Marketing & Communication

TikTok finisce nel mirino della Commissione irlandese per la protezione dei dati

Mirco Calvano Pubblicato: 15 Settembre 2021

TikTok Commissione irlandese per la protezione dei dati

Il principale regolatore della privacy dei dati di TikTok nell’Unione europea ha aperto due indagini sulla piattaforma relative al trattamento dei dati personali dei bambini e ai trasferimenti di dati personali in Cina.

La Commissione irlandese per la protezione dei dati, che è il principale regolatore dell’UE per molte delle principali società Internet del mondo a causa della posizione delle loro sedi regionali; è autorizzata a imporre sanzioni fino al 4% delle entrate globali.

TikTok ad agosto ha annunciato controlli più severi sulla privacy per gli adolescenti; cercando di affrontare le critiche secondo cui non è riuscito a proteggere i bambini dalla pubblicità nascosta e dai contenuti inappropriati.

Commissione irlandese per la protezione dei dati, i controlli su Facebook e TikTok

La prima delle indagini riguarda il trattamento dei dati personali nel contesto delle impostazioni della piattaforma per gli utenti di età inferiore ai 18 anni; ovviamente ci sono dubbi anche riguardo le misure di verifica dell’età per le persone di età inferiore ai 13 anni.

La seconda indagine si concentrerà sui trasferimenti di dati personali da parte di TikTok in Cina; per capire se la società rispetta la legge sui dati dell’UE nei suoi trasferimenti di informazioni personali verso paesi al di fuori del blocco.

All’inizio di questo mese, l’autorità di vigilanza sui dati irlandese ha imposto una multa record di 225 milioni di euro a WhatsApp ai sensi della legge sul GDPR.

Insomma se il “cane da guardia” irlandese decide di puntare un bersaglio, difficilmente mollerà la presa in caso di irregolarità, anche minime.

Basti pensare che lo scorso anno aveva 27 inchieste internazionali in corso, di cui 14 su Facebook e le sue sussidiarie.

Vedremo se per TikTok finirà meglio o se andrà incontro “all’ira” della Commissione irlandese per la protezione dei dati. Intanto non resta che cercare di tenere al sicuro i minorenni dall’uso smodato dei social, cercando dove possibile di controllare i loro dispositivi elettronici e assicurarsi che tutto vada per il meglio.