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Facebook, il social interviene contro gli estremisti in Germania

Redazione Spremute Digitali Pubblicato: 17 Settembre 2021

Facebook estremisti

Facebook ha rimosso quasi 150 account e pagine collegate a manifestanti anti-Lockdown in Germania; nell’ambito di una nuova politica incentrata su gruppi che diffondono disinformazione o incitano alla violenza ma che non rientrano nelle categorie esistenti di cattivi attori della piattaforma.

Gli account in questione, diffondono su Facebook e Instagram contenuti legati al cosiddetto movimento Querdenken; un gruppo disparato che ha protestato contro le misure di blocco in Germania e include oppositori di vaccini e mascherine. Tra questi anche teorici della cospirazione e alcuni estremisti di destra.

I post finiti nel mirino del celebre social includevano uno che affermava che i vaccini creano varianti virali; mentre un altro augurava la morte agli agenti di polizia che hanno interrotto le violente proteste anti-blocco a Berlino.

L’azione è la prima nell’ambito della nuova politica dell’azienda incentrata sulla prevenzione del “danno sociale coordinato”; oltre che un tentativo di diffondere contenuti dannosi ed eludere le regole della piattaforma.

Facebook, le linee guida della community contro gli estremisti

In base alle sue linee guida di lunga data, Facebook ha rimosso gli account che utilizzano nomi falsi o diffondono incitamenti all’odio e alla violenza. La nuova politica ha lo scopo di catturare i gruppi che lavorano insieme nel tentativo di aggirare le regole, pur continuando a diffondere contenuti dannosi.

Nel caso della rete Querdenken, l’azienda ha affermato che più persone hanno utilizzato account sia individuali che duplicati per diffondere contenuti che violavano le regole di Facebook sulla disinformazione di COVID-19, incitamento all’odio, bullismo e alla violenza.

Secondo Nathaniel Gleicher, responsabile della politica di sicurezza di Facebook, è stato quello sforzo coordinato per ingannare, insieme al contenuto dannoso e a una storia di violazioni passate, che ha spinto l’azione del social network.

L’agenzia di intelligence interna tedesca ha messo sotto sorveglianza alcuni aderenti Querdenker poiché il movimento è diventato sempre più radicalizzato attirando diversi estremisti di destra.

A prescindere dal sacrosanto diritto di parola e libertà di espressione non è più tollerabile che queste persone diffondano odio e contenuti dannosi sul web. Per questo si stanno studiando leggi ad hoc per intervenire e limitare la diffusione di fake news ed estremisti di vario genere e Facebook ne è l’esempio.