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Proteggere smartphone e tablet in spiaggia: ecco i consigli

proteggere smartphone e tablet in spiaggia

Proteggere smartphone e tablet in spiaggia: ecco i consigli

Sembra banale, ma con l’arrivo delle vacanze, smartphone, tablet e pc sono gli oggetti che risentono di più il caldo e le disattenzioni. I consigli contenuti in questo articolo,  possono tornarci utili. Una lettura leggera che consigliamo soprattutto a chi lavora da remoto, e gli piace farlo anche nelle località di mare, sotto l’ombrellone 😉
 
È inevitabile che con l’arrivo dell’estate, smartphone e tablet “migrino” verso le località di vacanza assieme ai loro utilizzatori e, spesso e volentieri, finiscono sotto l’ombrellone.
Secondo il recente studioDisintossicazione digitale: rilassarsi, distendersi e staccare” promosso dalla celebre società di sicurezza informatica McAfee, ben il 57% dei vacanzieri desidera rimanere connesso anche nelle località di villeggiatura, spiagge soprattutto. Un altro dato interessante che vale la pena menzionare riguarda la percentuale di utenti che, per almeno un’ora al giorno, si collegano a Internet per controllare le email, chattare o utilizzare i social network: sono il 52%, ossia più di una persona su due.

Infografica dallo studio condotto da McAfee “Disintossicazione digitale: rilassarsi, distendersi e staccare”


Questo perché smartphone e tablet, per alcuni saranno anche in vacanza strumenti di lavoro da remoto. Secondo una ricerca del portale di viaggio lastminute.com, realizzata tempo fa su un campione di 6.500 lavoratori in Europa, ben il 52% degli intervistati  ha detto infatti di aver risposto ad una chiamata lavorativa anche se era in villeggiatura. In questa classifica, gli italiani (insieme agli spagnoli) risultavano i più attaccati al lavoro.
Nella pratica quindi c’è da attendersi che nelle prossime settimane vuoi per relax, vuoi per esigenze professionali, le spiagge italiane saranno letteralmente costellate di device mobili come smartphone e tablet. Una volta assodato che, per la maggior parte dei villeggianti, sarà quasi impossibile lasciare a casa i loro dispositivi, rimane un solo quesito a cui rispondere: come proteggerli da eventuali danni?
Senza entrare nel merito dell’argomento (molto ampio e articolato!) degli smarrimenti, dei furti e della cyber-criminalità, quali sono le possibilità di danneggiamento fisico di questi device in un ambiente “delicato” e rischioso come la spiaggia? Contestualmente, vi proporremo qualche consiglio per “dribblare” spiacevoli ed evitabili guasti.

Cinque consigli utili per proteggere smartphone e tablet in spiaggia

  1. Attenzione alla sabbia: è possibile che non ci si pensi, ma sono sufficienti pochi granelli di sabbia che, portati dal vento o scalciati da un vicino, finiscono all’interno nel vostro device mobile per provocare, potenzialmente, danni gravissimi. I granelli di sabbia sono infatti piccolissimi e possono insinuarsi  nell’altoparlante, oppure nel jack delle cuffie, nel vano USB o in quello destinato al caricabatterie. Se nel primo caso è possibile ovviare inserendo nello smartphone i suoi auricolari, ben poco rimedio c’è per gli altri. L’unico consiglio? Una custodia protettiva di plastica, che andrebbe utilizzata anche per evitare graffi allo schermo.
  2. Selfie stick: è diventato uno degli accessori più utilizzati per scattare le foto con lo smartphone. Tuttavia, è essenziale che venga acquistato prestando la massima attenzione alla compatibilità con il vostro dispositivo: controllate che il telefonino resti fermamente incastrato nel supporto, onde evitare pericolose cadute e danni fisici all’apparecchio.
  3. L’acqua è nemica dei device: Se l’acqua è salata i danni possono essere ancora peggiori perché, questa provoca oltre all’ossidazione dei circuiti stampati anche la loro corrosione con il rischio concreto di danneggiare smartphone o tablet in modo pressoché irrimediabile. La soluzione più saggia sarebbe ovviamente evitare di portare i device vicino all’acqua, ma se proprio non potete farne a meno è essenziale procurarsi una custodia protettiva waterproof di buona qualità.
  4. Unto e bisunto da evitare: anche le creme e gli oli per la protezione solare possono provocare danni importanti a smartphone e tablet, soprattutto per quanto riguarda lo schermo. Evitate dunque di maneggiare i dispositivi con le mani unte di crema e non riponete mai la confezione di olio solare nei pressi del telefonino. Abbiate inoltre cura di avere sempre con voi una pezzuola per pulire per bene il telefonino dopo la permanenza in spiaggia.
  5. Alte temperature: così come i device elettronici non amano l’acqua, lo stesso si può dire per le alte temperature. Lasciare un tablet o uno smartphone in pieno sole o comunque al caldo torrido dell’estate non è mai una buona idea! L’eccessivo calore può infatti danneggiare o deteriorare le componenti del vostro dispositivo a seguito di un surriscaldamento. I danni potenziali? Irregolarità di funzionamento, messaggi di errore, spegnimenti improvvisi, danni ai cristalli liquidi dello schermo e via discorrendo. Evitate dunque di lasciare il vostro device a lungo in auto e, anche in spiaggia, riponetelo in un luogo riparato.

I cinque consigli che vi abbiamo appena elencato certamente vi aiuteranno a proteggere al meglio i vostri dispositivi elettronici in spiaggia. Tuttavia, vi invitiamo a considerare che McAfee, nel suo studio, ha evidenziato che il 44% degli intervistati preferisce non portare smartphone o tablet in villeggiatura, non soltanto perché sente il bisogno di un reale “digital detox”, ma anche perché desidera prestare maggiore attenzione ai propri familiari, al partner e agli amici.
Evitare di portare con voi il vostro dispositivo mobile in ambienti e condizioni che sono oggettivamente pericolosi per la sua integrità fisica vi permetterebbe dunque di bypassare in pieno il rischio di importanti perdite di dati.
Nel caso in cui, tuttavia, il vostro smartphone o tablet si guastasse durante le vacanze e non permettesse più l’accesso alle importanti informazioni che custodisce, il nostro consiglio è di rivolgervi in modo tempestivo a una società specializzata nel recupero dati da qualunque dispositivo, come Kroll Ontrack che, grazie all’ausilio di tecnologie avanzate come ad esempio la camera bianca e ad una esperienza ultratrentennale nel settore del recupero dati, ti permetterà di aumentare in modo considerevole le possibilità di recuperare tutti i ricordi che il vostro dispositivo ancora custodisce.
Buone vacanze a tutti!
 


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Proteggere smartphone e tablet in spiaggia: ecco i consigli

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