Startup & Entrepreneurship

Gli step per creare un piano di marketing per la tua startup

piano di marketing per startup

Il piano di marketing è lo strumento per startup (e non solo) che definisce obiettivi e strategie per andare lontano e crescere velocemente.

Spesso professionisti e organizzazioni hanno una visione chiara di quali attività di marketing implementare e quali canali attivare. Altri invece saltano dei passaggi fondamentali, non curandosi che un’attività di marketing efficace richiede una strategia; e la strategia richiede non solo il sapere cosa vuoi fare, ma capire il perché. Prima di lanciare campagne o esternalizzare le tue iniziative di marketing, è importante capire quali sono i tuoi obiettivi e le tue sfide, perché altrimenti potresti perdere tempo e denaro in azioni e strategie che non ti aiuteranno mai a raggiungere davvero i tuoi traguardi. È qui che entra in gioco il piano di marketing: strumento per startup (e non solo) che definisce obiettivi e strategie.
Lo scopo di un piano di marketing infatti – in qualsiasi forma tu decida di crearlo – è quello di orientare le tue attività strategiche nella direzione giusta per raggiungere i tuoi obiettivi nel tempo.
In un mondo in cui la stragrande maggioranza delle startup fallisce, curare il piano di marketing è davvero importante. Vediamo come funziona.

Gli step per creare un piano di marketing per la tua startup

Step 1: Definisci il tuo obiettivo

Il tuo obiettivo non deve esplicitare dove vorresti essere tra cinque anni, ma esprimere ciò che desideri ottenere con i tuoi sforzi di marketing a breve e a lungo termine. Definire il tuo obiettivo significa delineare il funnel di marketing, capire dove ti trovi adesso e cosa devi fare per raggiungere la fine del percorso.
Ogni potenziale cliente dovrà passare attraverso gli stadi del funnel:

  • dall’essere consapevole dell’esistenza del tuo brand (awareness);
  • all’essere edotto riguardo alla tua attività (education);
  • dal prendere in considerazione la tua value proposition (consideration);
  • fino alla vera e propria conversione (conversion).

Quindi se hai appena lanciato una nuova attività e nessuno ne è a conoscenza, sebbene il tuo obiettivo finale sarà ovviamente quello di convertire, dovrai necessariamente affrontare per prima la parte superiore del funnel lavorando sulla consapevolezza. Sceglierai quindi canali ed attività in grado di massimizzare il tuo raggio d’azione e raggiungere il tuo cliente target; i tuoi KPI principali si concentreranno su impression, copertura e frequenza. Solo dopo potrai dare attenzione alle conversioni.
Pensaci: se nessuno ti conosce, come si può scegliere di acquistare da te? Se nessuno sa cosa rappresenti perché si dovrebbe comprare il tuo prodotto o servizio? Una volta raggiunto un certo livello di awareness, puoi spostare il focus principale delle tue attività verso la parte bassa del funnel e indirizzarlo alle vendite.
A seconda dello stadio in cui si trova la tua attività, le tue sfide di funnel marketing potrebbero essere diverse. È importante capire quali sono, per essere sicuri di fare la cosa giusta per la tua azienda.

Step 2: Comprendere la tua target audience

Nel marketing potrebbe non esserci nulla di più potente di comprendere quali sono le abitudini quotidiane della tua audience.
Pensa a questo: se vendi un prodotto per mamme lavoratrici indaffarate, sei consapevole del fatto che le loro mattine sono dedicate a preparare i bambini per la scuola e a raggiungere l’ufficio per iniziare l’attività lavorativa. Ma sai anche che durante il pranzo le mamme lavoratrici hanno dei tempi di inattività in cui possono fare scroll del proprio telefono. Non credi che quello sia proprio il momento ideale per postare i tuoi contenuti?
Chiaramente, sapere dove la tua target audience trascorre la giornata, capire quali sono le sue attività, come si serve dei media e come potrebbe ritrovarsi a cercare il tuo prodotto o servizio, è estremamente prezioso per assicurarti che le tue comunicazioni siano mirate e pertinenti.
Se non conosci affatto il tuo pubblico, è tempo di fermarti: prima di sprecare un altro centesimo o minuto del tuo tempo, cerca di disegnare la persona tipo a cui ti vuoi rivolgere pensando alla sua età, alla sua professione, agli interessi…
In mancanza di questo passaggio, potresti finire per riversare tutti i tuoi sforzi di marketing in campagne che non raggiungeranno mai le persone che hanno maggiori probabilità di diventare i tuoi effettivi clienti.


Leggi anche Come si fa un piano di marketing?


Step 3: Scegli i tuoi canali

Se hai fatto un buon lavoro durante i primi due step, scegliere i canali di comunicazione giusti, dovrebbe essere abbastanza semplice.
Ogni canale ha i suoi pro e contro, e ognuno richiede una diversa serie di strategie, quindi la chiave è giocare sui tuoi punti di forza, scegliere le tue battaglie e investire solo in quelle che ti daranno i risultati che desideri.
Ad esempio, anche se presidiare tutte le piattaforme di social media potrebbe essere utile per la SEO, chiediti se riesci davvero a gestirle e fino a dove ti vuoi spingere. Questa considerazione ti aiuterà a capire quanta attenzione dovresti attribuire ad ogni canale.
I social media sono il canale di comunicazione più ovvio per la maggior parte delle aziende, ma tieni presente che ogni piattaforma ha uno scopo diverso. Ad esempio, se sei un’azienda di moda, Instagram è probabilmente il punto di partenza ideale; mentre d’altra parte, se vendi software B2B, potrebbe semplicemente essere una perdita di tempo e fatica, risorse che sarebbe meglio investire su LinkedIn per sviluppare la tua leadership di pensiero.
D’altra parte, solo perché i social media sono relativamente economici e facili da configurare, non significa che siano la migliore o l’unica risposta per la tua attività. A seconda del tuo prodotto o servizio, partecipare o organizzare eventi di settore, gestire le pubbliche relazioni… Può essere molto più proficuo per connetterti con il tuo mercato.
Non è facile come pubblicare annunci sui social media, ma il punto è questo: se nessuno sta cercando di acquistare il tuo tipo di prodotto o servizio su Facebook, qual è il senso di puntare ai social?

Step 4: impostare i KPI ed i tool per la misurazione

Come fai a sapere se le tue attività di marketing stanno avendo successo? Misurale. I Key Performance Indicator (KPI) sono parametri di riferimento che ti diranno se i tuoi sforzi di marketing si stanno avvicinando o meno al tuo obiettivo.
Esistono tantissimi strumenti che possono aiutarti a misurare i risultati, ma l’importante è capire veramente cosa dicono le tue analisi e se i numeri che vedi si traducono in valore per la tua attività.
Non lasciarti ammaliare dalle vanity metrics, che in realtà non hanno un preciso scopo. Davvero, non è così importante sapere quante persone hanno messo un like alla tua pagina Facebook oggi!
Certo, è fantastico avere fan, ma considerando come funziona Facebook attualmente, non serve davvero a nulla.
Ora che hai letto questo post, dovresti avere una chiara visione di quali sono i passaggi principali per creare il tuo piano di marketing per la tua startup. Certo, compiere ognuno di questi step è comunque in sé per sé una sfida, ma senz’altro ricca di soddisfazioni!

Credit: Marielle Reussink

Fonte: medium.com

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