Smart Working Tips!
Si parla ormai da tanto di Smart Working e lavoro agile. Stiamo imparando a comprendere come questa nuova filosofia organizzativa sia un nuovo approccio che tende a riorganizzare il lavoro, allo scopo di condurre ad una maggiore efficienza ed efficacia nel raggiungere gli obiettivi attraverso una combinazione di flessibilità, autonomia e collaborazione, e attraverso una ottimizzazione degli strumenti e dell’ambiente di lavoro a favore dei worker.
I manager hanno un ruolo chiave nell’assicurare che lo Smart Working sia implementato in modo appropriato, ma sopratutto nel dare l’esempio di come questo sia messo in pratica nel lavoro di tutti i giorni. Questo porta ad altri due capisaldi nel concetto di Smart Working: lo spostamento dal manager di presenze al manager di risultati e l’utilizzo di processi di team management, di feedback continui e di controllo delle performance. Questo si traduce in una maggiore condivisione di attività e processi tra colleghi e con i manager, in modo tale che tutti possano essere al corrente del lavoro degli altri e ricevere aggiornamenti sull’andamento dei progetti.
Vediamo alcuni consigli utili affinché questo cambiamento possa funzionare al meglio:
1. Fate sapere ai vostri colleghi dove e quando state lavorando.
2. Fate in modo che la i report di progetti siano condivisi in modo chiaro.
3. Condividete il vostro calendario e la vostra agenda con i vostri colleghi.
4. Utilizzate programmi di lavoro condivisi, così da garantire che il vostro lavoro sia accessibile facilmente dai vostri colleghi.
5. Siate flessibili nei riguardi del lavoro flessibile, così che nessuno sia danneggiato dalle scelte dei colleghi.
6. Sviluppate delle linee guida per la comunicazione online e i meeting virtuali.
7. Date la vostra disponibilità per essere contattati virtualmente tramite strumenti online.
8. Utilizzate in modo appropriato gli spazi in ufficio.
9. Supportate i vostri colleghi per avere successo insieme.
Quando il lavoro sarà svolto in luoghi diversi e utilizzando spazi ridotti, le organizzazioni si renderanno conto che lavorare in modo Smart permette loro di ottenere di più con minori risorse. Facciamo attenzione: non si tratta di lavorare alla vecchia maniera con qualche nuova tecnologia in più ma di elaborare nuovi modi di lavorare utilizzando nuovi strumenti, nuovi processi e nuovi approcci al lavoro in team e alla gestione delle risorse. Lanciamo la sfida all’assunzione che non sia necessario cambiare il modo di lavorare attuale chiedendoci:
– Perché stiamo facendo quello che stiamo facendo?
– Perché lo stiamo facendo in questo luogo?
– Perché lo stiamo facendo in questo modo?
– Perché lo stiamo facendo in questo momento?
Per rispondere a queste domande, teniamo in considerazione che lo Smart Working riguarda l’assunzione di un approccio strategico e onnicomprensivo per modernizzare le pratiche di lavoro. Ancoriamoci quindi a questi principi chiave.
Il lavoro si svolge nelle sedi e nei tempi che ci rendono più efficaci, rispettando allo stesso momento i bisogni del progetto in corso, il cliente, l’individuo e il team.
Collaborare in modo semplice e connettersi virtualmente da ogni luogo significa condividere informazioni e lavorare con gli altri a prescindere dal luogo.
Lo spazio di lavoro è gestito in base alle attività da svolgere e non in base al numero di individui o alla loro seniority.
Un approccio basato sulla flessibilità come prima condizione è la norma, non una eccezione.
Chiunque può lavorare in modalità Smart Working a prescindere da assunzioni fatte sulla persona o sul proprio ruolo.
Un approccio allo Smart Working che sia condiviso e approvato da tutti permette di essere liberi di scegliere le modalità con cui eseguire il lavoro in modo responsabile, avendo a cura i bisogni aziendali.
Una gestione basata sulle performance si focalizza sui risultati e non sulla presenza.
Le aziende del Nord Europa, che da anni lavorano in modalità Smart Working (a tal punto che è diventata una prassi lavorativa, l’unica modalità di lavoro), ci mostrano come questa non sia una propaganda o una moda passeggera. Ottenere di più con minori risorse è un obiettivo raggiungibile.
Articolo di Alberto Rossini -> Profilo linkedin
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