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Sistema Bancario e Blockchain – Metodi di disruption: Episodio 4

Redazione Spremute Digitali Pubblicato: 27 Maggio 2021

Disruption e Sicurezza

Nelle puntate precedenti: Il nostro eroe a cubetti ha permesso alla folla urlante di raggiungere il suo caro, amato imprenditore. Sarebbe un peccato se qualcuno scivolasse sulla scalinata del castello e si facesse male. Oggi quindi, per favorire gli scenari scorsi parleremo di Disruption e sicurezza grazie alla Blockchain.

Disruption a mezzo Blockchain nel campo della sicurezza

Per comprare o vendere assetti finanziari, debiti e commodities è necessario, se non obbligatorio tenere traccia dei registri ed essere in grado sempre di sapere chi possiede cosa.

I mercati finanziari ci riescono, da quando sono stati costituiti, attraverso un fitto sistema di brokers, scambi, depositi e sistemi di sicurezza, oltre che con banche adibite alla custodia dei beni.

Questi differenti attori sono nati su un sistema, ormai obsoleto, basato sulla carta e sulla proprietà, che adesso è soltanto e semplicemente lento e inaccurato.

Vuoi comprare delle azioni: fai un ordine, che ti associa a un venditore, questo in tempi meno recenti significava spendere per validare la transazione della proprietà, cosa che in un mercato digitale è diventato un incubo, già solo per la mole di transizioni possibili e processate giornalieramente.

Non c’è quindi un sistema unico di tracciamento, il management di queste transizioni viene quindi affidato a suddette banche di deposito, e ad intermediari, e ad altri intermediari, e ognuno prende una commissione, bello vero?

La Blockchain promette di rivoluzionare il mercato finanziario proprio creando un sistema di registro decentralizzato unico per le proprietà Digitali. È possible trasferire i diritti su un asset tramite token crittografici, e la cosa interessante è che compagnie diverse da Ethereum e Bitcoin (che sono in grado di farlo solo con asset digitali) sono pronte a tokenizzare proprietà del mondo reale, come oro o immobili.

Spostare i sistemi di validazione su Blockchain potrebbe far risparmiare un processo lungo e dispendioso in termini di tempo, risorse e capitale umano (e non) e tagliare drasticamente le commissioni, al contempo aumentando la stabilità.

Si risparmierebbero così, annualmente dai 17 ai 24 miliardi di costi di transizione nel mercato globale.

Ad oggi aziende come Polymath stanno lavorando a trasferire triliardi di capitale nel processo Blockchain collaborando con le maggiori piattaforme del settore per implementare i security token nelle proprie piattaforme.

Un segnale come questo non ha lasciato assolutamente la finanza tradizionale a se stessa, che sta prendendo enormi provvedimenti.

L’australian stock exchange, ad esempio sta rivoluzionando il suo sistema di registri, ma come loro, molti altri stanno digitalizzando interamente le loro attività.

L’erosione del vecchio paradigma si fa sempre più vicina ogni volta che il sistema tecnologico rende obsolete mansioni che prima erano esose e piene di competizione.

Non finisce però qui, ci vediamo nella prossima puntata.

La tecnologia Blockchain apre la possibilità di investire e fare prestiti peer to peer.