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Facebook – Arriva l’Oversight Board la commissione di vigilanza per i contenuti del social

Al momento, il team di controllo starebbe già visionando migliaia e migliaia di segnalazioni ritenute improprie, inclusa quella che riguarda il ban di Donald Trump.

L’Oversight Board di Facebook, meglio noto come l’organo composto dagli utenti del noto social network, che vigila sui contenuti pubblicati, a breve, potrà rimuovere ciò che considera dannoso. Fino a questo momento l’unica prerogativa di questo “servizio di vigilanza” era quella di esaminare i casi di rimozione impropria da parte dell’amministratore del servizio.

La comunicazione “istituzionale” è arrivata tramite il blog ufficiale di Facebook che è diventato una specie di guida per tutto ciò che è consentito o meno sulla piattaforma.

Per chi volesse saperne di più o iniziare ad usufruire dei servizi di vigilanza offerti dall’Oversight Board si consiglia di seguire attentamente le istruzioni riportate sul blog.

Al momento, il team di controllo starebbe già visionando migliaia e migliaia di segnalazioni ritenute improprie, inclusa quella che riguarda il ban di Donald Trump.

Il servizio arriva in un momento cruciale della vita di tutti i social network, impegnati ogni giorno nella battaglia contro le fake news e i contenuti offensivi legati sia alla pandemia che alla politica.

Sulla pagina di Guy Rosen, Vice presidente di Facebook, si legge: “Ci aspettiamo che nelle prossime settimane tutti possano fare appello ai contenuti relativi a Facebook e Instagram. Siamo lieti che l’Organismo di Vigilanza stia ampliando la portata e l’impatto del suo lavoro e attendiamo con impazienza le loro decisioni e raccomandazioni future”.

Da questo momento, tutto ciò che gli utenti ritengono dannoso o nocivo per la civile convivenza digitale, può essere sottoposto all’analisi del nuovo organo di vigilanza che opererà esclusivamente per il bene della community.

L’Oversight Board di Facebook ha visto la luce nel 2018, quando accademici, giuristi e giornalisti sono stati chiamati in causa per decidere di quelle situazioni ritenute più complicate e controverse. Con la nuova politica del social network questa “commissione” ha l’obiettivo di rendere la rete un posto migliore, più vivibile e, soprattutto, meno violento.

Non sorprende che ad essere chiamati in causa siano state persone “comuni” e non membri interni del social, perché alla base di questo nuovo organo c’è la voglia e la necessità di un parere esterno, più vicino agli utenti che ai vertici dell’azienda.

Facebook – Arriva l’Oversight Board la commissione di vigilanza per i contenuti del social

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