Corporate Innovation

Il futuro dell’Open Innovation: trends, politiche e pratiche dell’innovazione

Massimiliano Antonio Primi Pubblicato: 26 Settembre 2023

Open Innovation

Un concetto fondamentale che tutti gli innovatori dovrebbero tenere bene a mente è che l’innovazione vive tra presente e futuro. Questo significa che per innovare è importante ragionare con una vision a lungo termine e ad ampio raggio, che considera la possibilità di sviluppare concretamente le idee in ottica futura e in contesti anche molto differenti da quelli originariamente pensati. Ciò svela un paradosso affascinante: entrambe queste dimensioni, tempo e spazio dell’innovazione, sono infatti sempre più imprevedibili, ma non per questo meno efficaci e sorprendenti.

Bisogna inoltre considerare che l’innovazione porta ad una trasformazione, alla quale si opporrà inevitabilmente una certa resistenza. Questo vale tanto per le soluzioni innovative in senso stretto, intese come nuovi prodotti e servizi, quanto per le innovazioni a livello di organizzazione e mentalità come l’approccio dell’Open Innovation.

Il modello teorizzato e presentato dal prof. Chesbrough agli inizi del secolo ne è già di per sé un esempio. Infatti, nonostante uno scontro iniziale con i fautori del tradizionale modello della Closed Innovation, i dati non lasciano dubbi in merito alla grande validità e approvazione del nuovo paradigma dell’innovazione: secondo uno studio condotto su un campione di oltre 1500 aziende in Europa, il 72% sviluppa attualmente attività legate all’Open Innovation e in particolare per il 67% collaborare con le startup è un fattore chiave per il successo aziendale; inoltre, l’Italia si dimostra uno dei terreni fertili dove far crescere l’innovazione registrando il maggior entusiasmo verso l’Open Innovation (80%).

Per maggiori informazioni: https://www.youtube.com/watch?v=DlWDn6Y0Mp0

Siamo di fronte al nuovo paradigma dominante dell’innovazione? Noi crediamo di sì e anche i dati suggeriscono che questa è la via maestra. Scopriamo insieme in questo articolo quali sono le prospettive sul futuro dell’Open Innovation analizzandone trends, politiche e pratiche.

I pilastri sui quali costruire il futuro dell’Open Innovation

Innanzitutto è fondamentale comprendere quali sono i principali pilastri sui quali, plausibilmente, verrà costruito il futuro dell’Open Innovation e di tutto il mondo dell’innovazione:

L’insieme di questi pilastri crea le basi per un ecosistema dell’innovazione, un ambiente che interconnette i principali attori dell’innovazione e le loro attività.

I trends più interessanti sul futuro dell’Open Innovation

Ok, l’Open Innovation sarà il futuro dell’innovazione. Ma quali sono le principali prospettive da tenere d’occhio? Ecco quali sono i trends più interessanti sul futuro dell’Open Innovation:

Perché gli incubatori sono importanti per l’innovazione?

Per far sì che l’Open Innovation possa fiorire e costituire il futuro dell’innovazione, rimanendo fedeli ai pilastri e ai trends appena analizzati, un ruolo molto importante lo giocano gli incubatori.

Che cos’è un incubatore? Una possibile definizione presenta gli incubatori dell’innovazione in veste di organizzazioni che supportano attivamente il processo di creazione e sviluppo di nuove imprese innovative attraverso una serie di risorse, strumenti e servizi offerti sia direttamente sia indirettamente mediante l’attività di una rete di partner ugualmente coinvolti iniziative innovative.

Gli incubatori sono importanti per l’innovazione perché:

Il ruolo della politica sul futuro dell’Open Innovation

Anche la politica, chiaramente, gioca un ruolo chiave nell’affermazione del mondo dell’innovazione entro i confini di un determinato paese. L’Italia è storicamente una terra fertile in fatto di estro, genialità e idee innovative che hanno lasciato un’impronta indelebile nel mondo, che si tratti di arte, architettura, musica, letteratura, ma anche di moda, design, industria e tecnologia.

Oggi, nel mondo globalizzato e sempre più impegnato nelle sfide imposte dalla doppia transizione ecologica e digitale, il senso dell’innovazione si sente con ancora maggiore intensità. Ma come può l’Italia, anche se attualmente priva di un Ministero dell’Innovazione, guidare il mantenimento dei trends positivi per il futuro dell’Open Innovation attraverso la politica?

Una pista tracciata dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy riguarda sicuramente la volontà, ma anche la necessità, di favorire la certificazione di incubatori qualificati su tutto il territorio nazionale, eccellenze nazionali nell’incubazione e nell’accelerazione di nuove imprese innovative ad alto valore tecnologico: un’azione importante per valorizzare le potenzialità imprenditoriali delle nostre regioni e promuovere la nascita di nuove Silicon Valley alternative, ad esempio la Campania come analizzato precedentemente in questo articolo.

Il futuro dell’Open Innovation: come praticare l’innovazione?

Arrivati a questo punto la domanda sorge spontanea: come praticare l’innovazione guardando al futuro dell’Open Innovation? Il quesito è tutt’altro che banale e apre la strada a numerosi dibattiti ed interpretazioni in merito al ruolo dell’innovazione, al peso che avrà per le organizzazioni, come e quanto sarà effettivamente supportata dalla classe dirigente pubblica e privata.

Per quanto riguarda il mondo delle aziende e delle startup, il futuro dell’Open Innovation passa soprattutto da due fattori: l’innovazione fatta con metodo e basata su un innovation framework e lo sviluppo di modelli di business che pongono l’innovazione aperta al centro del core business.

Innovare con metodo: l’innovation framework

In una precedente Spremuta abbiamo affrontato nel dettaglio la definizione del concetto innovation framework, uno strumento determinante per rendere efficace ed efficiente la realizzazione dei processi innovativi, soprattutto nell’Open Innovation.

L’innovation framework è e sarà importantissimo per indirizzare le aziende e gli ecosistemi dell’innovazione, verso percorsi preferenziali ed efficaci per produrre innovazione: il suo ruolo è infatti quello di “unificare” l’ecosistema fornendo una sorta di linguaggio comune che chiarisce processi, metodi, ruoli, attività, metri di valutazione e altri criteri rilevanti per “standardizzare” il più possibile l’iter di innovazione. Questo iter si suddivide in tre macro fasi:

Scopri qui come costruire un innovation framework di successo per la tua azienda.

I modelli di business basati sull’Open Innovation

Il secondo fattore determinante per il futuro dell’Open Innovation sarà lo sviluppo e l’adozione di modelli di business incentrati sull’innovazione aperta. Quanti e quali sono?

Esistono quattro principali modelli di Open Innovation a livello corporate che sottolineano diversi livelli di inclusività tra un’azienda e il suo ambiente esterno:

La scelta del modello di business, in questo caso, determina in modo significativo anche come viene concepita, trattata e gestita l’innovazione. Si tratta di un fattore importante che certamente continuerà ad influire sul futuro dell’Open Innovation e sulle direzioni strategiche che il settore dell’innovazione aperta prenderà.

Infatti, mentre le aziende che operano come intracompany e si affidano solo alla collaborazione esterna con esperti qualificati rimangono in parte ancorate ad alcuni capisaldi del tradizionale modello della Closed Innovation, una futura maggioranza di organizzazioni strutturate come intercompany e sull’approccio publicly open potranno garantire l’affermazione definitiva dell’Open Innovation come nuovo paradigma dell’innovazione aziendale, socio-economica e culturale. Da innovatori, questa è la strada che ci e vi auguriamo di percorrere verso il futuro!