Startup & Entrepreneurship

Startup innovativa: la guida definitiva per il 2022

Edoardo Marcis Pubblicato: 27 Aprile 2022

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Spesso si tende a pensare che le maggiori difficoltà legate al lancio di una startup innovativa si trovino nella fase d’ideazione e di validazione del prodotto o servizio, tuttavia è bene tenere a mente che il gioco vero, e le difficoltà, iniziano nella fase successiva, quando arriva il momento di costituire la società.

Informazioni troppo spesso confuse, costi elevati e burocrazia italiana troppo complessa e per nulla in grado di facilitare l’imprenditorialità sono spesso la causa della morte sul nascere di numerosi progetti di startup italiane. 

In questa guida, vi voglio mostrare quali sono i requisiti necessari, gli step burocratici e i benefici per le startup innovative in Italia.

Cos’è una startup innovativa?

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Qual è la definizione di Startup Innovativa? Cosa la differenzia da una startup?

Innovazione, scalabilità e replicabilità sono le tre caratteristiche chiave che differenziano una startup da un’impresa normale. 

Realtà caratterizzate da questi requisiti, seppure ad alto potenziale di fallimento, risultano strategiche anche nei piani di crescita economica di un paese. Seguendo la tradizione americana, anche i paesi Europei, nel corso degli anni, hanno delineato un quadro normativo favorevole agli imprenditori che vogliono avviare una startup.

Sebbene l’Italia non si possa annoverare tra i Paesi che hanno politiche e burocrazia particolarmente startup-friendly, il “Decreto Crescita bis” (DL. 179/2012) ha introdotto alcune agevolazioni per favorire questa particolare tipologia d’imprese nelle diverse fasi del loro ciclo di vita. 

Il MISE (Ministero dello Sviluppo Economico) definisce la startup innovativa

un’impresa giovane, ad alto contenuto tecnologico, con forti potenzialità di crescita e rappresenta per questo uno dei punti chiave della politica industriale italiana.

I requisiti per essere una startup innovativa

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Startup innovativa: quali i requisiti.

Per accedere ai benefici riservati alle startup innovative è necessario che le imprese rispettino alcune caratteristiche. Prima di tutto è importante chiarire che una startup, per essere considerata dal fisco italiano una “startup innovativa”, deve rispettare requisiti oggettivi e soggettivi.

I requisiti oggettivi devono essere rispettati tutti contemporaneamente, mentre per quanto riguarda i requisiti soggettivi, è importante che l’impresa ne rispetti almeno uno su tre. Vediamoli insieme in dettaglio.

Requisiti oggettivi

Requisiti soggettivi 

Agevolazioni per le statup innovative

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Le agevolazioni per startup innovative sono opportunità da cogliere.

Prima di procedere con la panoramica delle agevolazioni dedicate alle startup innovative, è importante sottolineare che lo status di startup innovativa viene rinnovato annualmente, al mantenimento dei requisiti, per un massimo di 5 anni. 

Trascorsi i quali, o persi i requisiti, l’azienda non sarà più iscritta alla sezione Speciale delle Imprese, ma passerà a PMI Innovativa oppure a impresa ordinaria.

Le agevolazioni, previste inizialmente nel 2012, sono state aggiornate nel 2020 grazie al “Decreto Rilancio” (DL 34/2020) e prevedono:

(tali incentivi sono validi se l’investimento ha una durata pari ad almeno 3 anni);

Oltre a quanto sopra menzionato, in seguito alle restrizioni causate dal COVID-19, il legislatore ha previsto agevolazioni addizionali per le startup innovative quali:

Startup innovative in numeri

Secondo il Report con dati strutturali – Startup innovative – 4° trimestre 2021, redatto dal MISE, il numero di aziende iscritte alla sezione speciale del Registro delle Imprese a fine 2021 è di 14.077. Il settore trainante (oltre il 75% dellle startup innovative) è quello dei servizi alle imprese, a cui seguono la consulenza informatica (circa il 38%), il manifatturiero (16% circa) e il commercio (3%).

Inoltre, circa il 13,2% delle compagini sociali sono a carattere prevalentemente femminile (a tal proposito per approfondire leggi come funzionano i finanziamenti agevolati e i contributi a fondo perduto per l’imprenditoria femminile) e il 18,8% rappresentate da una maggioranza di giovani under 35. Le compagini a prevalenza straniera sono invece circa il 3,5%.

Rispetto alla localizzazione geografica, il podio regionale è formato da Lombardia (26,5%), Lazio (12,1%) e Campania (9,1%). Le regioni fanalino di coda della classifica sono il Molise e la Valle d’Aosta.

Una considerazione finale

Nonostante il contesto normativo favorevole rispetto a quello delle imprese tradizionali, nel corso del 2021 sono arrivate anche le brutte notizie.

Infatti, se prima era possibile costituire una startup innovativa grazie a una procedura online semplificata (per saperne di più leggi l’esperienza di Claudia Vitale sulla costituzione senza notaio), dal 2022 la legislazione italiana ha fatto un passo indietro inserendo nuovamente l’obbligo della costituzione davanti a un notaio, con un conseguente aumento dei costi.

Poiché il contesto normativo riguardante le startup innovative in Italia è in continuo aggiornamento, ti consiglio di seguirci per rimanere sempre informato, iscrivendoti alla nostra newsletter.