La creator economy e come sta cambiando il mercato – Parte 4
Il mercato nato dalla Creator Economy ha una concorrenza spietata e tutte le piattaforme tentano di rimanere al passo e superarsi a vicenda.
Nelle puntate precedenti: La solida economia dei pachidermi del web: come Facebook promuove i creators.
Oggi andremo a gaurdare tutti i competitors.
Ed ecco a voi:
La carrellata della creator economy
Il programma di Twitter è quello di raddoppiare utenti e fatturato entro il 2023.
La sua proposta per il prossimo futuro è implementare il Super Follow, dal costo di 4.99 dollari, per avere accesso a contenuti extra e gruppi privati, o semplicemente poter visualizzare Tweet privati.
In quest’ottica si inseriscono anche Tip Jar, e Scroll, un servizio che rimuove gli annunci pubblicitari.
Youtube
Youtube è un caso strano, perché ai tempi fu il pioniere della monetizzazione online e dei contenuti.
Questo sistema si basava sui contenuti pubblicitari e sulle visualizzazioni dei video. Ebbe un crollo drastico con uno scandalo che coinvolse molti grandi content creators ritenuti inappropriati e scandalosi.
A pagarne il prezzo furono solo i piccoli canali. Ad oggi sta tentando di rientrare nella creator economy con eventi in commistione online e in presenza e tentando di venire incontro alle esigenze degli artisti.
Ha aggiunto una modalità creator e delle funzionalità ai profili.
Plain and fair.
Clubhouse
Ha aggiunto un metodo di monetizzazione per aiutare i Creators e favorire le transizioni nei loro confronti.
Spotify
Sta valutando l’inlcusione di podcast come contenuto a pagamento negli USA ma non è ancora chiaro se questo format prenderà piede
Apple
Infine, sta implementando un sistema ibrido tra il gratuito, il freemium e il totalmetne a pagamento per aiutare i creators nella loro monetizzazione.
E ci rivediamo per tirare nella parte finale.
La creator economy e come sta cambiando il mercato – Parte 4