Google, Smart Working e nuove assunzioni: come ripartire dopo la pandemia?
In assenza di spostamenti e di eventi Google ha potuto anche risparmiare oltre un miliardo di dollari che sono stati reinvestiti rapidamente per nuove assunzioni e nuove sedi in tutto il mondo.
Lo Smart Working, soprattutto in quest’anno e mezzo di pandemia ha cambiato radicalmente il modo di lavorare delle persone, portando delle innovazioni incredibili nei modi e nei tempi della produttività.
Lo sa bene Google che in questo periodo ha risparmiato circa 1 miliardo di dollari grazie al lavoro da remoto che ha ridotto notevolmente gli spostamenti e ha bloccato fiere ed eventi annuali.
A fronte di questo il colosso dell’informatica starebbe già pensando a un nuovo modello ibrido per il futuro dei suoi lavoratori con più giorni di lavoro da casa.
Secondo Bloomberg, solo nel primo trimestre del 2021, Googla ha risparmiato oltre 260 milioni di dollari, che ha deciso di reinvestire assumendo moltissimi nuovi lavoratori in ogni parte del mondo. Questo nuove assunzioni però, sono già nata in prospettiva del nuovo modello di lavoro post-Covid, andando a creare forza lavoro anzitutto e una nuova schiera di dipendenti che potranno usufruire già del modello ibrido tra ufficio e lavoro flessibile.
Google, lo Smart Working che cambia il significato del lavoro
Ormai è noto a tutti come durante la pandemia i colossi dell’informatica e dell’e-commerce abbiano aumentato a dismisura i loro guadagni.
In assenza di spostamenti e di eventi, come già detto, Google ha potuto anche risparmiare oltre un miliardo di dollari che sono stati reinvestiti rapidamente per nuove assunzioni e nuove sedi in tutto il mondo.
Per questo la grande G ha ben pensato di continuare ad adottare modalità di lavoro flessibile anche oltre la pandemia, anche se i dipendenti dovrebbero tornare negli uffici già nei prossimi mesi ma con modelli di distribuzione del personale e del lavoro più agili e innovativi.
L’obiettivo nell’immediato futuro è quello di acquistare nuovi edifici ed avere una sede in tutte le più importanti città del mondo, oltre che ampliare l’organico e ripensare i ritmi produttivi in maniera ancora più agile.
La pandemia ha messo le persone e le aziende davanti a nuovi modelli di sviluppo più sostenibili e sempre più digitalizzati. Lo Smart Working è stato un cambiamento epocale che si è radicato nella cultura dei lavoratori in tempi ragionevolmente brevi e che, adesso, è diventata una validissima alternativa ai contesti più “classici”.
Per questo Google, come moltissime altre aziende, vorrebbe continuare a seguire la corrente del cambiamento e scegliere modalità di lavoro ibride che siano in grado di intersecare ufficio e lavoro da remoto in maniera sempre più naturale, con grandi benefici per la produttività e, soprattutto, per il benessere dei lavoratori.
Google, Smart Working e nuove assunzioni: come ripartire dopo la pandemia?