New Ways of Working
Gli annunci per i lavori più vicini all’universo digitale si stanno riprendendo da un forte calo dovuto alla pandemia; tuttavia sono ancora in ritardo rispetto ai post per i lavori “convenzionali”, per far ripartire la filiera produttiva.
La pandemia ha colpito duramente tutti i settori; ma alcuni posti di lavoro, precedentemente destinati a crescere, hanno perso molto terreno con il ridimensionamento delle aziende.
Il fatto che i lavori del futuro si stiano finalmente riprendendo, anche se più lentamente del previsto, è un buon segno; non resta che sperare che l’economia possa essere pronta a guardare oltre l’emergenza sanitaria.
Secondo le statistiche del Jobs of the Future di Cognizant, sembra che ci sia un generale miglioramento riguardo occupazioni e posti di lavoro. L’indice ha toccato 1,78 nel secondo trimestre del 2021, in aumento rispetto a 1,57 nel primo trimestre.
In sintesi c’è stato un aumento di 85.200 offerte di lavoro, un aumento del 13% rispetto al trimestre precedente. Su base annua siamo al 22,3% dal secondo trimestre del 2020, il periodo di tempo in cui la perdita di posti di lavoro causata dalla pandemia era al suo massimo.
In particolare, tutte e otto le categorie familiari di lavori del futuro, dall’ambiente alla cultura del lavoro, hanno registrato aumenti nel secondo trimestre per la prima volta dall’inizio della pandemia.
La situazione sta lentamente “tornando alla normalità”, ma forse non è ancora abbastanza. A fronte di questi numeri appare evidente che i posti di lavoro del futuro sono ancora sotto tutti gli altri perché c’è stato un enorme cambiamento nell’economia in generale. Le cose si stanno normalizzando e adattando ma il processo di cambiamento è ancora lungo e tortuoso.
Al momento, ad ottenere i numeri più promettenti è il settore dei servizi legali e finanziari e quelli legati all’ambiente; questo fa presagire che le aziende sono “pronte a mettere ordine nei propri affari” non appena sarà finita la pandemia. Oltretutto è anche un chiaro segno di come le imprese siano coinvolte nella ricerca di energie alternative legate alla resilienza (e crisi management) e al cambiamento climatico.
Altro settore che, ovviamente, ha registrato un aumento vertiginoso dei posti ti lavoro è quello della medicina in tutte le sue forme; dalla psicologia, alla pneumologia e via dicendo. Questo è sintomo di maggiori investimenti in questi campi che, chiaramente, sono diventati ancora più importanti a fronte di una crisi sanitaria così importante e inaspettata.
I cambiamenti sono già in atto da tempo; serve tempo per metabolizzarli e renderli di uso comune ma, alla fine, il lavoro del futuro è già qui, bisogna solo prenderne atto e rimboccarsi le maniche in tal senso.