UI/UX: qual è la differenza tra interfaccia utente ed esperienza utente?
Scopri la differenza tra UI e UX in questo articolo dettagliato. Esplora la storia, l’evoluzione e l’importanza dell’UX Design nel mondo digitale moderno.
Jakob Nielsen, noto esperto di UX Design, il 14 dicembre 2017 ha pubblicato un bilancio riferito a “100 anni di UX Design”, tracciando delle previsioni per il futuro. La crescita della UX deve ancora arrivare secondo Nielsen. Questo perché ha previsto che entro il 2050 nel mondo ci saranno 100 milioni di professionisti in questo settore, rappresentando l’1% della popolazione mondiale.
E quale sarebbe la principale economia del futuro se non quella riferita allo User Experience Design? Sempre Nielsen afferma che questa materia sarà il principale driver di valore negli anni a venire.
Al giorno d’oggi, infatti, il design è proprio l’elemento chiave che differenzia un prodotto di posizionamento alto. Altri vantaggi? La UX Design genera un elevato ROI (ritorno di investimento) per le grandi aziende.
Ma cos’è una esperienza utente senza una interfaccia progettata per l’utente? Esploriamo meglio questi concetti scoprendo la differenza, partendo dalla storia, passando per il significato e un approfondimento sull’ideazione e la progettazione della UX Design.
Storia della UX design
User Experience Design si traduce esattamente in esperienza dell’utente. L’origine di questa materia deriva dalla scienza dell’ergonomia, ossia lo studio di strumenti e ambienti in base alle persone che li usano, con lo scopo ultimo di assicurare il benessere delle persone con la maggiore efficienza possibile.
Dunque, non si tratta mica di una disciplina di natura moderna. Le sue radici hanno più di un secolo. Si perchè l’inizio risale alla fine del XIX secolo e nei primi anni del XX secolo in contemporanea con l’avvio della seconda rivoluzione industriale e con la crescita dell’elettricità e del petrolio per le imprese.
I pionieri dell’epoca erano Frederick Winslow Taylor e Henry Ford. Successivamente, con la prima e la seconda guerra mondiale, la prima metà del XX è stata protagonista di ricerche e studi sugli approcci incentrati sui fattori umani e sull’ergonomia moderna.
Un esempio in questo caso è riferito agli apparecchi in linea con le capacità umane, specialmente nel settore aeronautico.
In seguito, negli anni 40, è stata proprio la società Toyota fondata da Henry Ford ad introdurre la progettazione dell’esperienza utente in una azienda per la prima volta grazie ad un sistema volto a migliorare l’efficacia della catena di montaggio incentrata sulle persone.
Si tratta di un sistema di produzione che ancora oggi viene adottato da varie imprese. Il metodo consiste nel tirare una fune per fermare la catena di montaggio per poter condividere le opinioni sul miglioramento di un preciso elemento in funzione in quel momento, soprattutto quando si notava un difetto o comunque un modo per migliorare il processo di produzione delle macchine.
Poi, un altro momento fondamentale della storia della UX Design si è registrato nel 1955, quando il designer Henry Dreyfuss ha scritto il libro intitolato Designing for People, sottolineando la connessione tra le persone, la loro esperienza e il successo della progettazione di un servizio o prodotto. Ma la storia dell’esperienza utente non finisce qui.
Nel 1966, Walt Disney, inaugura un progetto con l’intento di portare gioia alle persone in un luogo, quello che poi è diventato Disney World. Subito dopo, gli anni 70 hanno dato vita all’era dei PC (personal computer).
Ma è solo nel 1995 che il famoso psicologo e designer Donald Normann conia l’espressione “user experience” per descrivere il processo e le attività del suo team mentre lavorava nell’azienda Apple. Normann considera il design come la chiave per influenzare il comportamento dei consumatori.
Un’altra era tecnologica si è avviata agli inizi del nostro secolo con l’avvento del mobile. Il lancio del modello di iPhone del 2017 è stato sicuramente uno dei momenti più rilevanti della storia della UX Design.
Oggi, andando avanti, realtà virtuale, intelligenza artificiale e big data sono solo alcuni degli aspetti che stanno consentendo agli UX Designer di espandere il loro campo d’azione.
Che cos’è l’esperienza utente?
Estetica, usabilità ed emozioni. Sono questi tre gli elementi principali che compongono le esperienze che viviamo, cioè la nostra percezione delle cose. In parole semplici, l’estetica si riferisce a come ci appaiono le cose, l’usabilità a quanto ci sembrano facili da usare e le emozioni a cosa ci fanno provare.
Ma per definire l’esperienza utente possiamo dire che è “Il modo in cui le persone percepiscono le cose, ossia prodotti o servizi”. L’esempio numero uno da citare assolutamente di pagina web con una esperienza utente ben progettata è il portale della Apple.
In particolare, le brevi animazioni, dal punto di vista dell’usabilità, spiegano in modo immediato e chiaro le caratteristiche dei prodotti. Oppure i pulsanti ben visibili e distinti dalla pagina che indicano palesemente e immediatamente la presenza di approfondimenti.
Invece, dal punto di vista estetico, le immagini ad alta definizione, i titoli con carattere grande e i testi brevi rispecchiano in modo comprensibile e memorabile l’identità del marchio e della sua comunicazione.
E poi, il tono di voce dei testi aiuta l’utente a immaginare in anteprima l’esperienza d’uso del prodotto. Come? Per via dei testi che parlano in prima persona e descrivono caratteristiche dell’esperienza del prodotto.
Interfaccia utente (UI) vs esperienza utente (UX)
L’interfaccia utente (UI) è solo una parte che costituisce l’esperienza utente (UX). Ma è proprio la parte con cui l’utente interagisce. Si tratta dell’impatto visuale, del design che descrive la sua funzione, elaborata da percorsi e strategie, tutte incentrate sull’esperienza dell’utente.
L’estetica, innanzitutto, influenza la credibilità di un sito web. Lo dimostra la ricerca condotta dalla Standford University per Consumer WebWatch, evidenziando come gli utenti decidono se fidarsi o meno di un sito web.
Il risultato è che le persone decidono se un sito web per loro è credibile in base ai segnali visivi rispetto al contenuto reale. Per cui si può affermare che l’interfaccia utente è la parte visiva di un sito web, progettato secondo le regole della UX Design.
Invece, l’esperienza utente è il suo scheletro, cioè “come” l’interfaccia deve coinvolgere l’utente, lasciandogli sempre la migliore esperienza.
Quindi, l’UX si concentra sulla progettazione dell’intera esperienza, mentre l’UI attribuisce e applica la forma degli elementi visivi e tangibili con cui gli utenti interagiscono. La progettazione visuale è una parte fondamentale dell’esperienza utente, la quale determina la prima impressione che ha un ruolo decisivo per la fiducia.
Usabilità vs esperienza
L’usabilità – definita in modo ufficiale dallo standard ISO 9241 – è “il grado in cui un prodotto può essere usato da particolari utenti per raggiungere certi obiettivi con efficacia, efficienza, soddisfazione in uno specifico contesto d’uso”.
Equivale a dire che l’usabilità riguarda l’efficacia, l’efficienza e la soddisfazione per gli utenti che raggiungono gli obiettivi in precisi contesti.
Per Jakon Nielsen l’usabilità è determinata da 5 attributi dell’interfaccia utente: apprendibilità, efficienza, memorabilità, tolleranza agli errori e soddisfazione. Per apprendibilità si intende quanto facile è per gli utenti completare un compito tramite l’interfaccia utente per la prima volta.
Efficienza vuol dire quanto veloce è l’utente a completare un’attività sull’interfaccia del sito web. Memorabilità vuol dire quanto è facile per l’utente ripetere gli stessi compiti rientrando una seconda volta nel portale.
La tollerabilità agli errori si riferisce a quanti errori fanno le persone entrando nel sito web e quanto possono facilmente imparare da essi. La soddisfazione è invece il grado alto di piacevolezza dell’utente che visita il sito web.
Ma qual è la differenza tra usabilità e esperienza utente? Di seguito 3 esempi.
- Per l’usabilità rendere un compito facile e intuitivo si traduce in rendere un compito significativo e di valore per l’esperienza utente.
- “Cosa fanno gli utenti e in che modo lo fanno” è un compito attributo all’usabilità che per l’esperienza utente diventa “cosa gli utenti provano”
- Ridurre il numero di passaggi e rimuovere gli ostacoli per l’usabilità, significa creare un valore emotivo per l’esperienza utente.
La piramide dei bisogni della user experience sviluppata da Stephen P. Anderson si ispira a quella di Maslow, ed è composta dalla parte superiore che si concentra sulle esperienze, con una parte centrale sui limiti difficili da superare e la parte inferiore con focus sugli obiettivi. Ecco l’ordine dall’alto verso il basso;
- Significato in cima alla piramide;
- Piacevole;
- Confortevole in mezzo alla piramide;
- Usabile al centro della piramide;
- Affidabile;
- Funzionale (utile) in fondo alla piramide.
Insomma, senza usabilità l’esperienza utente non è nulla, per cui è un elemento significativo poiché le persone senza una buona usabilità abbandonano il sito web.
Chi è l’utente?
La persona che utilizza un prodotto o servizio è l’utente. Non esiste una progettazione dell’esperienza utente senza il coinvolgimento degli utenti reali. Un utente è un cliente e consumatore, ma prima ancora è un target.
Gli utenti si ascoltano e si osservano, con loro si fanno test reali per comprendere la riuscita della progettazione delle interfacce. Non includere gli utenti in tutte le fasi di progettazione implica un insuccesso per un portale online poichè altrimenti si finisce per creare un progetto per se stessi.
Un passo indietro fondamentale: che cos’è il design?”
“Content precedes design. Design in the absence of content is not design, it’s decoration”, che tradotto vuol dire “Il contenuto viene prima del design. Il design, senza contenuti, non è design, è decorazione”, è una frase celebre di un famoso designer, Jeffrey Zeldman.
Per comprendere meglio il concetto possiamo affermare che il design è una risorsa strategica. Non solo, il design è il progetto, composto da prodotto e la sua comunicazione, visiva e testuale. È un elemento differenziante, un metodo per risolvere i problemi con una prospettiva umana e un approccio empatico. Il design è una risorsa.
“Good Design is Good Business”, sono le parole della presidente della IBM Thomas J. Watson Jr che sono rimaste impresse nelle menti dei progettisti e delle aziende dal lontano ormai 1973.
Design è uguale a progettazione. Quest’ultima è composta da elementi, processi e strategie ben precise e non solo visive o testuali, ma che riguardano la comunicazione di un prodotto o servizio nel suo insieme.
In altri termini, si tratta di quella disciplina che si occupa di progettazione di prodotti o servizi, fisici o digitali, mediante l’elaborazione di un progetto che unisce estetica e funzionalità.
Cosa c’è dietro l’ideazione di esperienze utente di valore e chi le progetta
Chi progetta l’user interface design sui siti web e le applicazioni? E’ lo UX Designer, ovvero il progettista di esperienza utente. Il dietro le quinte dell’ideazione e la progettazione delle esperienze utente di valore è molto più di ciò che si potrebbe pensare. Tra i vari fattori controllabili dai designer si includono l’usabilità, l’accessibilità, l’estetica, la performance, l’utilità, l’ergonomia, il marketing e l’interazione umana.
Per realizzare esperienze utente di valore, e quindi memorabili, occorre un approccio muldisciplinare. Per essere veramente efficace, una esperienza utente e la sua interfaccia utente devono essere incentrate sugli utenti in target per avere successo poiché questo tipo di approccio guida e completa gli obiettivi di business di una azienda.
Per ideare una progetto di esperienza utente efficace è necessario quindi tenere a mente tre aspetti fondamentali della UX Design: coinvolgimento degli utenti, approccio multidisciplinare e visione olistica.
La definizione di una strategia dopo lo studio del processo è decisiva. Tra gli elementi significativi troviamo gli obiettivi del progetto, i bisogni degli utenti, il percorso degli utenti per ogni azione da compiere nel portale digitale e le alternative alla concorrenza.
Dopodiché bisogna ideare delle soluzioni comunicative per ogni funzione, magari prendendo ispirazione da aziende migliori o su siti web appositi come “Siteinspire” e successivamente l’interfaccia composta da wireframe (scheletro) del sito web che identifica il marchio, per poi testare con gli utenti e definire il progetto. In ultimo, è sempre indispensabile monitorare i risultati per poter far evolvere il progetto.
UI/UX: qual è la differenza tra interfaccia utente ed esperienza utente?