Metaversi: chi vincerà la guerra del marketing?
Compariamo il metaverso con i vari mondi virtuali per capire quale sarà il futuro del marketing.
Quello dei metaversi non è un concetto nuovo, è in circolazione dagli anni ’90 e la cultura pop lo ha ripreso spesso in diversi modi. Il libro e il film Ready Player One ne sono un perfetto esempio. Ormai si usano molto i termini Web 3.0, Blockchain, NFT, tecnologie diverse che rappresentano tutte potenziali direzioni per il futuro di internet.
Tuttavia, il metaverso riguarda maggiormente il modo in cui le persone sperimenteranno l’internet nel futuro. Condivideranno esperienze con gli altri e creeranno connessioni come nei più applauditi film di fantascienza.
ll metaverso è un luogo sociale in cui le persone possono creare, fare acquisti, lavorare, giocare, uscire e godersi esperienze di intrattenimento realistiche. In sostanza, dovrebbero sentirsi simili a quelli che potresti frequentare nel “mondo reale”.
Metaverse vs Roblox
Roblox è una piattaforma online fondata da David Baszucki nel 2006 che ha raggiunto 43 milioni di utenti attivi giornalieri nel mese di Maggio 2022 e cattura l’attenzione di un pubblico giovane composto da minori di 16 anni.
Nato come sito web, oggi Roblox è accessibile su diversi dispositivi e si può considerare uno spazio virtuale dove bambini e adulti socializzano e giocano insieme.
Una grande idea per il metatarso poiché gli utenti creano contenuti l’uno per l’altro e partecipano a giochi, concerti e tanto altro all’interno della piattaforma.
Creare un account Roblox è gratuito come la maggior parte di giochi disponibili e, una volta fatto, ogni utente potrà divertirsi a giocare o creare giochi “amatoriali” nello studio Roblox.
Attraverso un’app per smartphone o tablet, ma anche attraverso un semplice browser web, i bambini possono vivere avventure, partecipare a sfide e divertirsi online con altri coetanei.
Una differenza tra Roblox e le prime piattaforme del metaverso è la capacità di portare il tuo avatar con te attraverso diverse esperienze. Con Roblox puoi uscire con gli amici, assistere a un concerto, fare shopping, tutto in una volta con un avatar virtuale che può spostarsi da un posto all’altro.
Gli spazi sono sicuri per bambini e adulti e tutti possono creare e stimolare la propria creatività.
Metaverse vs Decentraland
Decentraland è un mondo virtuale online che si basa sulla piattaforma Ethereum in cui si impersona un avatar 3D e gli NFT sono importanti perché permettono di possedere terreni e altri oggetti.
Il token utilizzato per le transazioni è MANA. La mappa di Decentraland è Genesis City ed è molto grande, dalla piazza centrale dove si inizia il gioco e da dove partono i vari giocatori per poi costruire sul proprio terreno quello che vogliono e rendere le loro creazioni aperte al pubblico.
Si possono mettere su gallerie d’arte NFT, concerti e feste virtuali, e altri tipi di eventi poiché Decentraland ha come obiettivo quello di diventare una piattaforma social di nuova generazione.
“Viviamo già in un mondo virtuale, solo che ha una pessima interfaccia. Siamo ancora in 2D”, ha detto alla NBC Sam Hamilton, capo della community della Decentraland Foundation. E tutto è regolamentato da un DAO, ovvero la community che è gestita da un sistema di sicurezza o SAB.
Decentraland e Sandbox sono dei metaversi crypto, il che vuol dire che la realtà virtuale nel loro caso è costruita su una tecnologia blockchain.
La blockchain è come un grande archivio digitale su cui si possono registrare le varie transazioni con le risorse crittografiche. In Sandbox e Decentraland ogni risorsa grafica è un NFT con cui si può fare trading e l’economia di gioco è basata sulle criptovalute che funzionano da monete digitali.
In entrambi i metaversi, la blockchain è Ethereum e per ogni scambio nel marketplace Sandbox e Decentraland applicano le commissioni in percentuale all’acquisto.
Nel marketplace NFT di Decentraland le commissioni corrispondono al 2,5% del totale, mentre quelle applicate da The Sandbox sono pari al 5% dell’importo.
Metaverse vs Sandbox
Sandbox è un videogioco basato su Ethereum dove gli utenti possono comprare e possedere terreni chiamati LAND e gli NFT hanno un ruolo fondamentale.
Il token utilizzato si chiama SAND, utilizzato per comprare appezzamenti di terreno, e la grafica pixellata ricorda Minecraft a un primo sguardo. I giocatori devono quindi seguire un percorso predefinito, ma possono fare quello che vogliono.
Infatti, la gestione è in mano alla community e l’obiettivo è permettere agli utenti di creare sfide, giochi e avventure in modo autonomo e monetizzare la propria attività.
Non serve essere esperti o programmatori per sviluppare un gioco su Sandbox, ma tutti possono farcela seguendo pochi semplici regole. Nel marketplace di Sandbox l’utente può comprare vestiti, accessori vari, avatar e armi per personalizzare il proprio personaggio come vuole.
La roadmap prevede una DAO, ovvero una governance decentralizzata e automatizzata. Di recente si contano 4 milioni di account creati sul sito di Sandbox e un centinaio di migliaia di utenti attivi ogni giorno.
Per creare oggetti i giocatori possono usare il software interno VoxEdit e ogni asset viene automaticamente registrato sulla blockchain e diventa un NFT. Invece il tool Game Maker serve per realizzare esperienze di gioco o altro da mettere poi in vendita nel marketplace.
Si tratta di un progetto in continua espansione che coinvolge anche star e grandi realtà come Snoop Dog, Atari, Ubisoft che contribuiscono attivamente. I brand che vogliono essere presenti in questo universo 3D acquistano un terreno e costruiscono su di esso edifici e giochi per i visitatori.
E anche le aziende possono farlo per iniziative varie di marketing, come la Renaut Korea Motors che ha stretto una partnership con Sandbox per far conoscere i suoi veicoli ai consumatori senza la presenza fisica in un autosalone.
Metaverse vs Second Life
Era il 2003 quando Second Life ha attirato l’attenzione con un universo di pixel che permetteva ad avatar di girare per città colorate e interagire con altri Sims.
Al culmine del suo successo Second Life contava un milione di utenti, ma poi è stata mantenuta solo da alcuni nostalgici fino al 2021 quando Facebook ha creato il suo metaverso con avatar virtuali che si incontrano nel cyberspazio con colleghi, amici e celebrità.
Facebook conta attualmente 2 milioni e 9 miliardi di utenti che sono un’ottima base da cui partire per il metaverso. Laddove Second Life ha proposto una realtà alternativa per i suoi utenti, il metaverso è una road map per racchiudere sia il mondo virtuale che quello reale.
Second Life ha avuto sempre il problema della sicurezza, con diversi casi di furto, molestie e comportamenti poco corretti. Facebook, invece, punta molto sulla sicurezza e ha schierato un gruppo di moderatori in carne e ossa oltre all’intelligenza artificiale, per controllare vari aspetti.
In Second Life si muove un avatar da tastiera, mentre il metaverso accoglie avatar di persone reali, catturate dal vivo con un set di sensori.
Il marketing in Second Life non aveva piani specifici, mentre per il Metaverso ci sono varie possibilità di arrivare a un target più adatto al brand e investire capitali in modo più consapevole ed efficace.
Tuttavia Second Life ha resistito fino a oggi e si mantiene su un modello di abbonamento, con circa 70 milioni di iscritti e una media di circa 200.000 utenti attivi giornalieri.
Dopo aver riportato un po’ di rinascita del coinvolgimento degli utenti durante le prime fasi della pandemia di COVID-19, Second Life ha rivendicato un PIL di circa $ 650 milioni, rendendola una delle più grandi economie virtuali del mondo (ma questo dipende da come misuri l’economia in esperienze virtuali e in effetti ciò che conta come virtuale).
Metaversi: chi vincerà la guerra del marketing?