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Mondiali Qatar 2022: l’edizione più innovativa di sempre

Massimiliano Antonio Primi Pubblicato: 14 Dicembre 2022

Mondiali Qatar 2022

Il mondo dello sport è da sempre protagonista dell’innovazione tecnologica e i Mondiali Qatar 2022 oggi rappresentano un chiaro esempio di come un maxi evento di importanza internazionale possa ruotare totalmente intorno a questo concetto.

L’intero progetto che ha portato alla realizzazione del campionato mondiale di calcio più discusso di sempre, infatti, ha dalla sua un investimento di denaro enorme: c’è chi parla di circa 300 miliardi di dollari e chi invece, valutando in euro, stima circa 220 miliardi (ben più degli appena 15 miliardi per l’edizione brasiliana del 2014), almeno secondo le indiscrezioni sul tema.

Qualunque sia la moneta di riferimento per le dovute valutazioni si tratta di cifre da capogiro, ma probabilmente in linea con l’economia del paese ospitante.

Per il Qatar, infatti, organizzare quest’edizione dei Mondiali è stato un vero e proprio investimento per lo sviluppo nazionale, coniugando tra loro progetti pluriennali per la crescita dei suoi servizi e delle sue infrastrutture. E naturalmente la tecnologia gioca un ruolo fondamentale in questa partita.

Mondiali Qatar 2022 e innovazione: le tecnologie in campo per giocatori e tifosi

La kermesse qatariota, dunque, nasce fin dal primo giorno con l’intenzione di fare dell’innovazione il proprio fiore all’occhiello e stupire gli appassionati e i tifosi di tutto il mondo.

Con questo biglietto da visita e considerando il forte slancio verso lo sviluppo tecnologico che il Medio Oriente degli sceicchi sta portando avanti, ovviamente le aspettative sono altissime. Vediamo nel dettaglio il meglio delle tecnologie messe in campo in questo mondiale.

Qatar 2022: le controversie sui mondiali di calcio climatizzati

Il primo grande fattore a distinguere questo torneo da quelli precedenti è il periodo dell’anno nel quale si svolge: non più la classica coppa del mondo estiva, disputata tra giugno e luglio a consacrazione definitiva della stagione appena conclusa, ma il primo mondiale invernale nella storia di questo sport a ridosso delle feste natalizie. Qualcosa che non capita tutti i giorni.

Il motivo? Semplice: il clima a dir poco proibitivo tipico di questa regione, capace di raggiungere anche in questi tempi temperature che noi europei associamo unicamente all’estate.

Ed è qui che entra in gioco la tecnologia della climatizzazione degli stadi. Quello in Qatar è infatti il primo mondiale di calcio ‘al fresco’, sia per i giocatori sia per i tifosi.

Mondiali Qatar 2022

Il cooling system messo a punto dall’ingegnere Saud Abdul Aziz Abdul Ghani (per l’appunto soprannominato Dr. Cool) si basa sul concetto di bolla d’aria fredda interna agli impianti come scudo rispetto all’aria decisamente più calda proveniente dall’esterno e funziona attraverso centinaia di bocchette collocate tra gli spalti e intorno al terreno di gioco addette alla creazione di microbolle climatiche controllate: naturalmente, il tutto è gestito autonomamente da un sistema informatico capace di adattare l’attività di rinfrescamento dell’aria in base ai fattori circostanti.

C’è però una macchia nera che accende la polemica: gli enormi consumi energetici necessari per attivare questa gigantesca macchina di climatizzazione; per molti un vero e proprio schiaffo, di questi tempi, a chi fa fatica proprio a causa dei costi dell’energia.

Infatti, nonostante il Qatar abbia più volte proclamato l’ecosostenibilità del suo mondiale, non si possono ignorare alcuni fattori: 

Mondiali Qatar 2022: Stadi e campi da gioco smontabili

Se ci sono alcune perplessità sulla sostenibilità ambientale dei Mondiali Qatar 2022, di certo non si può dire lo stesso delle strutture realizzate appositamente per questo torneo.

È infatti curioso e affascinante il concetto degli stadi e dei campi da gioco smontabili: un’idea alla quale noi non siamo di certo abituati, ma che potrebbe rappresentare una nuova pietra miliare del mondo dello sport e dell’organizzazione di concerti ed eventi.

Mondiali Qatar 2022

In particolare spicca lo stadio Ras Abu Aboud, ribattezzato 974 in onore del prefisso telefonico del paese ospitante. Questo impianto è infatti il primo stadio della storia a essere realizzato dal riciclo di vecchi materiali (nello specifico quasi un migliaio di container navali), completamente smontabile e ricostruibile altrove in un secondo momento.

Degno di nota è anche l’Education City Stadium, costruito con il 20% di materiali green: dopo il mondiale sarà smontato fino a metà della sua capienza attuale (circa 40.000 spettatori) per un futuro riutilizzo della struttura.

E se l’architettura di questi stadi futuristici potrebbe non bastare a meravigliare gli appassionati, a convincere i più scettici sarà la preparazione dei campi da gioco.

Il prato di ogni arena, completamente naturale e non sintetico, è infatti coltivato in quattro mesi seguendo le più innovative metodologie e, successivamente, viene letteralmente segmentato, sradicato, arrotolato e trasportato all’interno delle strutture per l’assemblaggio. Naturalmente, anche in questo caso è possibile smontare e rimontare il tutto a seconda delle necessità.

In Qatar il Mondiale più sorvegliato della storia

Com’è possibile aspettarsi, un evento di tale portata e finanziato da investimenti faraonici non poteva mancare di un super sistema di sicurezza tecnologicamente avanzato.

Come funziona? Il Mondiale Qatar 2022 sarà sorvegliato dagli occhi di circa 22.000 telecamere di sorveglianza installate dentro e fuori gli stadi, dotate di algoritmi di identificazione che autonomamente incrociano i dati rilevati con quelli registrati nel database della Hayya Card, il passaporto indispensabile per accedere alle partite e a tutti i servizi disponibili.

Ma non è finita qui, perché non abbiamo ancora parlato dell’Aspire Command and Control Centre: una cabina di regia composta da un pool di centinaia di esperti di cyber security, anti-terrorismo e data analysis che gestisce a tempo pieno tutte le operazioni legate alla sicurezza del Paese, naturalmente grazie al preziosissimo supporto degli algoritmi di Intelligenza Artificiale che consentono analisi predittive delle situazioni e verifiche in tempo reale. Insomma, una vera e propria botte di ferro.

Mondiali Qatar 2022: Intelligenza Artificiale, IoT e realtà aumentata

Per concludere, non ci si può certo dimenticare che ai Mondiali Qatar 2022 la tecnologia futuristica occupa un ruolo di prestigio anche sul campo di gioco e nei nuovi modi di vivere lo sport per i tifosi e per chi di professione racconta il calcio.

Alcuni esempi? Pensiamo all’idea rivoluzionaria del fuorigioco semiautomatico, reso possibile grazie alla smart ball Al Rihla e ad un sistema speciale di smart cameras e algoritmi.

Pensiamo alla data visualization, che consente grazie alla realtà aumentata di ottenere delle rappresentazioni 3D dei dati raccolti dagli smart objects in gioco migliorando così la qualità dello storytelling dello sport e l’engagement del pubblico.

Pensiamo alle infinite possibilità di entertainment per tutti gli appassionati grazie al sistema di machine learning HyperMotion: lo stesso che ha reso possibile una fantastica sessione di palleggi tra ben cinque Leo Messi di età diversa e che sarà implementato nei popolarissimi videogiochi FIFA prodotti da Electronic Arts.

youtube.com/watch?v=XsBWfwj-Si8

Tante tecnologie diverse dispiegate per scopi diversi, ma con l’unico obiettivo di innovare e rivoluzionare il mondo – non solo nello sport. Ma se il futuro è già qui, cosa ci aspetta domani? Noi non vediamo l’ora di scoprirlo.