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Google, il cambiamento climatico è una priorità per l’azienda

Redazione Spremute Digitali Pubblicato: 15 Ottobre 2021

google cambiamento climatico

Il cambiamento climatico è diventato una parte centrale dell’esperienza di Google. Il colosso del web, infatti, ha presentato una suite di prodotti con funzionalità “green” per consentire agli utenti di fare scelte sostenibili.

Tra questi ci sono informazioni sul percorso più ecologico su Google Maps; la traccia delle emissioni di carbonio per i voli a basso impatto; badge indicativi per eco-hotel; info per auto ibride o elettriche; alternative sostenibili alle “classiche” fonti di energia e molto altro ancora.

Con queste idee, Google punta a dimostrare il proprio impegno nella lotta ai cambiamenti climatici, diventando una delle società più sensibili sull’argomento.

Ovviamente non è solo bontà d’animo, ma l’azienda vorrebbe diventare uno degli attori privati più responsabili riguardo i cambiamenti climatici; un tema che, chiaramente, sta sconvolgendo l’economia globale dal profondo e al quale bisogna trovare risposte immediate.

Google la lotta al cambiamento climatico e la crescita economica

Oltretutto l’azienda ha promesso anche di diventare carbon free entro il 2030; mettendo in campo una serie di profondi cambiamenti che stravolgerebbero (in meglio) l’intera filiera produttiva. 

Tuttavia, bisogna sempre ricordare che il fattore economico (nonostante tutto) è ancora quello predominante e l’azienda ha ancora bisogno di fonti energetiche importanti per svolgere tutte le sue attività. Per questo i piani del colosso vanno un po’ a rilento, nella speranza di riuscire a riconvertire le sue operazioni all’insegna della sostenibilità quanto prima.

 Ci sono elenchi di società che rappresentano i peggiori inquinatori del mondo; ci sono, però, anche elenchi di attivisti per il cambiamento climatico che stanno facendo la propria parte in questo processo di cambiamento. Bisogna solo capire da che parte starà Google nei prossimi anni e se davvero intende mantenere le promesse.

La strada da fare è ancora tanta ma se le aziende della portata della grande G inizieranno a fare la differenza, forse la cosa potrebbe davvero realizzarsi prima che sia troppo tardi.