Marketing & Communication

Micro influencer: la vittoria del marketing localizzato

micro influencer

Conviene investire in una star o in tante piccole personalità come i micro-influencer che oltre a promuoverti, stringono legami con i clienti?

Come diffondere il tuo brand in modo capillare online? Dove e come trovare la propria nicchia di mercato? Ma soprattutto: conviene investire in una grande star o in tante piccole personalità che ti sponsorizzino?

L’era degli influencer

Il marketing digitale di oggi richiede nuove tecniche. Il campo competitivo e saturo di advertising ha fatto sviluppare strategie sempre più non convenzionali. In particolare l’emotività e la relazione con il cliente sono alla base di queste nuove strategie.
Nato in tempi più lontani di quanto si pensi, l’influencer è un individuo che si distingue per status e/o conoscenza. Queste caratteristiche forniscono una posizione privilegiata per poter consigliare o promuovere da prodotti a stili di vita.
L’influencer non è per forza una celebrità; è una persona con cui il follower si identifica o a cui aspira, di cui si fida e a cui si rivolge per avere consigli.

L’equilibrio dell’influencer

Ogni influencer ha un suo pubblico, i followers, seguaci. Istintivamente verrebbe da pensare che maggiore è il numero di seguaci e più grande è il valore dell’influencer. Non è del tutto vero. Come succede ad una fabbrica sovraccarica per la troppa produzione: aumenta la quantità di output, ma si abbassa la qualità.
E dobbiamo sempre ricordare che il valore dell’influencer non è nel numero di contatti raggiunti, ma di quelli attivati e che portano a conversione.
Difatti il fine ultimo di un influencer non è semplicemente fare audience, ma sviluppare una relazione di fiducia profonda dove quello che fa, utilizza e supporta è condiviso e sposato dal suo pubblico.
A tracciare l’evoluzione di questo fenomeno sono diversi studi, come il report del 2019 di Rakuten Marketing, i quali segnano in modo netto la linea che divide l’influencer dai micro-influencer, influncer con un numero fortemente ridotto di seguaci in confronto ad altre figure.

Perché scegliere micro-influencer per la tua strategia

Il Micro-influencer: scelta vantaggiosa?

Dunque cosa conviene ad un piccolo, medio imprenditore che sta approcciando a questa nuova strategia? Quello di cui ha bisogno, non è di certo un canale televisivo che attiri indifferentemente lavoratori, casalinghi, giovani, giovanissimi e anziani (situazione assai diffusa nel pubblico dei grandi influencer).
La necessità di un brand oggi è comunicare con un pubblico di nicchia, ben definito che sia sempre attratto dal messaggio, perché in target.
In quest’ottica l’emotività e l’umanizzazione fanno la differenza. Per questo nasce il micro-influencer: un personaggio chiave in grado di connettere il brand con il pubblico interessato, quello giusto.

Dove trovare e “come utilizzare” un micro influencer

Trovare un micro-influencer oggi non è difficile, soprattutto se lo si cerca per attività di local marketing. Nelle vicinanze della tua attività può nascondersi la persona perfetta per il tuo brand. Per questo negli ultimi anni sono nate molte piattaforme di matching che offrono l’opportunità di cercare e scegliere la persona giusta che possa promuoverti.
L’alternativa è selezionare il micro-influencer dalla propria audience di riferimento. Definisci chi è il target di clienti a cui vuoi rivolgerti e inizia a studiare le caratteristiche del tuo pubblico. In base ad età, genere, hobby, etica troverai la persona che più va ad influire e ad influenzare il target da te scelto.
In questo modo oltre ad evitare un dispendio modesto di risorse nella ricerca, avrai dei vantaggi. Lo scoprirai meglio con questo esempio pratico:
Immaginiamo che il signor Rossi abbia un negozio di calzature alla moda nei pressi di Roma. Da buon imprenditore moderno ha visto la necessità di espandersi con un servizio e-commerce online e di scrivere un piccolo blog, in cui parla di vari tipi di calzature adatte alle varie occasioni.
Ha anche dei canali social i quaali hanno un modesto seguito, ma desidera aumentare il suo volume d’affari e visibilità.
Cosa decide di fare il signor Rossi…
Il signor Rossi decide di cercare una persona tra i contatti social della sua attività con un buon seguito. Qualcuno che conosce già il suo prodotto, lo indossa e pubblica foto dei suoi outfit.
Trova tra i suoi contatti più attivi Anna, una ragazza di 27 anni, commessa, amante delle calzature, che vive anch’essa nella capitale. Nel tempo molte persone hanno cominciato a seguirla sui social in quanto si fidano del suo giudizio in fatto di moda e qualità; oltre al fatto che le sue stories sono molto divertenti. Di recente ha superato i 5000 followers.
Il signor Rossi le propone di collaborare per promuovere alcuni suoi prodotti, tramite ad esempio sconti o prove omaggio; oppure dietro compenso le chiede di impegnarsi una volta ogni due settimane a pubblicare sui suoi social contenuti riguardanti il negozio.
In questo modo il signor Rossi non solo ha reso una sua cliente ancora più fedele, ha anche trovato una efficace promotrice del suo marchio con un modesto investimento.
I principali vantaggi di aver scelto una micro-influencer locale:

  • focus sulla propria nicchia (anche a livello geografico);
  • risparmio nel tempo e nell’investimento;
  • interazione più umana con i clienti.

Possibili svantaggi:

  • incapacità da parte dell’influencer di valorizzare il brand;
  • impatto poco evidente sulla conversione e guadagno;
  • termine delle attività da parte dell’influencer.

Ok micro influencer, ma quanto?

Quando è che un influencer si può definire “micro” e conviene sceglierlo al posto di altre figure?
Intanto iniziamo con il dire che un micro-influencer in media ha una follower base tra i 10 e i 100 mila utenti, anche se il numero di questi ultimi non è l’unico ed il più esatto metro di valutazione.
Quello che realmente importa è il tipo di relazione: la capacità di mantenere dei legami quasi personali con un gruppo di individui che condividono morale, interessi e obiettivi.

Curiosità: i micro-influencer più seguiti d’Italia

Quindi abbiamo capito che i micro-influencer sono dei personaggi con una propensione all’utilizzo dei social in grado di creare legami stretti con la propria fan base e con un seguito contenuto. Secondo Vincenzo Cosenza, Head of marketing Italia di Buzzoole (già ospite qualche anno fa su Spremute Digitali) i micro – influencer

[…] Sono estremamente efficaci per le aziende che vogliono comunicare con pubblici poco attenti ai messaggi di massa, perché puntano su creatività ed empatia.

In Italia tra i più seguiti su Instagram troviamo Simone Mondino, fotografo, con 68,6 mila followers; Daniele Condotta, 83,9 mila followers, che con un suo video virale su Facebook è riuscito a totalizzare oltre 8 milioni di visualizzazioni e oltre 35 mila condivisioni, Alessandra Ventura con 86,1 mila follower.

Micro influencer: la vittoria del marketing localizzato

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