Startup & Entrepreneurship

Prima di investire in una startup, cosa cerchi?

investire in una startup

Risposta di William Vespi, PE DealFlow | Startup | Ecosystem co-creator, su Quora
Chi decide di investire in una startup, non si basa solamente sulla valutazione del prodotto, ma prende in considerazione altri parametri come il team, la scalabilità, la replicabilità.
Un metodo di valutazione largamente utilizzato è il Berkus Method, che prende il nome dal suo ideatore. Non è l’unico, di metodi ce ne sono, perché non tutti cercano le stesse componenti e con le stesse modalità.
Tutto dipende dalla fase in cui si trova l’attività. Questa lista che segue ha radici nelle metodogie delle Lean Startups, della scuola S.Blank.

Prima di investire in una startup, cosa cerchi? Dipende dalle fasi in cui ti trovi

Fase di Idea/Pre-Proof of Concept

  • La risposta tipica (se positiva) data alla startup, in questo caso è: “tornate quando avrete implementato un prototipo del concept”.
    Tempo, e risorse investite sono tra gli indicatori della serietà professionale del team, e delle capacità di operare insieme. Dove applicabile, si usano valutazioni di Technology Readiness Level.
  • Sul tavolo di Venture capital/Acceleratori/Family Offices, arrivano più proposte di quante siano processabili, e la barra di selezione si è alzata negli anni. Ciò tende a spostare l’investimento in avanti, a quando la startup ha almeno realizzato un Proof of Concept iniziale, per garantire una scrematura tra le idee solo teoriche e chi ha capacità imprenditoriale per implementarle.
  • In ogni caso, ci si aspettano dati fattuali che mostrino di aver identificato un Pain, i relativi Early Adopters potenziali e una proposta di Soluzione, confrontata con quanto gli early adopters usano al momento, pre-novità.
  • Dati Bottom-up, presi direttamente sul campo.

Evitare top down del tipo: “ho un’idea disruptive e secondo gli industry analysts il mercato vale 1 Bilione di €. Prendendo anche solo l’1% di share, si fattureranno 10 Milioni.”
Richiede sforzo empatico non chiudere il meeting all’istante.

Fase di Post primo Proof-of-Concept

  • Si cerca Trazione: una misura fattuale dell’engagement della proposta con i recurrent users.
    In valori cumulati (integrali) e in valori locali (derivate, analisi co-hort).
  • Crash test e discussione del Business Canvas (è ancora troppo presto per un Business Plan):
    – fare la Lista delle Ipotesi Critiche che guidano il team;
    – la Lista degli Esperimenti (tecnici e di business creation in parallelo) e delle relative spese (l’investimento) per attuarli, distribuiti nel tempo;
    – la capacità di prioritizzare quali Features inserire, a formare il Minimum Viable Product (MVP). Qui i “no” contano più dei “sì”, per evitare un cash burn rate eccessivo;
    – lo scopo è arrivare alle milestone di Problem/Solution Fit e al successivo Product/market fitpassando attraverso la validazione del Business Model.

Leggi anche Comprimere il Burn Rate di una startup: Growth Hacking e Work for Equity


  • Se la realtà lavora già a Conto Economico sostenibile positivo (raro), la discussione passa a temi di Scalabilità e di Crescita Monetizzata.
    Spesso a bilanciare il mix tra un completamento del Portafoglio di Offerta e il desiderio di continuare ad investire su componenti aggiuntive (d’investimento) della roadmap di soluzione.
  • Altre valutazioni (accessorie) sono legate alla stima del fabbisogno di fondi per arrivare alla Exit (troppe le possibilità esaustive da elencare qui) e al relativo modello di sostenibilità per il singolo Investitore: serviranno altri compagni di viaggio, se sì, quali?
    – fondi da max 50-100M€ di investimento (in tagli base fino a qualche M€);
    – realtà che gestiscono una decina di M€;
    – Angels con tagli fino a qualche 100mila€.

La dimensione del fondo/del portafoglio dell’investitore può incidere sulla tipologia delle startup cercate, a causa ad es. delle costrizioni sulla Governance (Driving Seats, Drag Along, …) e sui Terms & Conditions Contrattuali dei vari round.
Il Controllo del timone del proprio futuro, se le cose vanno bene, è un tema per sé.

Investire in qualcosa che si capisce, che appassiona

Gli investitori solitamente considerano sano, agire su realtà per cui il network accessibile possa accelerare i giudizi, sia positivi che negativi.
L’accesso a Technical Advisory Experts/Boards e in generale a network che possano dare riscontri, a volte anche in investimenti di tipo MatchMaking.
Si cerca quindi all’interno di specifici Search Fields, di Competenze del Fare o di Mercati.
Casi a parte (non trattati qui) sono:

  • I Corporate Venture Capital, che agiscono su assi di Open Innovation (Adjacent o Disruptive) più “verticali”.
  • Le realtà che hanno business model centrati su concetti di Hoteling, per cui hanno Break-Even con la componente di Real Estate, di affitto e di Servizi.

 


Questa domanda è apparsa originariamente su Quora: Cosa cerchi in una startup prima di investire?


 

Prima di investire in una startup, cosa cerchi?

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