Twitch.tv: Panem et circensem, la formula dell’eterna giovinezza
Twitch con la sua struttura interattiva ha cambiato il metodo di fruizione delle giovani generazioni online, dando ancora più valore all'immersività.
Twitch.tv, nella più breve sequenza di parole possibile è una piattaforma di streaming per canali. Per essere più chiari, chiunque avesse voglia, divertimento o volesse provare ad aprire un business, può registrare un account e cominciare a proiettare i suoi contenuti.
L’azienda nasce come startup nel 2007 con il nome di Justin.Tv e diventa Leader nel suo settore, l’idea era quella di trasmettere e-sports e streaming di videogiochi, nel 2011 decidono di passare alla piattaforma dal nome odierno, che nel 2014 verrà rilevata da Amazon, viste le potenzialità, per la somma di 970 milioni di dollari.
Twitch: le luci della ribalta
Una presentazione del genere renderebbe però poca giustizia e risulterebbe più di tutto mancante del vero impatto che la piattaforma ha avuto nei confronti dell’ormai vessato intrattenimento tradizionale. La struttura interattiva che la piattaforma ha portato, ha cambiato drasticamente il metodo di fruizione che le più giovani generazioni hanno online.
La domanda che si è posto chiunque abbia visto – anche di sfuggita – un broadcast su twitch, è stata:
“Perché dovrei passare del tempo a guardare qualcun altro che gioca?”
Domanda di difficile soluzione. La risposta più ovvia è per l’informazione (per un futuro acquisto o di contenuti segreti), ma non è accettabile.
Perché se da un lato è vero che negli anni 90 già esistevano le riviste mensili che proponevano soluzioni ai videogiochi e dispensavano hints and tricks; e già negli anni dal 2000 al 2010, i forum, i canali Youtube e siti specializzati disponevano di un quantitativo di guide, curiosità e spiegazioni per raggiungere obiettivi video-ludici, dall’altro nessun canale Youtube ad oggi, si sarebbe mai sognato programmazioni estensive come quelle di una live di Twitch. Una simil maratona di 24 ore, in grado di percorrere abbondantemente l’intera storyline di un gioco single player in ogni sua sidequest.
La risposta più plausibile allora è: interazione
Il successo che ha portato Twitch sulla cresta dell’onda infatti non è mai stato nei grandi eventi, questi vengono scambiati spesso per causa, ma sono l’effetto.
L’universo dello streaming ha una estensione capillare e si basa non solo sui contenuti su larga scala, ma su sistemi di micro-comunità e spettatori affezionati. Questo attraverso una chat affiancata allo stream e donazioni volontarie.
Le sue fondamenta poggiano sul rapporto di continua risposta tra pubblico e attore.
Se da una parte c’è la gratificazione sociale che permette di ricevere considerazione da uno streamer stimato nel suo campo, finanziandolo e supportandolo periodicamente, dall’altra c’è il più subdolo piacere di sentirsi un passo più in alto di tutti gli altri.
Twitch è riuscito a normalizzare questo processo secondo il quale:
- il contenuto è di qualità;
- lo streamer ha una buona relazione col pubblico;
- allora vale la pena che continui;
- dunque può essere finanziato.
Virtualmente è un circolo virtuoso molto forte.
Da capire rimane una seconda grande questione: dov’è che si può definire la qualità in un ambiente video-ludico?
Gli e-sport e la chiave di volta
Per rispondere alla precedente domanda bisogna introdurre il concetto di e-sport. Ossia videogiochi che ammettono una componente competitiva e necessitano giocatori in grado di sviluppare strategie risolutive vincenti rispetto ad altri avversari, avendo tutti le stesse possibilità iniziali.
L’esempio dei MOBA (Multiplayer Online Battle Arena) è perfettamente esaustivo. Le partite sono ricorsive e seguono tutte uno stesso sviluppo in cui 5 giocatori contro 5 proseguono a perseguire un obiettivo. In giochi come “DOTA”/”League of legends” è distruggere la base nemica, in altri catturare l’obiettivo, e via dicendo.
Il punto comune a tutti è che però i giocatori possano elaborare una strategia propria per riuscire a vincere.
La qualità dunque sullo stream di un e-Sport giace proprio nella commistione tra elementi di intrattenimento e didattica continua.
Uno streamer deve quindi essere: capace, accattivante, ricettivo, sensibile ai trend, coinvolgente e deve proporre sempre contenuti costruttivi alla cultura interna al gioco di riferimento che tratta.
Paolocannone, per esempio, streamer estremamente alla mano, è uno dei giocatori professionisti dell’intrattenimento italiano, nel suo lavoro è in grado di insegnare gli elementi strategici con un tono sempre leggero e con una grande attenzione alla sua community. Contribuisce a rendere piena di inside jokes e meme, intrattenendo, nonostante debba comunque mantenere livelli di competenza abbastanza elevati da rimanere comunque una figura di riferimento. Figura inoltre estremamente accessibile, data la costante possibilità per il pubblico di essere coinvolta attivamente negli stream e negli eventi.
In sostanza la distanza del medium può essere abbattuta, spesso fornendo benefici e privilegi ai clienti che sottoscrivono l’iscrizione ai canali, permettendo la costituzione di un vero e proprio business dal palinsesto che si propone. Panem et circensem, nella migliore forma.
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E-sport e grande pubblico globalizzato
I grandi eventi infine sono la ciliegina sulla torta per una azienda che ha capito perfettamente i tempi che corrono. Questi sono tornei del più alto livello dei giochi trasmessi sulla piattaforma, come i mondiali di calcio, ma che virtualmente possono essere seguiti attivamente in tutto il mondo da tutti contemporaneamente.
Quello che Twitch ha capito è che il suo pubblico nonostante non sia radicato su tutte le fasce di popolazione come gli spettatori di sport tradizionali, ha la qualità di essere estremamente coinvolto e mediamente più proficient e consapevole di quello che segue, in sostanza va ad alzarsi il livello di cultura medio che si crea sul tema seguito.
La conclusione a cui sono arrivati è stata rendere comunitaria, culturale e sociale, la base della piattaforma, e da questo hanno raggiunto una evangelizzazione in grado di portare profitti esorbitanti, anche solo grazie alle stesse relazioni umane.
Cosa pensate dell’immersività di Twitch? Quali sono i rischi? Potrebbe succedere come in Le luci della ribalta? Arriverà un effetto Quinto potere?
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