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La Silicon Valley pensa al pianeta: progetti per la sostenibilità ambientale

Redazione Spremute Digitali Pubblicato: 19 Aprile 2021

Piani per un basso impatto ambientale e sostenibilità, sono questi i due punti su cui si focalizzeranno gli investimenti dei giganti della Silicon Valley per i prossimi anni. L’obiettivo è quello di ottenere aziende sempre più green e con conseguenze meno devastanti per il nostro pianeta. Almeno questo è il proposito fatto in vista della Giornata della Terra il prossimo 22 aprile.

Tra le aziende in prima linea nella lotta al cambiamento climatico troviamo Facebook che lancerà una serie di temi, sfondi, adesivi e immagini per sostenere la causa ambientale. Nel lungo termine, invece, l’azienda di Mark Zuckerberg punta a utilizzare per le proprie attività esclusivamente energie 100% rinnovabili. Obiettivo ambizioso, ma realizzabile se contiamo che il celebre social network ha ridotto del 93% le proprie emissioni di gas serra negli ultimi tre anni.

Per quanto riguarda Apple, in una notizia di pochi giorni fa, sembra che l’azienda voglia istituire un fondo da 200 milioni di dollari dedicato alla riforestazione, cercando di diventare carbon neutral entro il 2030. L’intento della celebre mela è quello di rimuovere almeno 1 milione di tonnellate di anidride carbonica dall’atmosfera entro i prossimi 10 anni e cercare di creare dispositivi che siano a impatto zero (in termini di emissioni per la loro costruzione, chiaramente).

Sempre in occasione della Giornata della Terra, Google ha aggiunto una nuova interessante funzione al suo Google Earth. Il Timelapse che permette di visualizzare tutti i cambiamenti affrontati dal nostro pianeta dal 1984 al 2020. Deforestazione, eccessiva urbanizzazione, cambiamenti climatici e via dicendo, tutto mostrato sulla mappa interattiva realizzato assiema alla NASA.

Per quanto riguarda i progetti a lungo termine, sempre entro il 2030, Google ha annunciato di voler utilizzare energia completamente carbon free, stimando che l’impegno verso temi ambientali genererà nei prossimi anni oltre 20.000 posti di lavoro in tutto il mondo.

Amazon ha stimato e promesso l’azzeramento delle emissioni di CO2 entro il 2040, cercando di arrivare in anticipo di ben 10 anni su quanto previsto dall’Accordo di Parigi sul clima. Inoltre il celebre e-commerce ha promesso di arrivare a utilizzare energie completamente rinnovabili entro il 2030.

Infine ha istituito e promosso l’etichetta “Climate Pledge Friendly” da incollare sulle merci che rispettano l’ambiente interrompendo inoltre da circa un anno la vendita di oggetti in plastica monouso.

Insomma sembra proprio che ai colossi della Silicon Valley il nostro pianeta stia proprio a cuore e se poi queste pratiche di abbattimento dell’impatto ambientale potessero diventare una ulteriore fonte di reddito per loro, allora si troverebbero davanti a un ulteriore motivo in più per raggiungere gli obiettivi prefissati.