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Giada Susca racconta Galateo LinkedIn, dalle parole ai fatti: il Manifesto

Galateo LinkedIn manifesto

Giada Susca racconta Galateo LinkedIn, dalle parole ai fatti: il Manifesto

Credo ormai la maggior parte delle persone abbia un profilo su LinkedIn, e sia a conoscenza di quanto è importante averne uno. Non perché LinkedIn è il social professionale per eccellenza, e allora devo esserci a tutti i costi. Ma perché è un’ottima occasione per informarsi, instaurare relazioni professionali e coltivare il proprio network in modo sano e profittevole (e non collezionando follower come fossero figurine).

Ma siamo veramente capaci di utilizzare un social network professionale come LinkedIn?

Qualche mese fa qualcuno ha iniziato a chiederselo, condividendo opinioni sui Social che hanno portato all’attivazione di un dibattito. Valentina Marini e Giada Susca, Digital HR Specialist, hanno lanciato una sfida alla rete, offrendo l’occasione, attraverso una survey, di riflettere sull’utilizzo che si stava facendo di LinkedIn.
Il 12 di Dicembre 2017 i dati raccolti si sono trasformati in un Manifesto; un insieme di buone pratiche per essere in grado di valorizzare se stessi, attraverso il social network professionale.
In occasione di questo evento ho intervistato Giada Susca, una delle fondatrici del progetto #GalateoLinkedIn.

GalateoLinkedIn Manifesto: buone pratiche per essere efficaci su LinkedIn


Il progetto #GalateoLinkedIn, nato dalle riflessioni in rete di una community di persone, vede il suo ultimo step di quest’anno nella pubblicazione di un Manifesto: il risultato dei dati raccolti dalle survey, compilate da professionisti di tutta Italia.
Lascio la parola a Giada Susca, che ci farà scoprire qualcosa in più del progetto #GalateoLinkedIn e del Manifesto.


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Intervista a Giada Susca, ideatrice e fondatrice di Galateo LinkedIn

Q. Ciao Giada, è un piacere averti ospite qui su Spremute Digitali. Presentati ai lettori. Chi sei e di cosa ti occupi?

A. Ciao a tutti! Mi chiamo Giada Susca, barese di nascita e romana per adozione e per scelta. Mi occupo di “Gestione Umana delle Risorse” sin dal 2000, anno in cui ho iniziato la mia esperienza professionale in Hewlett Packard.
Da sempre appassionata di tecnologia e social media, oggi in qualità di Digital HR, Founder del progetto #GalateoLinkedIn, esperta di Employer & Personal Branding, Trainer e Formatrice, collaboro con diverse aziende con un focus su innovazione, competenze digitali e sviluppo organizzativo.
Le mie parole d’ordine sono: con, per, insieme. Pensando alla mia professione uso spesso un’immagine metaforica di riferimento per descriverla: le umane risorse come un’orchestra. Sono una cantante e una runner convinta.
Nel caso mi fossi dilungata, posso anche sintetizzare in 6 parole: umane risorse, people first, formazione continua.

Q. Ci siamo conosciute grazie al progetto #GalateoLinkedIn . Raccontaci di questo percorso iniziato a Febbraio 2017 con la socia Valentina Marini. Siete partite con una survey online, poi la pubblicazione del Manifesto. Quali sono le impressioni che avete avuto in questo viaggio, e quali sono stati i risultati ricavati dalle risposte fornite?

A. Posso dirti innanzitutto che è stato un viaggio bellissimo e faticoso (per approfondire leggi qui). In meno di un anno, on top alle nostre attività professionali, abbiamo voluto raccogliere la sfida che la rete ci ha proposto, ovvero quella di scrivere un galateo, una serie di buone pratiche che permettano di utilizzare la piattaforma LinkedIn nel modo più efficace.
Abbiamo voluto restituire al social network professionale per eccellenza la sua dignità, senza salire in cattedra, ma ragionando insieme alla rete, sulle opportunità che da un corretto utilizzo, si possono ricavare.
Con Valentina (l’intervista a Valentina Marini puoi trovarla qui) in questi anni ci siamo prese cura di LinkedIn partecipando attivamente alle conversazioni, scrivendo articoli Pulse, stringendo relazioni basate sull’intelligenza relazionale… E alla fine è arrivato il momento in cui abbiamo “allargato” a tutta la rete questa proposta di “manutenzione e attenzione” della piattaforma.
Ed eccoci qui. Abbiamo coinvolto professionisti e aziende creando una community diversificata per esperienze e competenze.
In questi mesi abbiamo ragionato come fossimo un’azienda, senza esserlo realmente: abbiamo creato i nostri canali (sito, social), abbiamo portato il progetto in tour in 3 città italiane (Roma, Milano, Bologna), abbiamo analizzato più di 2000 contributi ricevuti tra la survey, i tour e le interazioni online, scritto 4 bozze di galateo e, ad oggi, siamo alle prese con l’organizzazione dell’evento di presentazione del manifesto che concluderà quest’anno impegnativo.
Last but not least, mi piace ricordare che questo progetto è no business-no brand, portato avanti a titolo gratuito e volontario, condito da notti insonni, giornate di 24 ore vissute ogni singolo minuto e rinunce alla vita personale.
Q. Sei soddisfatta del risultato? Quali cambiamenti vorresti portasse #GalateoLinkedIn?
A. Mi piacerebbe che #GalateoLinkedIn restituisse valore alla parola “consapevolezza”, e permettesse di riflettere sul concetto che virtuale non è diverso da reale.
Consapevolezza delle parole che si usano e del loro potere, consapevolezza degli impatti che i comportamenti scatenano, consapevolezza di avere una reputazione digitale di cui prendersi cura.
Q. La giornata del 12 di Dicembre in Reale Mutua, il Manifesto.
A. Il 12 Dicembre, con la presentazione del Manifesto, frutto del lavoro di questi mesi incredibili, abbiamo fatto dono alla rete di un prodotto che ha sovvertito le logiche a cui siamo abituati, ovvero che le regole vengono calate dall’alto e non si ha la possibilità di discuterle.
In questo caso, le regole, le buone pratiche, le abbiamo costruite insieme, dando vita ad un progetto che dal basso ha coinvolto un’intera rete di professionisti e aziende: è diventato “per tutti” ed è stato creato “con tutti”.
Chi ha partecipato il 12 Dicembre ha avuto modo di conoscere il Manifesto in anteprima rispetto alla condivisione online ed avere la possibilità di commentarlo insieme a speaker di rilievo che hanno accettato di sedersi nel salotto live che abbiamo organizzato, moderato da Alessandro Donadio.
Q. “Costruiamo un mondo digitale migliore”. Con la pubblicazione del Manifesto, potrà iniziare ad esserlo? LinkedIn riuscirà a diventare uno spazio di lavoro più efficace?
A. Coltivare un mondo digitale migliore era la nostra mission e vision allo stesso tempo.
Ci abbiamo provato anche quando sembrava impossibile. L’abbiamo voluto fortemente infatti questo Manifesto è pubblico e disponibile per tutti in rete, in coerenza con gli obiettivi di trasparenza e condivisione che ispirano da sempre il progetto.
Ci auguriamo che questo possa rappresentare un caso non solo da raccontare, ma che sia alla base di un progetto ancora più grande di educazione civica digitale che stiamo sostenendo e per il quale continueremo a lavorare.
Abbiamo gettato un amo in un mare immenso, con l’unica pretesa di riuscire a stimolare una riflessione più ampia che non si esaurisca con la pubblicazione del Manifesto ma, che da questo parta.
Spero davvero che si riesca a cogliere l’opportunità che uno strumento come LinkedIn può fornire a professionisti e aziende in termini di partnership, formazione, condivisione, opportunità di business e soprattutto di crescita professionale.
Grazie Giada!


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