Work-life integration: come lo smart working distrugge il concetto di work-life balance
Le nuove modalità di lavoro si basano su flessibilità e autonomia, mettendo al centro le persone. Vita e lavoro sono ora integrate tra loro, scardinando così il tradizionale ideale del work-life balance.
La pandemia ha premuto l’acceleratore di alcune dinamiche che da anni, per troppe ragioni, avanzavano a rilento, come l’affermarsi dell’ormai famoso smart working. Siamo i protagonisti di un cambiamento importante che non riguarda solo le nuove modalità di lavoro ma, in generale, coinvolge interamente la nostra vita. Si inizia a parlare infatti di work-life integration.
Se abbiamo a che fare con la great resignation, un motivo sicuramente c’è, ed è che le persone, in questi mesi segnati da paura ed incertezze, hanno rivalutato il loro lavoro, le loro priorità e riflettuto sul senso profondo della vita, sposando – anche inconsapevolmente – quella che viene definita YOLO (you-only-live-once) economy.
Lo smart working distrugge il work-life balance per la work-life integration
Viviamo una realtà accelerata, in cui non si può più distinguere tra reale e virtuale e tutte le nostre esperienze di esseri umani si fondono. Vita e lavoro si sono improvvisamente scontrati, per poi convergere in una sola e dinamica concezione dell’io, inteso come unico individuo. Ed è così che oggi non possiamo più parlare di work-life balance, un ideale ormai desueto, un concetto ossimorico, antitetico e utopistico, in contrasto con i nuovi stili di vita e le nuove modalità di lavoro “agili”, dove la giornata lavorativa fissa nove-diciotto è superata e dove non si trascorrono più otto ore seduti ad una scrivania prestabilita, che è quella da anni.
Lo smart working sgretola la tradizionale definizione di work-life balance in favore di una condizione di flessibilità, responsabilizzazione e valorizzazione della persona. Stiamo imparando a valutare la nostra vita nella sua interezza, cancellando ripartizioni e classificazioni inutili e dannose.
Dobbiamo ricercare un’integrazione tra vita e lavoro: la definizione di work-life integration è proprio questa
È proprio così. Abbiamo bisogno di work-life integration la cui definizione è, “un approccio che crea maggiori sinergie tra tutte le aree che definiscono la “vita”: lavoro, casa/famiglia, comunità, benessere personale e salute” (Fonte https://haas.berkeley.edu/human-resources/work-life-integration/)
Per far sì che l’integrazione sia positiva, è necessario focalizzare i propri obiettivi ed individuare le proprie priorità, considerando noi stessi e gli altri come persone, senza sballottarci tra due sfere distinte, creando una separazione, del tutto artificiale, tra lavoro e vita.
Nel work-life balance vita e lavoro sembrano essere in competizione tra loro, avversari. La vita, come la realtà che viviamo, è una, dai contorni dinamici e sfaccettati, in continuo cambiamento. Come possiamo scindere vita e lavoro? Tutto ciò che siamo e facciamo fa parte di noi, come individui.
Il successo è personale, anche quello lavorativo
Le persone di successo, oggi, non sono più quelle che costruiscono muri tra la vita privata da quella lavorativa, fino a scegliere di vivere per una o per l’altra, ma quelle che hanno la capacità di gestire se stessi come esseri completi. Ognuno riveste diversi ruoli ed ha altrettante responsabilità, come quella di essere madre, figlia, collega, dipendente, amica, affittuaria, cliente…
Solo una corretta work-life integration può generare soddisfazioni personali, che non sono mai solo “work” o solo “life”.
Nella work-life integration è necessaria consapevolezza, obiettivi chiari e una buona pianificazione
Nell’attuare la work-life integration è indispensabile una piena consapevolezza, innanzitutto di se stessi. È fondamentale imparare a gestire le proprie attività, a vestire contemporaneamente i tanti ruoli che la società ci assegna e ad identificare priorità e obiettivi.
Il segreto per vivere bene come individui è chiedersi di frequente “io cosa voglio?” e ottenerlo.
Attraverso un’efficiente ed efficace pianificazione degli impegni si può ottimizzare il proprio tempo e gestirlo al meglio, senza dover per forza avere due agende separate, una in cui segnare una riunione di lavoro e l’altra in cui appuntarsi di chiamare il proprio assicuratore.
Integrare due ambiti della nostra vita che fino a prima della pandemia consideravamo come nettamente distinti non è affatto semplice, serve una buona dose di autocontrollo e determinazione. La work-life integration è un atteggiamento che ognuno, indipendentemente dalla propria professione, può far proprio.
L’integrazione vita-lavoro è armonia e benessere
La work-life integration è un fatto personale. Sta all’individuo focalizzarsi su se stesso, sui propri bisogni e sui propri compiti. Una buona integrazione è possibile quando l’individuo è in armonia con se stesso. Se da un lato la serenità e il benessere personale sono l’origine di una solida work-life integration, anche quest’ultima, se ben praticata, può esserne la causa.
Le nuove tecnologie permettono di essere liberi è più responsabili
Le nuove tecnologie, se utilizzate con consapevolezza, agevolano l’integrazione work-life poiché distruggono il muro decadente che si reggeva a stento tra vita e lavoro. Non esistono più compartimenti stagni: il lavoro può intromettersi in quello che veniva chiamato “tempo libero”, ma è vero anche il contrario.
Sta all’individuo gestire il proprio atteggiamento e scegliere come comportarsi. Poter scegliere di rispondere ad un’email quando si aspetta il bus, lavorare con il proprio team a distanza o partecipare ad una call di lavoro dall’auto, così ogni tanto si riescono ad accompagnare i propri figli a scuola, sono solo alcuni dei benefici dell’integrazione, il cui valore è grande, non misurabile.
In poche parole, la (sana) digitalizzazione ha donato maggiore libertà e, conseguentemente, responsabilità alle persone, ha accorciato, fino ad annullare, le distanze, siano queste geografiche che interpersonali, ed ha permesso ai singoli e alle aziende di fare scelte più sostenibili.
Le aziende giocano la loro parte
Per le aziende abbandonare il concetto di work-life balance richiede un importante cambiamento culturale ed un profondo ripensamento dell’employee experience.
Le organizzazioni devono sapere investire, oltre che sul benessere delle persone, in software e in tecnologia mobile, così da agevolare il lavoro agile, ovunque questo voglia o debba essere svolto.
Le nuove modalità di lavoro hanno sbiadito i confini casa-ufficio ed hanno appiattito le organizzazioni, smuovendo formali e rigide strutture verticistiche, ribaltandole sul piano delle competenze.
In ultimo, ma non per importanza, per mettere in atto la work-life integration bisogna amare quello che si fa e come lo si fa.
Scegli il lavoro che ami e non lavorerai neanche un giorno in tutta la tua vita.
Confucio
Work-life integration: come lo smart working distrugge il concetto di work-life balance