Cosa fare per creare una startup? Quali passi seguire?
Cosa fare per creare una startup? Quali passi seguire?
Risposta di Nicola Catena, CEO presso Square, su Quora
Cosa fare per creare una startup? Da dove iniziare? Sicuramente non è la cosa più facile del mondo. Quello che tutti pensano di avere, è l’idea da realizzare; ma siamo sicuri sia quella giusta? E pensi veramente di riuscire a reggere gli alti e i bassi, che una vita da imprenditore può riservarti e di conoscere l’intero ecosistema startup, un bel po’ più che bene?
Creare una startup, non vuol dire solo pensare di avere l’idea del secolo, esserne convinti e fare di tutto per validarla. E non la si crea nemmeno se si ha costante paura del fallimento. Infatti avere a che fare con la creazione di una startup, è difficile dal punto di vista:
- Psicologico: Domande come: “E se mi sbagliassi? E se la mia idea fosse tutto fumo e niente arrosto?” ti tormentano giorno e notte. Non ci sono mai risposte facili, non c’è qualcuno che può fare le cose al posto tuo, non c’è il minimo di certezza nel futuro. Dover trovare investitori e coinvolgere altre persone, presentare il frutto del tuo lavoro di mesi, in 5 minuti richiede umiltà e pazienza.
- Manageriale: Puoi leggere tonnellate di libri con recensioni del tipo “leggete questo prima dei vostri concorrenti”, “Il libro consigliato da Elon Musk”, “svelato il segreto di questo o di quello”, ma nessuno è veramente d’aiuto, perché non si smette mai di imparare. E non si può solo leggere, si deve anche fare.
Molti sostengono che l’idea non sia la cosa importante, ma il timing e l’execution, ovvero quando entri nel mercato e come ti comporti in esso. Altri invece sono fan dell’idea. Ma un’idea se non è pensata per risolvere dei problemi o una qualche esigenza sul mercato, se non avrà risposta dagli users, non decollerà mai.
Per questo motivo occorre avere determinazione da vendere e sempre ben chiari gli obiettivi e le personas a cui vogliamo rivolgerci.
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Ora, passiamo alle fasi.
Cosa fare per creare una startup: le fasi da seguire. Pre-seed.
Fase 1: Sondare il territorio.
- Hai un’idea?
Parlane con quante più persone conosci, ma anche che non conosci. Viaggi per lavoro? Che tu sia in treno o in aereo, fai vedere il pitch a chi ti siede accanto e fatti riempire di domande e curiosità. Solo con i feedback di altre persone riuscirai a capire se il percorso intrapreso è quello giusto.
- Cosa sei?
In questo caso bisogna fare un’analogia con due termini che non hanno a che fare con il mondo startup, ma servono bene a rendere l’idea. Sei un antidolorifico o una vitamina?
Con antidolorifico intendiamo un qualcosa che risolve problemi alle persone, e queste ultime sono disposte a pagarti per averlo. Che sia un problema di “riduzione dei costi” o “aumento delle vendite”, sei un antidolorifico.
Una vitamina si rivolge alle persone che non hanno un vero e proprio problema, ma le offri un qualcosa che non c’è e che desiderano.
- C’è già qualcun altro che serve il tuo mercato?
Il tuo servizio è già offerto da qualcuno? Se si, puoi farlo meglio di lui? La tua innovazione è qualcosa di effettivamente percepibile dal cliente finale? C’è qualche barriera all’entrata? Perché nessun altro lo ha ancora fatto? Ci ha già provato qualcuno e ha fallito?
Queste sono domande necessarie da porsi, quando decidi di creare una startup. Avere un quadro dell’ambiente che circonda te e il tuo prodotto o servizio, è necessario per evitare spreco di soldi ed energie inutili.
Fase 2: il Team
- Chi è con te nel progetto? Solo tu? Non basta.
Fare una startup da soli è semplicemente impossibile. All’occhio dei media, solo CEO appaiono come gli Ercole che da soli hanno fatto tutto. Vedi Steve Jobs, Elon Musk, Jack Ma, Jeff Bezos, Mark Zuckemberg… Loro sono senz’altro persone di talento, capacissime di imprimere una vision. Ma Steve Jobs senza Steve Wozniack non sarebbe andato lontano.
Ti serve un Team. Bene, chi scegli? Devi fare recruiting. 3/4 persone con competenze diverse, di talento e coinvolte tanto quanto te, in ciò che farai. Loro sono il cuore da dove parte tutto il resto del corpo. Se la tua startup è molto innovativa, ti serve un CTO come co-founder. E trovalo bravo.
Fase 3: Le scartoffie
- Passa da “Non sarebbe figo se…” a “Lo facciamo così”.
Una volta che hai costituito il team, butta giù un Business Model Canvas (qui puoi trovare un video molto utile che può aiutarti) dove dimostri la sostenibilità del tuo business model. Dopo aver prodotto il Canvas, l’idea inizia a cambiare e a prendere forma. Passi da ipotesi di fare, a fare qualcosa.
Trova la tua Value Proposition, il tuo Costumer segment, non solo facendo ipotesi, ma andando a vedere qualche dato con il tuo team. Analisi e concretezza.
Fase 4: Denaro
Preparati. Con i co-founder dovrai mettere qualcosa nell’azienda, raccogliere soldi e dare un minimo di energia al tuo prodotto. Iniziate a sperimentare e testare qualcosa insieme. Gli amici e i familiari potrebbero essere la prima fonte di finanziamento, da lì si va avanti.
Cosa fare per creare una startup: le fasi da seguire. Seed.
Fase 5. Seed
Costituisci una società – una s.r.l. , lascia perdere le s.r.l.s. Prepara una presentazione e un business plan, vai a competere per rientrare in spazi di cooworking, incubatori o accelleratori. Una volta dentro, con il team continua la sperimentazione ed il test del prodotto e avvia il primo round investment, detto Round Seed.
Fase 6. Minimum viable product
Ottenuto l’investimento, dovrai produrre un prodotto/servizio di qualità; anche se non perfetto, dovrà essere comunque sufficiente per essere utilizzato dagli Early Adopters. Il tuo prodotto/servizio in questa fase acquisisce il nome di Minimum Viable Product (MVP), ed è ciò che precede la fase di lancio sul mercato e la fase Beta.
Fase 7. Startup
Lanciato l’MVP sul mercato, arriva la fase più importante: l’ascolto di chi sta utilizzando il prodotto/servizio. Saranno queste persone a rilasciare feedback preziosissimi per continuare verso la direzione giusta. Dopo aver validato l’idea, la prima forma che il tuo servizio assumerà sarà quello di una Beta, che dovrà avere caratteristiche di essenzialità simili a quelle dell’MVP, ma più concrete.
Dopodiché continua a tracciare dati ed opinioni, misura tutto ciò che è opportuno misurare, soprattutto come instaurare un rapporto con i tuoi utenti. Ora non ti resta che andare in Round A di investimento per coprire il Burn-in period di cash. Ricorda che una startup senza soldi non va da nessuna parte.
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Ora c’è il bivio: una volta raggiunto il Product/market fit dovrai porti due domande:
- Il tuo prodotto/servizio è idoneo al mercato?
- Il tuo prodotto/servizio risponde a criteri di economicità?
- Se Si: La tua startup andrà in Scale up con un round B di investimento.
- Se “più o meno”: Si va in fase di Pivot. Prendi quanto imparato ed utilizzalo; dai una sterzata al timone e cambia direzione verso gli obiettivi giusti.
- Se TOTALMENTE NO. Vai in Exit. Vendi se possibile, oppure liquida l’azienda. Non ha senso sprecare soldi di altri.
Questa domanda è apparsa originariamente su Quora: Quali sono i passi da seguire per creare una startup?
Cosa fare per creare una startup? Quali passi seguire?