Cos’è il Metaverso, e che nesso c’è col marketing?
Il metaverso è uno territorio creativo, comunicativo e relazionale ancora vergine in cui val la pena investire tempo e risorse prima che sia appannaggio dei primi colonizzatori. Insomma, è meglio esserci già oggi, piuttosto che ritrovarsi esclusi un domani.
Cos’è il Metaverso? Letteralmente un universo oltre i confini della realtà attualmente conosciuta, il Metaverso non è solo una parola chiave tra i trend di Google dell’ultimo anno, ma è un termine nuovo che fu coniato nel 1992 da Neal Stephenson.
Nel suo romanzo post cyberpunk “Snow Crash”, Stephenson parlava del Metaverso come una realtà virtuale 3D, integrata con il mondo fisico, in cui le persone si muovevano come avatar, ovvero i se stessi digitali.
Sembra un film di fantascienza, eppure tra circa 15 anni una rete di mondi virtuali interconnessi potrebbe essere una realtà tangibile e ognuno di noi potrà sperimentare esperienze indossando visori speciali e guanti aptici per interagire con altri utenti, acquistare oggetti e svolgere attività varie.
Matthew Ball ha dato una definizione completa e chiara di cos’è il Metaverso:
“Il Metaverso è una rete perdurante di mondi 3D che si espande in tempo reale, che restituisce un senso d’identità continuo nel tempo, in cui gli oggetti permangono e che tiene memoria delle transazioni effettuate in passato. Un numero di utenti illimitato, ognuno con il proprio senso di presenza fisica, ne può fare esperienza sincronicamente.”
Cos’è il Metaverso: caratteristiche chiave
Il Metaverso è in un certo senso da considerare come l’evoluzione futura di internet, con ambienti virtuali all’interno dei quali sarà possibile fare diverse esperienze. La mixed reality, o realtà mista, sta andando mainstream per i consumatori e le aziende attualmente, ed è una miscela di mondi fisici e digitali.
Offre delle interazioni istintive con alcuni spazi e gli altri utenti attraverso una serie di dispositivi portatili.
Esperienze di realtà mista possono essere possibili anche sui social media e il termine è stato introdotto in una carta del 1994 di Paul Milgram e Fumio Kishino che esplorava il concetto di un continuum di virtualità e la tassonomia delle visualizzazioni visive.
Il 3D Modelling aiuta a integrare le tecnologie 3D nel processo di sviluppo dei prodotti, incorporando asset digitali e risorse 3D in una soluzione end-to-end. La creazione di modelli 3D di oggetti può aiutare a dare un’anteprima di un acquisto o aiutare a pianificare un’attività.
Come esiste l’Intelligenza Artificiale esistono anche gli oggetti intelligenti che ormai fanno parte della nostra quotidianità. La IoT, Internet of Things, è l’estensione del web al mondo degli oggetti e luoghi concreti che assumono un’identità digitale per poter comunicare con altri oggetti nella rete e fornire un servizio all’utente.
Tutto questo fa parte del Metaverso, insieme alla criptovalute che funzionano da strumenti di scambio economico su tecnologia Blockchain, che raccoglie il registro delle varie transazioni effettuate online.
Marketing nel Metaverso Vs marketing tradizionale
“Il Metaverso è la più grande tecnologia emergente che porta l’esperienza dei consumatori a un livello completamente nuovo”, ha detto Andy Hood, Vice President, WPP.
Le aziende utilizzano il Metaverso per fare marketing ormai già da qualche tempo. Per esempio, Gucci ha realizzato diverse brand activation per capire come connettersi con la Gen Z e, nel 2021, ha lanciato una versione “metaverso” del Gucci Garden su Roblox attirando quasi 20 milioni di visitatori in due settimane.
Si trattava di uno spazio virtuale interattivo in cui gli avatar dei consumatori potevano esplorare opere digitali.
Per un’azienda oggi far parte del Metaverso è importante per aumentare l’awareness del proprio pubblico e posizionare il proprio brand aumentando la fedeltà dei clienti e stimolando l’innovazione.
Nike sta testando NFT unici con la Nike Cryptokicks, ovvero un modello virtuale delle sneaker Nike Dunk progettata dallo studio RTFKT. Coca-Cola ha lanciato i suoi primi oggetti virtuali da collezione nel luglio 2021 con un’asta di tre giorni e, di recente, ha lanciato una campagna con la provocazione “Che sapore hanno i pixel?”, con un’immagine della variante Zero Sugai Byte della bevanda nata proprio nel Metaverso, ma destinata al mercato.
Cos’è il Metaverso: come fare marketing e con cosa
In brevissimo tempo le persone inizieranno a comprare abiti, accessori ed esperienze multimediale nel Metaverso e le aziende devono sfruttare questa novità come un’opportunità reale di guadagno e di successo.
Gli NFT (Non Fungible Tokens) sono degli asset crittografici digitali registrati e trasferiti su blockchain che, con l’avvento del Metaverso, avranno un ruolo molto importante per il marketing.
Le aziende possono reclamare una proprietà immobiliare virtuale per pianificare e organizzare la propria attività e la vendita dei propri prodotti nel Metaverso, dove è possibile anche il commercio di prodotti digitali che i vari avatar dei clienti selezioneranno e acquisteranno.
Da qualche tempo sul web si vedono video di soluzioni di marketing tradizionale contaminato dal mondo virtuale come dinosauri che sembrano uscire da un maxischermo in centro città o altri effetti visivi che catturano l’attenzione dei passanti grazie alle nuove tecnologie.
Cartelloni pubblicitari animati o loghi dei vari brand su edifici che grazie al Metaverso creano un tipo di pubblicità nuova e scenografica che sarò il futuro del marketing.
Cos’è il Metaverso, e che nesso c’è col marketing?