Corporate Innovation

Innovation Manager, cos’è e di cosa si occupa

Clara Amodeo Pubblicato: 3 Ottobre 2022

Avrai sentito parlare di questa nuova figura professionale, l’Innovation Manager, nata dalla inevitabile quanto indispensabile compulsione al cambiamento.

Innovare, innovare, innovare: non è un caso se il mantra che sempre più aziende si ripetono da qualche anno a questa parte è quello del cambiamento. 

O, meglio, dell’inserimento nell’impresa di strategie, strumenti e prassi che possano davvero migliorare il business, portando l’azienda che opta per l’innovazione a un nuovo livello, più avanzato e competitivo sotto diversi punti di vista. 

Non è un caso nemmeno che, come riportato dall’ultimo report dell’Istat, “L’innovazione nelle imprese in Italia”, datato maggio 2022, nel triennio 2018-2020 il 50,9% delle imprese nostrane abbia svolto attività innovative e che la quota degli “innovatori” sia aumentata di oltre sei punti percentuali rispetto al periodo precedente.

Se vogliamo andare a ricercare le cause scatenati di questi numeri (e, dunque, dell’allargamento di questo fenomeno), queste sono le più disparate, ma, tra tutte, spiccano due eventi legati alla contingenza: 

  1. il primo è quello del recente periodo pandemico, che ha mostrato a tutti (anche ai meno convinti) che oggi è necessario ripensare l’intero sistema delle imprese, italiane e non solo, sotto un’ottica completamente nuova, in grado di ascoltare di più le necessità del pubblico e di fornire, nel minor tempo possibile e riducendo al massimo il grado di errore, la risposta più adatta alle richieste più specifiche; 
  2. il secondo, invece, è quello della digitalizzazione, concetto già abbondantemente in auge ma a cui il periodo pandemico ha dato un boost mai visto prima.

Eppure, una volta messe davanti alla realtà dei fatti, per quanto tutte le aziende siano più o meno d’accordo sulla necessità di innovare, la domanda si ripete uguale a se stessa: come si fa? 

Di certo quello del cambiamento non è un processo facile, che si manifesta dall’oggi al domani o che può essere approcciato in maniera superficiale e fai-da-te. 

Per questo motivo, sempre più spesso le imprese di tutto il mondo sono alla ricerca di figure professionali che, dotate di skill specifiche, siano davvero in grado di portare l’innovazione nell’ecosistema aziendale. 

Ebbene, queste figure sono rappresentate dagli Innovation Manager, veri e propri specialisti che ricoprono ruoli apicali in azienda e che, grazie allo studio, al confronto e a una buona dose di intuito, si fanno forieri dell’innovazione. 

In questo articolo approfondiamo tale figura, capendo insieme qual è il suo ruolo, quali le sue skill e quali i percorsi per il riconoscimento delle proprie capacità.

Innovation Manager,

Ruolo e responsabilità principali dell’Innovation Manager

Quello dell’Innovation Manager in azienda è, come abbiamo già avuto modo di accennare, il ruolo di una figura apicale, che ricopre cioè un’attività di management. 

In quanto tale, e nelle vesti sia di dipendente sia di consulente esterno, si interfaccia con i responsabili di tutti i settori dell’impresa al fine di individuare le innovazioni ritenute strategiche per l’organizzazione. 

Per farlo è senza dubbio necessario avere conoscenza dei trend e delle novità che interessano l’ecosistema dell’innovazione, ma è anche fondamentale conoscere a fondo le necessità del contesto di riferimento al fine di identificare processi di sviluppo funzionali a impostare l’avanzamento progressivo della trasformazione.

Sì, progressivo. Questo perché un buon Innovation Manager non impone una direzione (per altro, la sua) all’organizzazione per cui lavora, ma con essa dialoga e si interfaccia, al fine di trovare e, gradualmente, intraprendere una strada che sia in linea con le novità del momento (e dunque capace di innescare per davvero il cambiamento) e, assieme, nelle corde del business e delle persone che lo compongono.

Attività principali dell’Innovation Manager

In grande connessione con l’Innovation Specialist, altra figura fondamentale nella scalata al cambiamento in azienda, e in continuo dialogo con i responsabili dei vari settori, nel suo lavoro l’Innovation Manager svolge alcuni ruoli fondamentali. 

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Skill necessarie per diventare Innovation Manager

Innovation Manager,

Non risulterà difficile comprendere che le skill di un Innovation Manager sono moltissime  e vanno dalle hard skill alle soft skill

Leggi anche: “Come diventare un Innovation Specialist”.

E se nel primo caso ci riferiamo a lauree e specializzazioni negli ambiti dell’ingegneria, dell’informatica, dell’economia o di altre discipline che forniscono una solida base in matematica e scienze, nel secondo caso andiamo dalla capacità di analisi a quella di una comunicazione chiara e diretta, dalla vision alla creatività, dal problem solving all’interesse per il digitale e il mondo tech.

È chiaro che quella dell’Innovation Manager è una figura multitasking e molto competente: per evitare di scegliere persone inadatte al ruolo e, dunque, per qualificare le professionalità specializzate da mettere a disposizione delle imprese, la figura dell’Innovation Manager è definita nei suoi contorni tecnici dal MISE, Ministero dello Sviluppo Economico, e regolamentata in via amministrativa.

Per questo, lo stesso Ministero ha istituito presso di sé un elenco degli Innovation Manager, con breve scheda descrittiva di ogni professionista e il campo di specializzazione, e ha istituito un Voucher per l’Innovation Manager, che altro non è che un contributo per gli anni 2019, 2020 e 2021 a beneficio delle micro, piccole e medie imprese per consulenze in materia di processi di trasformazione digitale e tecnologica e ammodernamento degli assetti gestionali e organizzativi dell’impresa.