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Twitter Community, l’azienda sta testando grandi novità per gli utenti

Redazione Spremute Digitali Pubblicato: 9 Settembre 2021

Twitter Community

Twitter ha lanciato un test globale di uno strumento chiamato Community; una funzionalità simile ai gruppi di Facebook, che offre agli utenti un modo per twittare a persone con interessi simili.

In un post sul blog, l’azienda ha affermato che alcuni utenti possono creare community e ne verranno aggiunti altri nei prossimi mesi. La società non ha rivelato il numero di utenti nel test, ma qualsiasi utente può partecipare a un gruppo se invitato.

Le community sono visibili pubblicamente, anche se in questa fase le persone devono essere invitate a partecipare da un moderatore o da un altro membro.

Il celebre social media ha implementato negli ultimi mesi una serie di nuove funzionalità; tra queste ricordiamo “superfollow” basati su abbonamento e chat room audio dal vivo, con l’obiettivo di ribaltare anni di stagnazione aziendale.

Diciamo che Twitter sta “prendendo ispirazione” da quelle che sono le caratteristiche della concorrenza, per uniformarsi sempre di più ad essa.

Twitter Community, come funziona il nuovo aggiornamento?

Il più grande rivale di Twitter è Facebook che ha promosso i suoi gruppi, privati ​​o pubblici, come priorità strategica già dal 2017. Ma i gruppi di Facebook sono stati utilizzati anche per diffondere disinformazione politica e sanitaria e organizzare attività estremiste; inducendo l’azienda ad annunciare modifiche alle tipologie di Gruppi già dai prossimi mesi.

Twitter ha affermato che adatterà le sue regole e le azioni di applicazione per mantenere le persone al sicuro nelle comunità; incluso lo sviluppo di modi per identificare in modo proattivo i gruppi che potrebbero essere “problematici”.

Per questo gli utenti agiranno come moderatori della community, stabilendo e applicando gli standard per i loro gruppi. Durante il test, l’azienda sta approvando i moderatori e lavorerà a stretto contatto con loro.

Un portavoce di Twitter ha affermato che la società ha svolto ricerche e consultato esperti nell’ultimo anno “per capire meglio come le comunità possono essere utilizzate e abusate”. Tutto questo potrebbe portare anche la concorrenza a rivedere il proprio concetto di Community e, se tutto andrà secondo i piani, a liberare la rete da gruppi e contenuti nocivi.