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ChatGPT: perché è così importante per l’innovazione?

Marco Grigis Pubblicato: 21 Marzo 2023

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ChatGPT potrebbe diventare uno strumento imprescindibile per l’innovazione digitale, pronto ad accompagnare tutti i processi delle aziende, sin dalla fase di startup fino a quella di analisi delle performance.

L’intelligenza artificiale conversazionale di OpenAI ha d’altronde già mostrato tutte le sue potenzialità e, oltre agli utenti comuni, sono sempre più i professionisti disposti a integrare questo comodo tool nel loro workflow digitale quotidiano. Ma in che modo l’ormai famosissima intelligenza in bit può rappresentare una risorsa utile per l’innovazione?

D’altronde, ChatGPT è essa stessa innovazione, “la più importante” giunta sul panorama digitale negli ultimi anni, almeno a detta di Bill Gates.

Questo perché, a differenza delle intelligenze artificiali che l’hanno preceduta, la proposta di OpenAI è decisamente affidabile nel riconoscere il linguaggio naturale umano e, di conseguenza, può rappresentare un valido aiuto per tante necessità che solitamente non solo richiedono grandi risorse alle aziende, ma anche molto tempo.

Dalla gestione delle fatture al monitoraggio del mercato, passando per l’automatizzazione dell’assistenza e molto altro ancora: secondo il co-fondatore di Microsoft, l’intelligenza artificiale diventerà sempre più determinante proprio per l’innovazione. 

ChatGPT: le applicazioni per aziende e startup

Come accennato, e sottolineato dal già citato Gates, ChatGPT potrebbe rappresentare uno strumento di innovazione irrinunciabile per le aziende e per qualsiasi attività imprenditoriale. In particolare per le startup che, a fronte di risorse comunque limitate, hanno bisogno di implementare sistemi e servizi estremamente costosi. Ma nella pratica, in che modo potrebbe risultare utile lo strumento sviluppato da OpenAI?

Trovare l’idea di business vincente

Uno strumento come ChatGPT può risultare estremamente utile sin dalle fasi embrionali della nascita di una startup o di una nuova realtà aziendale, in particolare nell’identificare quali idee di business siano davvero vincenti, in relazione anche alle necessità espresse dagli utenti e spesso non soddisfatte a livello di mercato.

Lo strumento conversazionale è infatti più che efficace nel cercare, raccogliere e analizzare dati già disponibili in Rete, rendendo pressoché immediata una fase di lavoro che potrebbe richiedere altrimenti settimane e un team di lavoro davvero nutrito di professionisti.

Può infatti passare al vaglio report industriali, analizzare complessi database, raccogliere e catalogare sondaggi e focus group, nonché molto altro ancora. Il tutto per scovare nuove opportunità di mercato per il lancio di prodotti e servizi inediti, sulla base delle necessità espresse dagli stessi consumatori. 

Un aiuto non da poco quando si è in cerca di una nuova idea imprenditoriale ma, allo stesso tempo, non si ha ancora la possibilità di investire in un team di ricerca e analisi in senso stretto.

Planning di base

Identificata l’idea innovativa, ChatGPT può trasformarsi in un valido alleato per il planning di base delle prime mosse della propria startup, riducendo sia le tempistiche che l’entità degli investimenti.

Ad esempio, l’intelligenza artificiale conversazionale può generare interi workflow – dalla definizione degli organigrammi interni fino alla fase di promozione finale dei prodotti e servizi – fornendo anche feedback in real time.

A oggi, lo strumento di OpenAI non è forse così avanzato nel poter anticipare tutte le sfide – e, soprattutto, gli imprevisti – che possono accompagnare un’azienda nel suo primo periodo di vita. Tuttavia può supportare le attività di team che, per ragioni economiche, in queste prime fasi non risultano sufficientemente estesi.

Dalla fase di prototipo ai partner di produzione

Una nuova idea di mercato non può essere davvero vincente, se non viene sottoposta a un’adeguata verifica e a un testing continuo. Due attività che richiedono normalmente grandi somme di denaro per le startup in fase di avvio: sia che si tratti di servizi digitali, che di prodotti reali, è indispensabile realizzare dei prototipi per metterli a dir poco sotto torchio.

Anche in questo caso, ChatGPT può rappresentare un valido aiuto: per i servizi digitali, ad esempio, può condurre autonomamente dei test intensivi e fornire informazioni su eventuali intoppi o carenze, praticamente in tempo reale.

Quando il prodotto è invece fisico, ovviamente l’intelligenza artificiale non potrà condurre testing intensivi, se non l’analisi della possibile risposta degli utenti in base alle ricerche effettuate online.

Eppure può essere utile per ricercare eventuali partner di produzione, passando al vaglio tutti quelli disponibili online, identificando poi quelli che potrebbero garantire la performance più vantaggiosa sia dal punto di vista dei costi che della qualità.

Ancora, sempre nella fase di produzione, l’intelligenza artificiale può passare al vaglio leggi e regolamenti per valutare se il prodotto che si vorrà offrire, oppure il servizio, rischia di imbattersi in stop legislativi o difficoltà burocratiche.

Gestione della logistica

L’intelligenza artificiale sviluppata da OpenAi può rappresentare anche un irrinunciabile alleato nella gestione di tutte le necessità di logistica legate al prodotto oppure al servizio offerto, snellendo così procedure in azienda che, oltre a richiedere molto tempo, comportano anche un certo esborso economico.

Lo strumento può ad esempio monitorare la richiesta degli utenti e suggerire quindi interventi di magazzino, ad esempio come il ripristino degli stock in previsione di un aumento delle vendite. Ancora, può valutare quali servizi di consegna e spedizione siano più vantaggiosi in ogni determinato periodo dell’anno o, ancora, essere d’aiuto in fase di inventario suggerendo tecniche e strategie per rendere l’operazione più rapida possibile e, ovviamente, economica.

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Verifica e protezione dei propri asset intellettuali

Non c’è niente di più importante, durante la fase di startup di una nuova azienda, che proteggere i propri asset intellettuali. Anche l’idea più originale rischia di non aver presa sul mercato, se esistono già competitor che offrono servizi analoghi o, ancora, se addirittura il proprio progetto viene rubato da altri.

Su questo fronte, ChatGPT è sicuramente utile per condurre ricerche estensive, sia per verificare che l’idea non sia stata già lanciata sul mercato – con tutto quello che ne consegue in fatto di brevetti, licenze e copyright – sia per controllare eventuali usi illeciti di brand, loghi e qualsiasi altra proprietà intellettuale.

Su questo fronte, l’intelligenza artificiale sviluppata da OpenAI si sta rivelando particolarmente efficace per quelle aziende che si vogliono lanciare sul mercato dell’editoria, della comunicazione, del copywriting e della pubblicità: la sua capacità di scovare contenuti non originali, clonati o copiati è davvero molto efficace.

Attività di promozione e assistenza

Come è facile intuire, ChatGPT è anche un tool d’intelligenza artificiale indiscutibilmente adatto alle attività di promozione della propria realtà imprenditoriale, soprattutto se da poco nata o, ancora, per il lancio di nuovi prodotti e servizi. Lo strumento di OpenAI può infatti occuparsi di svariate attività di marketing e advertising, tra cui:

Ovviamente, ChatGPT può essere impiegata anche per alleggerire il workflow di chi si occupa dell’assistenza degli utenti-clienti, ad esempio elaborando set di risposte di base per le domande più comuni o, ancora, pianificando strategie di risposta e intervento.

Analisi delle performance e adattamento

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ChatGPT è inoltre una risorsa valida anche per valutare le performance del prodotto o del servizio lanciato sul mercato, sia analizzando dati quantitativi – come ad esempio le vendite oppure le sottoscrizioni raccolte – così come dati qualitativi, ovvero la risposta degli utenti. In caso venissero rilevate delle criticità, l’intelligenza artificiale potrà poi essere sfruttata per sviluppare strategie d’adattamento, ad esempio aiutando l’azienda a:

Come è facile intuire, sul fronte della verifica delle performance ChatGPT può essere utile anche per l’analisi dei competitor, raccogliendo dati pubblicamente disponibili e confrontandoli con i propri, per elaborare trend e modelli di adattamento alle strategie della concorrenza.

D’altronde, l’intelligenza artificiale può approfittare di moltissime fonti: analisi di mercato, dati presenti sui siti dei competitor, studi di terze parti, praticamente qualsiasi informazione sia pubblicamente accessibile sul web.

Si trasforma quindi in un tool indispensabile per aiutare a prendere decisioni data-driven, ovvero guidate dai dati, così da aumentare le performance future con interventi mirati.

ChatGPT per l’innovazione: è un rimpiazzo dell’attività umana?

Osservando le capacità che l’intelligenza artificiale conversazionale di ChatGPT ha già ottenuto, e quelle che sarà in grado di raggiungere in futuro – d’altronde, si tratta di un sistema basato su tecnologie di machine learning e, per questo, destinato a diventare sempre più affidabile nel tempo – sorgono delle più che legittime domande.

Ad esempio, per innovare in fase di startup oppure per un’azienda già rodata, ChatGPT può rappresentare un rimpiazzo per le attività umane?

Innanzitutto, è necessario specificare che – per quanto potente – ChatGPT non è ancora uno strumento completamente autonomo. Serve ancora l’interazione umana, sia ovviamente in fase di richiesta – trattandosi di un’intelligenza artificiale conversazionale – che in tutto il processo di elaborazione della richiesta stessa.

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ChatGPT è infatti in grado di consigliare best practices, può aiutare a definire workflow e strategie, può analizzare dati e proporli in formati semplici da leggere, corredati di relative informazioni. Ma, ovviamente, serve poi qualcuno che implementi nella realtà i suggerimenti ricevuti dall’intelligenza artificiale e, soprattutto, che ne verifichi la loro fattibilità.

Per quanto gli sviluppatori di OpenAI abbiano elaborato un modello che tende a escludere quella fallibilità tipica sia dell’intelligenza artificiale che del web – nell’universo online, è molto facile imbattersi in informazioni false oppure fuorvianti – un margine d’errore rimane sempre.

In altre parole, al momento ChatGPT è uno strumento che può accompagnare – ma non ancora sostituire – l’attività dei team umani all’interno dell’azienda. O, in presenza di una startup di piccole dimensioni e con pochi fondi a disposizione, può rappresentare un modo per sopperire a professionisti che non si ha ancora modo di agganciare, per quanto modalità più succedanea che sostitutiva.

Molto dipenderà anche dalle competenze e dalle abilità che ChatGPT sarà in grado di acquisire nel tempo, grazie al machine learning. Questo non vuol dire che ChatGPT non sia uno strumento importante per l’innovazione: anzi, può rappresentare quel livello di analisi e verifica in più, utile a rendere evidenti idee e strategie che, altrimenti, rimarrebbero difficili da scovare.