Progettare il futuro lavorativo: i trends per non farsi trovare impreparati
Sembra difficile immaginare il proprio domani professionale. Lavorare su se stessi, ascoltarsi e progettare il futuro lavorativo aiuta a tenersi pronti.
Stiamo vivendo in un periodo storico in cui sembra davvero complesso riuscire a immaginare il proprio futuro e pianificare il nostro domani, che sia personale o professionale. Nonostante questo, è di fondamentale importanza approfittare del “momento di tranquillità” per lavorare su se stessi per essere pronti e preparati per quando ci sarà (perché ci sarà!) la tanto sospirata ripresa. Il mercato tornerà quindi ad ossigenarsi ed una nuova normalità entrerà a far parte delle nostre vite.
Il cambiamento che avverrà, o magari sta già avvenendo, sarà la naturale risposta adattiva al grande fermento che attraversa il mercato del lavoro e le aziende stesse che, ancora, in pieno Smart Working (o presunto tale), stanno ripensando le modalità di lavoro, i percorsi di carriera, gli strumenti di comunicazione e formazione, i tempi e gli spazi.
Secondo quanto riportato in un articolo del Sole 24 Ore di fine Dicembre 2020, saranno questi i principali trends che riguarderanno il mondo del lavoro in questo nuovo anno appena iniziato. Un anno che si prospetta ricco di sfide e sperimentazioni.
I trends da tenere d’occhio per progettare il futuro lavorativo
Real Smart Working
Se pensate che quello provato finora sia smart working, mi spiace illudervi, ma probabilmente per molti di voi non sarà successo effettivamente cosi. Spesso confuso con i “”ontani parenti” Remote Working e Home Working, lo smart working è tutt’altra faccenda.
Il vero smart working mette al centro la Persona, attribuendole fiducia e svincolandola da orari e spazi fisici prestabiliti. Attraverso la delega, la fiducia, la responsabilità e la trasparenza, il dipendente lavorerà per obiettivi.
Con uno sguardo fuori dai confini nazionali, sembrerebbe che la formula 3-2-2 ( 3 giorni in ufficio, 2 giorni smart working, 2 giorni di disconnessione) possa garantire produttività ed efficienza.
L’ufficio come hub di esperienze
Dal momento che i dipendenti non saranno sempre e tutti contemporaneamente presenti, gli spazi fisici degli uffici dovranno essere ripensati e ridisegnati. Essi dovranno favorire la condivisione, la creatività e l’innovazione.
Saranno luoghi d’incontro e brainstorming per agevolare il lavoro in team.
Job Design e Wellbeing
Ognuno di noi ha le proprie caratteristiche e peculiarità che possono veramente emergere solo se adeguatamente stimolate, attraverso un contesto che rispecchia il nostro Essere ed i nostri Valori.
È per questo motivo che le aziende stanno sempre più prendendo a cuore e sposando i concetti di Wellbeing e Job Design.
Attraverso azioni, pratiche e comportamenti, l’azienda si fa carico dei suoi dipendenti in quanto Persone, tutelando e favorendo sia il loro benessere fisico che mentale.
All’interno di questo nuovo mindset aziendale si inserisce il Job Design, ovvero la pratica di disegnare e “cucire” i ruoli e le figure professionali addosso alle persone, come fossero abiti sartoriali su misura. In questo modo ognuno si sentirà confidente nelle proprie capacità e stimolato a fare del proprio meglio.
Emphatic Leadership
Secondo l’Harward Business Review il 2021 sarà l’anno che vedrà prevalere uno stile di leadership che si fonderà sulla compassione e l’empatia, ovvero la capacità di immedesimarsi nell’altro cogliendone i bisogni, le paure e le emozioni.
Grazie anche alla pratica e all’esercizio dell’ascolto attivo, la collaborazione ed il lavoro in team ne sarà facilitato e rafforzato.
SuperTeam
Costruire dei “Superteam” è la prossima sfida che attende le aziende, secondo lo Human Capital Trend di Deloitte.
Creare dei Superteam significa affiancare il capitale umano alla tecnologia che si mette al servizio delle persone per esaltarne competenze e creatività. Per riuscire in questo le aziende dovranno necessariamente investire tempo e risorse in formazione, cultura e risorse tecnologiche.
Questo genere di “collaborazione allargata” sarà quindi una premessa essenziale affinché aziende e lavoratori possano trarre i maggiori benefici dalle nuove pratiche di Real Smart Working.
Progettare il futuro lavorativo: i trends per non farsi trovare impreparati