Personal Empowerment

Soluzioni Digitali per Gestire lo Stress

Martina Mantoan Pubblicato: 27 Agosto 2021

gestire lo stress

Le Olimpiadi si sono concluse da diverse settimane, ma quest’anno hanno lasciato qualche consapevolezza in più. Non mi riferisco alle vittorie inaspettate e alle medaglie di cui dobbiamo andar fieri. Parlo invece della consapevolezza, che la salute mentale sia importante tanto quella fisica

Il caso Simone Bailes ha infatti portato alla luce un problema di cui si parla troppo poco e che molto spesso viene minimizzato o, peggio, nascosto sotto il tappeto. 

La salute mentale viene finalmente normalizzata

La giovane campionessa olimpica ci ha ricordato che siamo essere umani, che è giusto non sentirsi sempre al top e non è possibile pretendere il massimo da noi stessi in ogni occasione! Può capitare che lo stress e le aspettative della società in cui viviamo portino le persone a dei momenti bui. E non c’è nulla di male nell’ammettere che si ha bisogno di un aiuto.

Queste sensazioni sono sicuramente state amplificate dalla situazione di incertezza causata dalla pandemia. 

Si stima infatti che nell’ultimo anno e mezzo, i pazienti presi in carico dal Servizio Sanitario Nazionale, siano aumentati del 30%

Un milione in più di pazienti in Italia

In primis troviamo donne, giovani ed anziani. Per le prime, le ripercussioni sociali ed economiche sono state e sono tuttora decisamente impattanti e si ritrovano a dover far fronte ad una situazione complessa che diminuisce ulteriormente le loro possibilità professionali.

Le generazioni più giovani, oltre ad aver visto le loro relazioni modificarsi, si trovano a far fronte all’incertezza del futuro.

Gli anziani si sono ritrovati fragili davanti al virus e, quindi, isolati.

…Ma più in generale l’intera popolazione è scossa dall’incertezza che scombina l’attività principale del cervello: quella previsionale, basata sulle esperienze e sull’algoritmo che per vivere costruiamo nella nostra testa. Poiché siamo animali sociali, abitudinari e programmati come specie a dare risposte molto capaci in emergenza, l’adattamento a questa situazione, prolungato a tempo indefinito, provoca uno svuotamento emotivo.

spiega Mencacci – co-presidente della Società italiana di NeuroPsicoFarmacologia (Sinpf) e direttore del Dipartimento Neuroscienze e Salute mentale Asst Fatebenefratelli-Sacco di Milano.

Il 25-26 Giugno di quest’anno, si è tenuta la Conferenza Nazionale per la Salute Mentale, promossa dal Ministero della Salute. Questa è un’ulteriore conferma della presa di coscienza della problematica e dalla volontà di affrontarla.

Si è ribadito che, come afferma l’Organizzazione Mondiale della Sanità, alcuni concetti che è doveroso ancor oggi sottolineare:

non c’è salute senza salute mentale, e che essa è condizione per lo sviluppo economico e sociale delle comunità.

Si è voluto ribadire anche la responsabilità pubblica delle politiche per la Salute Mentale, per garantire in modo uniforme sul territorio nazionale il diritto alla cura e all’inclusione sociale.

Si è sottolineato la necessità di ripensare alle politiche future, soprattutto in seguito alle vulnerabilità emerse nel corso della pandemia.

È ormai sempre più chiaro che la pandemia ha portato un fardello pesantissimo sulla salute mentale in tutti i paesi del mondo: a livello mondiale, si stima che la percentuale di persone che presentano sintomi di ansia e stress sia aumentata dal 17% al 20% nei mesi del lockdown.

Gestire lo stress: soluzioni digitali efficaci

Ma, se da un lato aumentano le persone che sentono la necessità di prendersi cura della propria salute mentale, allo stesso tempo sono nati diversi progetti interessanti che hanno proprio l’obiettivo di sensibilizzare sull’argomento, ma anche fornire una soluzione pratica al problema

Moltissimi i professionisti che, facendo divulgazione sulle tematiche, giorno dopo giorno combattono la battaglia per democratizzare la salute mentale.

Apsicologa è l’esempio di due psicologhe che vogliono portare le consulenze psicologiche fuori dagli studi. Per una psicologia senza luoghi comuni, nei tuoi luoghi comuni. Tramite il loro account instagram e un approccio fresco, divulgano in modo semplice, ma efficace concetti complessi, mentre tramite la loro piattaforma permettono di prenotare consulenze da ogni luogo.

No Pasa Nada è invece un podcast che tratta la salute mentale, facendo dei parallelismi con la cultura pop. Grazie a personaggi di film e telefilm si cerca di far scoprire i molteplici aspetti di quella che è la mente umana, destigmatizzando il mito per cui “disturbo mentale=pazzo”.

Piattaforme più complesse che facilitano l’incontro tra paziente e psicologo stanno trovando la loro massima espressione. La più famosa è probabilmente unobravo: startup che è punto d’incontro tra psicologi iscritti all’albo e verificati e persone che hanno bisogno di un supporto per affrontare le sfide quotidiane e le difficoltà.

Un questionario iniziale permette alla piattaforma di fare un match tra il paziente ed il professionista e di organizzare le consulenze facilmente, dove e quando si preferisce.

Molte anche le app che offrono un supporto portatile, un aiuto per gestire on the go le situazioni che scombussolano l’equilibrio della persona, grazie soprattutto a sessioni di meditazione, suoni rilassanti o tracce audio per accompagnare gli utenti ad una fase di relax.

Headspace, creata dall’ ex monaco buddista Andy Puddicombe, o Calm, definita da App Store la miglior app del 2017.

Headspace è stata scarica finora da più di 60 milioni di utenti in tutto il mondo, tanto che Netflix ha deciso di realizzare in collaborazione con l’azienda una docu serie per il pubblico italiano.

Ma devo dire che l’esperienza migliore l’ho testata con Balance. Quest’app si propone come la prima app di meditazione personalizzata. Che tu sia un principiante o un praticante navigato, Balance si adatta alle tue esigenze, accompagnando gli utenti step by step.

Da menzionare il progetto italiano Profondamente, che vede la luce ad Aprile 2020 con l’obiettivo di mettere a disposizione un audio di venti minuti per aiutare gli operatori sanitari a gestire lo stress. Il progetto ha un impatto così positivo che da Aprile 2021 è disponibile anche un’app gratuita con diversi contenuti audio e video che aiutano le persone a rilassarsi e dormire meglio.

Possiamo quindi dire che chiunque stia vivendo un momento difficile ha, oggi più di ieri, la possibilità di arginare la situazione prima che il malessere condizioni in maniera importante la proprio vita

Gli strumenti ci sono. Esistono e sono molto più accessibili oggi rispetto a qualche anno fa. Sta a noi riconoscere che piccole azioni quotidiane, se praticate con costanza, possono portarci un beneficio molto più grande.