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Stampa 3D con rocce lunari, il piano ambizioso della NASA

Redazione Spremute Digitali Pubblicato: 16 Agosto 2021

Stampa 3D rocce lunari

La maggior parte delle stampanti 3D utilizza una sorta di filamento o di resina per creare piccoli oggetti utilizzati nei progetti più disparati. Secondo quanto riferito, la NASA vuole abbandonare quei materiali in favore di qualcos’altro: rocce lunari.

Universe Today ha riferito che l’agenzia ha inviato una stampante 3D alla Stazione Spaziale Internazionale come parte del progetto Redwire Regolith Print. Lo scopo della missione è  determinare se i materiali extraterrestri possono consentire “la costruzione su richiesta di strutture forti e durevoli”.

L’agenzia spaziale ha affermato che RRP è stato progettato specificamente per consentire l’uso di regolite – polvere, rocce rotte e altri materiali trovati sulla superficie di oggetti extraterrestri – con la stampante 3D Made In Space Manufacturing Device che era già a bordo della ISS .

L’obiettivo principale è dimostrare con successo la capacità del processo di produzione in condizioni di microgravità. Quello secondario è produrre campioni di materiale per l’analisi scientifica.

Stampa 3D e rocce lunari, i prossimi passi del progetto

La fattibilità della stampa su regolite in microgravità potrebbe influenzare direttamente le future missioni sulla Luna e su Marte. Anche se i problemi potrebbero essere molti, l’agenzia ha affermato che l’uso della regolite come materiale di stampa potrebbe avere benefici anche qui sulla Terra.

Tale tecnologia, principalmente, potrebbe eventualmente essere utilizzata per costruire habitat, piattaforme di atterraggio e altre strutture per future missioni di esplorazione utilizzando materiali in loco; una soluzione molto più comoda che portare da casa tutte le materie prime per la costruzione.

Per quanto riguarda la vita terrestre,  invece, l’agenzia ha affermato che la possibilità di utilizzare materiali presenti sul posto potrebbe aiutare lo sviluppo di infrastrutture per migliorare la qualità della vita nelle aree remote e non sviluppate e la costruzione di emergenza in risposta ai disastri naturali.

 Il primo passo è capire se la regolite è praticabile per la stampa 3D; quindi l’agenzia sottoporrà gli oggetti stampati a molti test per determinare se soddisfano gli standard dell’American Society for Testing and Materials.