non smettere di metterci in discussione e continuare ogni giorno a dare il meglio, per garantirci la personale sostenibilità e spendibilità che sia allineata con il mercato del lavoro, che non è e non sarà lo stesso nei prossimi anni.
E la chiusura la lascio ad un’immagine che racchiude il pensiero di Giada Susca – Senior HR e Innovazione – e che integra quanto affermato:
Per le Feste regaliamoci Auto-Opportunità e Multidisciplinarietà