Mashable Social Media Day: la storia di un evento in continua crescita
Mashable Social Media Day 2018: storia di un evento in continua crescita
A quattro mesi dall’evento i numeri parlano chiaro: il Mashable Social Media Day + Digital Innovation Days è tra gli appuntamenti più attesi nel panorama italiano.
La manifestazione che si propone di affrontare le tematiche del digital marketing, del social media marketing e dell’innovazione a 360 gradi, con strategie concrete e case study di successo, ha suscitato negli anni sempre maggiore interesse.
Con la nascita dei #DIDAYS poi arriva l’innovazione a tutto tondo. E questo ha reso il Mashable Social Media Day un appuntamento ancor più da non perdere.
La Digital Revolution torna a Milano con il Mashable Social Media Day 2018
Il momento della rivoluzione digitale si avvicina. Ed Eleonora Rocca, founder dell’evento in Italia, non è più nella pelle (come ogni edizione che si rispetti 🙂 ).
Mi contatta perché vuole raccontarmi, e raccontare ai lettori di Spremute Digitali, l’evoluzione del Mashable Social Media Day 2018. Non solo le novità, ma anche stati d’animo, emozioni e tutto quello che potrai trovare una volta varcato l’ingresso dello IULM di Milano.
Ed ecco una bella intervista che ti aiuterà a scoprire meglio l’evento.
Buona lettura 😉
Scopri il Mashable Social Media Day 2018 con Eleonora Rocca
Q. Eleonora, partiamo un po’ dalle origini. Come e quando avviene l’incontro con il Mashable?
A. Mashable, terzo blog più popolare al mondo con oltre 30 milioni di pagine visitate al mese, nel 2010 organizza negli Stati Uniti il primo Mashable Social Media Day, evento di approfondimento sull’impatto del digital marketing e dei social media sulla comunicazione. Grazie al coinvolgimento diretto dei principali professionisti del settore, il successo riscosso è tale da spingere gli organizzatori a riproporre l’iniziativa in molte altre sedi in tutto il mondo.
L’idea di creare un evento dedicato alla celebrazione della rivoluzione digitale è quindi di Mashable, ma riguardo a format, scelta dei relatori, della strategia di comunicazione e tutto quello che riguarda le strategie di marketing in generale, non è coinvolto, nel senso che viene tutto gestito in maniera indipendente dagli organizzatori locali.
L’incontro con la sottoscritta (benché virtuale) avviene nel lontano Giugno 2017, quando Mashable mi intercetta on line per chiedermi se volevo organizzare questo evento a Milano.
Io, che vivevo già a Londra stavo quasi per dire di no… Poi però mi sono detta… E invece perché no?
I contatti li ho, le idee pure, la community anche (anche se non grande come quella attuale), un piccolo team (con me ai tempi Andrea Romoli, Pietro Pannone ed Enrico Giubertoni), quindi, proviamoci!
E così inizia questa avventura: un evento gratuito di 150 persone nel 2014, divenuto a pagamento nel 2016, che raggiunge 1170 partecipanti nel 2017, che triplica il fatturato anno su anno. Oggi conta un gruppo di lavoro che si costituisce di oltre 15 persone su 5 città e due paesi diversi… Ecco, mai avrei potuto immaginare che sarebbe successo questo.
Ho seguito il mio istinto, ci ho messo il cuore, le idee. Ho disegnato questo progetto dall’inizio alla fine. Ma mai avrei potuto pensare che quel pezzo di carta sarebbe diventato una community di oltre 20.000 contatti, in grado di coinvolgere persone da tutta Italia e tanti sponsor e partner importanti.
Una soddisfazione immensa, un sogno che si avvera. Non vedo l’ora che sia Ottobre per vivere ancora questa grande emozione!
Q. Che tipo di pubblico ha l’edizione italiana?
A. L’evento ha come obiettivo quello di formare professionisti di ogni genere sui temi del digital marketing e del social media marketing.
Il nostro pubblico si costituisce principalmente di aziende, agenzie e liberi professionisti che lavorano come consulenti in questo settore e che necessitano di aggiornarsi sugli ultimi trends che il mercato propone. Ma anche di piccole e medie imprese, “giornalisti 4.0” e appassionati di marketing in generale, che vogliono allargare i propri orizzonti sui suddetti temi.
Q. In Italia, sei giunta alla V° Edizione. Come hai visto cambiare l’attenzione dei pubblici (utenti che comprano il biglietto e aziende che sono ospiti come relatori e/o partners) verso l’evento?
A. L’attenzione verso il Mashable Social Media Day + Digital Innovation Days (così si chiama oggi) è stata sempre crescente, e tale crescita può senza dubbio definirsi esponenziale.
Da un evento di un giorno solo, gratuito, verticale sul social media marketing, siamo passati ad una tre giorni a pagamento che abbraccia molti più temi in ambito Digital Marketing, Open Innovation e nuove tecnologie, e che, come è stato rilevato dal report sui numeri dell’innovazione, pubblicato lo scorso Marzo da Talent Garden, è stato l’evento più twittato dell’anno.
Per raccontare un po’ di storia, anche rispetto al nostro hashtag,#SMDAYIT si è da sempre collocato nei primi tre posti dei trending topic nazionali di Twitter. La quarta edizione, con la nascita dei #DIDAYS (Digital Innovation Days), amplia i propri orizzonti abbracciando tematiche legate all’innovazione a 360 gradi e, con 1.170 iscritti, 90 relatori, 70 speech, 6 workshop, 70 brand ambassador, 52 aziende tra sponsor e partner, 23 media-partner e 3 nazioni coinvolte, con 15M impression è l’evento di settore più twittato nel 2017.
Infine anche dal punto di vista degli sponsor e partner, negli anni ne è senz’altro aumentato il prestigio: i primi anni non potevo di certo immaginare che sarei riuscita a coinvolgere aziende importanti come Coca-Cola, BNL, Adecco, AGI e molte altre che hanno scelto di credere in noi.
Q. Quale è il filo conduttore tra tutte le edizioni italiane, fino ad oggi realizzate?
A. Il filo conduttore è sempre l’originalità delle Case Study proposte e il costante sguardo al futuro e al mondo fuori dall’Italia che la manifestazione vuole mantenere.
L’evento vuole essere un’occasione per ricevere nuovi stimoli, per farsi ispirare da chi è riuscito a raggiungere risultati importanti, sia in Italia che all’estero.
La scelta dei relatori sia italiani che internazionali avviene infatti in maniera molto accurata, cercando sempre di creare il giusto mix di creatività e unicità dei contenuti esposti, con particolare sguardo a ciò che accade in Inghilterra e America.
Q. Quale formula per l’evento?
A. Il programma di #SMDAYIT è sempre molto ricco e quest’anno ancora di più. Agli speech frontali si alterneranno tavole rotonde, interviste e workshop.
Intervisterò quindi “one to one” sul palco alcuni tra gli speaker che hanno alle spalle storie interessanti da raccontare, al di là dei progetti che li hanno visti protagonisti.
L’obiettivo è quello di creare un’occasione di confronto più dinamica rispetto alla formazione frontale e aprire discussioni più aperte con i partecipanti.
Infine, le tavole rotonde si costituiranno di professionisti molto preparati su alcuni temi caldi del momento, come il futuro dell’influencer marketing e le potenzialità della tecnologia blockchain.
Abbiamo inoltre aumentato il numero di workshop. Abbiamo notato che ai partecipanti è piaciuto molto poter avere momenti di formazione più “intima” e verticale su alcuni temi specifici. Dal Personal Branding in ambito business, al “tecno-giornalismo” e al mobile journalism, fino ad arrivare a come si costruisce e si mette sul mercato un’App, passando per Google Tag Manager e Google Analytics.
Degno di nota anche quello dedicato alla costruzione di modelli di business e allo sviluppo della creatività in azienda mediante la metodologia Lego Serious Play, che ha come obiettivo quello di stimolare il pensiero strategico e creativo.
Colgo l’occasione però per elencarli proprio tutti:
- Personal branding per il Business;
- User Experience nel mondo del Food delivery;
- Tecnogiornalismo: raccontare i fatti attraverso video a 360 gradi, FB Live, realtà virtuale, intelligenza artificiale e droni;
- Storytelling e brand journalism;
- Strategie di Twitter Marketing per il tuo Personal Brand;
- LEGO® SERIOUS PLAY® + Lean Model Canvas;
- Google Tag Manager;
- Google Analytics;
- Company Creation – Crea la tua attività imprenditoriale;
- UI Design Crash – Crea la tua App;
- App Adverting Lifecycle: strategie per la crescita e il successo della tua App;
- Mobile Communication. Lo smartphone: una pocket multimedia consolle per accedere ai nuovi strumenti del comunicatore digitale;
- Machine Learning e sue applicazioni.
Non mancheranno infine, divertimento e momenti dedicati al puro networking.
L’evento deve essere anche l’occasione per far ritrovare tutte le più importanti community digitali italiane nello stesso posto una volta all’anno.
Il nostro lavoro ci porta per forza di cose a passare molto tempo dietro uno schermo, e inoltre le varie community sono dislocate in diverse zone d’Italia. È sempre bello ritrovarsi e incontrarsi dal vivo, raccontarsi e magari anche mettere le basi per discutere progetti correnti e per costruirne di futuri con colleghi, aziende e professionisti incontrati proprio lì durante la tre giorni.
Q. Con quali aggettivi indicheresti le caratteristiche dell’evento da te fondato?
A. Innovativo. Perché intercetta sempre i principali trend in ambito innovazione e nuove tecnologie, ponendosi in una posizione di vantaggio rispetto a tutti gli altri eventi di settore.
Internazionale. Una manifestazione che vuole dare agli speech un approccio pragmatico, poco teorico e molto legato al risultato. Caratteristiche tipiche del modo del fare business nei territori anglo americani. Inoltre perché, come menzionato in precedenza, ogni anno viene garantita la presenza di relatori internazionali o di italiani che vantano importanti carriere internazionali.
Inclusivo. Questa a mio avviso la caratteristica più importante. Perché intorno all’evento si è creata un’enorme community di persone che lo sostengono, che vogliono farne parte, che mettono a disposizione idee, contatti e supporto di vario tipo dietro le quinte per tutto l’anno.
Mashable Social Media Day: la storia di un evento in continua crescita