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Google, dagli APK agli AAB, cosa cambia per gli utenti Android?

Redazione Spremute Digitali Pubblicato: 30 Giugno 2021

google AAB

Il formato Android App Bundle (AAB) è stato lanciato nel maggio del 2018 per giochi e applicazioni del Google Play Store. L’azienda, però, ha recentemente comunicato a tutti gli sviluppatori che l’AAB diventerà obbligatorio per le nuove App a partire da agosto prossimo. Il sistema operativo di casa Google, quindi, si prepara a dire addio per sempre ai pacchetti APK. Il vecchio APK è diventato famoso con Android stesso, dato che è stato usato sin dalla nascita dell’OS della grande G. Questi pacchetti dovevano includere, ovviamente, il codice dell’applicazione e tutte le risorse necessarie per il suo funzionamento che possono variare a seconda dei dispositivi. Ovviamente il peso e le dimensioni di questi file possono cambiare a seconda del loro contenuto e via dicendo.

Per questo Android ha deciso di “migrare” verso gli AAB. Questa nuova tipologia di pacchetti sono ottimizzati per diversi dispositivi e possono essere fino al 15% più leggeri rispetto ai classici APK. Eventuali funzioni facoltative possono essere aggiunte tramite la Play Asset Delivery, che ha lo scopo di scaricare le risorse associate.

Dagli APK agli AAB, novità in casa Google 

Google ci tiene a specificare che l’utilizzo di questo nuovo formato sarà obbligatorio da agosto 2021; per cui tutte le App caricate sul Google Play Store da quella data in poi dovranno necessariamente essere in Android App Bundle.

Ovviamente per le applicazioni già presenti sullo store digitale non cambierà nulla e potranno essere regolarmente scaricate e installate.

L’obiettivo dell’azienda è quello di garantire sempre più sicurezza ed efficienza al suo negozio digitale; per questo scegliendo un formato più leggero e si potrà garantire un servizio migliore ai milioni di utenti che ogni giorno scelgono Android.

Al momento non ci sono ancora indicazioni per le App che vengono caricate direttamente sulla memory card del telefono; per gli utenti che scelgono questo metodo, comunque, non dovrebbero esserci cambiamenti al riguardo.