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Energia nucleare, l’unica alternativa valida per colonizzare lo spazio

Redazione Spremute Digitali Pubblicato: 16 Luglio 2021

Energia nucleare spazio

La conquista del Pianeta Rosso potrebbe rendere necessarie nuove tecnologie che, al momento, non sono ancora disponibili.

La NASA e l’ESA stanno già progettando l’arrivo dell’uomo su Marte; anche la Cina sta spingendo al riguardo ma quello che manca è “qualcosa” che possa accelerare i tempi del viaggio.

Così mentre i rover americani e cinesi continuano a passeggiare sul pianeta, l’arrivo dell’uomo potrebbe non essere una cosa così immediata e anzi, potrebbe essere una nuova sfida per tutto il genere umano.

Andare fisicamente su Marte non è un’impresa impossibile; farlo in maniera “rapida” è una storia diversa. Questo perché le attuali tecnologie di propulsioni non sono così efficienti come sembrano: i motori a combustibili hanno una buona spinta ma sono poco funzionali; quelli elettrici sono energeticamente migliori ma in quanto a potenza lasciano (ancora) a desiderare. Per questo gli scienziati sono a lavoro sull’idea che la propulsione del futuro debba essere necessariamente nucleare.

I viaggi nello spazio ripartono dal nucleare

Tra le mille idee messe sul piatto dalle varie agenzie, quella di sviluppare un motore nucleare sembra la migliore oltre che l’unica che potrebbe abbattere le tempistiche del viaggio.

Il viaggio di SOLA andata verso Marte, al momento ha un tempo di percorrenza di circa sei mesi. Con un reattore nucleare le tempistiche potrebbero a livello teorico essere dimezzate con un tempo stimato per l’arrivo di “soli” tre mesi. 

Per questo le agenzie stanno finanziando sempre più progetti in questo senso nel tentativo di arrivare a un concept funzionale e sicuro; che, si spera, possa essere montato sui razzi quanto prima.

Non si parla di una tecnologia così innovativa, tuttavia la sua applicazione in ambito spaziale per il momento è limitata a Curiosity e Perseverance e non certo ai razzi.

Vero è che un tipo di propulsione del genere aprirebbe a moltissime prospettive future come, ad esempio, dotare di energia pulita un eventuale avamposto dell’uomo su un altro pianeta.

I primi “pionieri” che vivranno su Marte, sulla Luna o in qualsiasi altro posto avranno ovviamente bisogno di energia; il fotovoltaico potrebbe non essere adatto, come del resto l’eolico, per questo la migliore alternativa resta anche qui il nucleare.

Ovviamente siamo ancora nel campo delle ipotesi perché, effettivamente, ancora non c’è un prototipo ma le prospettive di sviluppo sono buone e i primi modelli potrebbero arrivare presto; resta da calcolare la classica statistica “rischi\benefici, però sembra proprio che questa sarà la soluzione delle spedizioni spaziali del futuro. 

Vedremo cosa succederà per i prossimi anni, ma se l’uomo vuole davvero “conquistare l’universo” questa sembra l’unica via percorribile.