Da grande voglio fare lo YouTuber
Cambiano e si evolvono le professioni con il digitale. YouTube è un grande alleato, ma bisogna partire dalla scoperta di ciò che si vuole fare da “grande”.
Tra le domande che ricorrono più frequentemente nella vita di tutti noi, sin dai nostri primi anni, sicuramente la più frequente è: “cosa vuoi fare da grande?”. Parliamo di una domanda che ci accompagna costantemente e di una risposta che prende forma e cambia anche grazie agli stimoli che ci circondano.
Non ci soffermiamo qui sul significato di quel “da grande”, che nelle nostre generazioni – connotate da più cicli professionali per propensione e per un mercato del lavoro che ha reso uno stato di fatto questo scenario – è sempre meno difficile da definire una volta per tutte.
Lo spunto di questo articolo vuole essere uno stimolo per riflettere su uno dei tanti fenomeni sempre più diffusi tra giovani e giovanissimi, grazie – o a causa della Digital Transformation: l’esplosione degli Youtubers che, negli ultimi anni, non sembra arrestarsi.
Chi sono e che cosa sono gli Youtubers?
Sono figure che riempiono i canali di YouTube e tengono compagnia a milioni di adolescenti, che li seguono entrando nelle loro vite. Un fenomeno che va di pari passo con il trend che vede Youtube, nata nel 2005, tra le piattaforme più amate al mondo.
L’età di questa moda si è molto abbassata, già nel primo ciclo di scuola i bambini si interessano a loro.
Ma chi sono quindi questi YouTuber? Creatori di video, che pubblicano i propri contenuti dedicati a ogni tipo di argomento (videogiochi, make-up, tutorial, cucina, ecc.), attraverso questo strumento di comunicazione ad altissimo impatto.
In questo articolo, però, l’obiettivo non è quello di andare ad approfondire quale siano specificatamente le attività, le fonti di guadagno e/o le differenze con gli Influencer.
Qui lo stimolo vuole essere ragionare su quello che sta accadendo nell’ideale professionale di sempre più ragazzi, che vorrebbero diventare youtuber.
I più tradizionali “Papà, da grande farò il pompiere”, o “Mamma, io sarò una veterinaria” sono sempre più sostituiti – dall’apparentemente più cool – “Da grande voglio fare lo Youtuber”.
Cosa accade quindi nell’ideale professionale dei ragazzi di oggi?
Nell’immaginario collettivo, sempre più consolidato, diventare YouTuber sembra alla portata di tutti, come il successo a portata di mano.
La realtà però è un’altra: occorrono bravura, talento e molto impegno per riuscire a crearsi una vera professione nel web. Dietro c’è un grosso lavoro, che richiede competenze svariate, da quelle comunicative a quelle tecnologiche, come una naturale propensione all’aggiornamento e all’apprendimento continuo.
Ancora più importante, potrebbe essere utile accompagnare i giovani nella comprensione dello strumento e del canale, da ritenersi un supporto per una centrale passione più grande: “Cosa ti piace fare?”; “Qual è il tuo Sogno da far diventare progetto?”; “Ti piace cucinare, giocare, raccontare?”.
Cambiano e si evolvono le professioni, ma le domande più importanti che portano a scoprire le proprie ambizioni non perdono il loro primato. Qualsiasi sia la propria passione, YouTube è un grande alleato, ma bisogna partire dalla scoperta di ciò che si vuole fare da “grande”.
In sintesi, se è vero che Youtuber significa aprire un canale all’interno del noto sito Web di condivisione video, bisogna tornare a focalizzarsi sull’aspetto centrale: la necessità di trasmettere a tutti le proprie passioni sotto forma di video.
Anche per questo, le famiglie e le scuole sono chiamati a proporre stimoli diversi e di tipo differente nella fase dello sviluppo.
Questo non significa che prima di YouTube non venisse fatto e/o non fosse importante, ma sta ad indicare che questo scenario richiede un avvicinamento dei genitori e degli insegnanti a questa realtà da presidiare, sforzandosi anche con nuovi mezzi di interrogarsi su rinnovate leve per educare e accendere passioni.
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