Come si manda una mail agli investitori? – Parte Terza
I dati sono il corpo cardine delle mail, ma non tutti sono adatti a tutto. Ogni investitore sa che profilo cerca e sta a te capire quale sia.
Come eravamo rimasti?
Ah sì, i parametri.
Quanto sono belli i parametri, a tutti piace vedere le analytics anche se non le sanno leggere.
(Non ci sono riferimenti a persone veramente esistenti quindi siamo esenti da ripercussioni lega-)
A parte in alcuni casi dove il prodotto o il team non sono ancora finiti e sono in sviluppo, ogni attività ha i suoi numeri, ed è il linguaggio universale del business.
Trova quelli che interessano agli investitori che hai puntato e mettili in un contesto facilmente comprensibile: il gioco è fatto.
Ecco qualche chiaro esempio di investitorese:
- Churn rate
- Crescita ARR
- Numero di client
- Upsell
- Margine lordo
- Efficienza di vendita
Ovviamente basta fare un elenco, ma ricordati che è importante, cioè, i bullet points aiutano davvero tanto.
Ora però arriviamo alla parte interessante. Ogni investitore cerca un profilo di business-metrics diverso. Non sono assolutamente tutti uguali e non è vero che alla fine conta solo il danaro che ne viene fuori.
Anche se si, parliamo sempre di investimenti ad alto valore di ritorno.
Nel momento in cui si sceglie comunque, questa cosa è il meno.
Ora, avendo fatto I compiti a casa e avendo analizzato l’investitore, sta a te intuire cosa può interessargli dei tuoi parametri.
Se è calzante e ci hai preso, hai fatto il colpaccio.
Ok forse c’è la non proprio remota possibilità in cui i numeri siano bassini e tu abbia paura a mostrarli, ma non è questo il punto. Bisogna provarci comunque, e già il fatto di mettere in evidenza il parametro interessante è un punto a tuo favore, perché mostri di esserne cosciente e di poterci lavorare su.
Detto questo, nella prossima puntata parleremo di Less Is More, quindi ricorda, una cifra modica di dati e stay tuned.
Come si manda una mail agli investitori? – Parte Terza