Dati personali venduti per scopi di Marketing? La soluzione è Il Registro Pubblico delle Opposizioni
Secondo gli esperti del settore, nella maggior parte il fine ultimo di queste violazioni è legato all’accumulo di contatti da inserire in una lista per vendere o promuovere qualcosa
I social network sono sempre più a rischio e a darci conferma di questa cosa i recenti furti di dati che, tra Facebook e LinkedIn, hanno esposto pubblicamente i dati di oltre un miliardo di utenti. Le informazioni personali di tutti pagate a peso d’oro ma la vera domanda è: cosa faranno questi truffatori con i dati di cui sopra?
Al momento non ci sono certezze, teoricamente potrebbero dare il via a truffe e campagne malevole oppure, nei casi più gravi, potrebbero essere usati per rubare le identità altrui. Non dimentichiamo, inoltre, che questi dati sono utilissimi anche per aziende che si occupano di marketing che comprano e vendono di continuo questi elenchi di potenziali clienti da contattare per le loro campagne sul web e non.
Secondo gli esperti del settore, nella maggior parte il fine ultimo di queste violazioni è legato all’accumulo di contatti da inserire in una lista per vendere o promuovere qualcosa; una possibilità decisamente fastidiosa ma almeno non legata alla diffusione di virus o di ricatti di qualsiasi natura sui nostri dati personali.
Certo il suggerimento di cambiare password spesso e verificare se i nostri indirizzi sono stati violati possono essere una prima linea di difesa, ma poi cos’altro possiamo fare per evitare di essere inseriti in questi fastidiosi elenchi?
Registro Pubblico delle Opposizioni
Bisogna sapere che nel dicembre del 2017 il Senato ha discusso la norma che permette di estendere il Registro Pubblico delle Opposizioni anche ai cellulari. In pratica, ogni cittadino può richiedere di essere inserito in questo registro in modo da non essere più infastidito dalle offerte che per anni hanno bombardato i nostri numeri telefonici.
I ritardi nell’approvazione di tale norma hanno fatto passare diversi anni, nei quali milioni e milioni di italiani sono stati letteralmente sommersi di messaggi e chiamate di offerte sia dalle compagnie che si occupano di servizi come gas, luce ed elettricità e sia da compagnie che offrono la qualunque dalla tv via cavo fino al trading online.
A oggi, sembra che qualcosa sia in movimento e, nonostante delle modifiche, pare che il Registro Pubblico delle Opposizioni stia per diventare realtà. Tra le modifiche alla norma, però, quella per cui gli operatori a cui abbiamo dato i nostri dati in passato possono comunque utilizzarli per finalità commerciali.
Volendo vedere il lato positivo della questione: almeno c’è la magra consolazione di aver consegnato noi stessi i nostri dati e non qualche truffatore che li ha trafugati dai social.
Inoltre se l’utente volesse essere rimosso anche da questi elenchi a cui abbia prestato il consenso, potrà rivolgersi direttamente al titolare del servizio e chiedere di essere eliminato dalle liste contatti.
Dati personali venduti per scopi di Marketing? La soluzione è Il Registro Pubblico delle Opposizioni