New Ways of Working

Employee Value Proposition: Usala per attrarre talenti!

Silvia De Angeli Pubblicato: 14 Luglio 2022

Employee Value Proposition

Nell’articolo perché ogni azienda deve partire dal purpose, abbiamo ribadito come sia fondamentale che ogni organizzazione conosca il perché della propria esistenza, il proprio scopo, ancor prima che si possa parlare di Employee Value Proposition

Il purpose è ciò su cui oggi si fondano le relazioni con i clienti e gli stakeholder e il legame con i dipendenti

L’impegno e le scelte di un’azienda diventano sempre più espressione dell’essenza del brand, inteso come insieme di persone che lavorano per uno scopo condiviso e che hanno un impatto sociale. 

Questo è rilevante tanto nel contesto esterno nei confronti di chiunque orbiti attorno all’impresa, sia interno. Basti pensare che il 65% dei dipendenti desidera lavorare per organizzazioni con una forte coscienza sociale e ambientale.

Employee Value Proposition

Esiste una serie di elementi che condizionano i dipendenti in riferimento al proprio lavoro come l’ambiente in cui operano, il rapporto con i colleghi, la leadership aziendale, i propri obiettivi professionali, la retribuzione, la soddisfazione. 

Tali componenti prendono appunto il nome di Employee Value Proposition.

Cos’è la value proposition

Per capire cos’è lEmployee Value Proposition e perché è importante per le aziende, si può partire dal concetto di value proposition, ovvero la proposta di valore del mondo del marketing. 

Questa è il motivo per cui i consumatori si rivolgono a una precisa azienda. Quando parliamo di Employeer Value Proposition, il concetto di fondo è proprio questo, ma rivolto ai dipendenti: quale valore può offrire l’azienda ai propri dipendenti? 

Partendo dal presupposto che il lavoro è, oggi sempre di più, una parte fondamentale e integrata nella vita delle persone, l’Employee Value Proposition è ciò che un’organizzazione può e deve fare per soddisfare aspettative e necessità dei propri lavoratori. 

Parliamo di uno scambio reciproco tra i dipendenti e l’azienda: i primi offrono competenze, know-how, tempo, dedizione e impegno e, in cambio, l’organizzazione offre loro, oltre allo stipendio, un contesto che li renda soddisfatti, che poi – di conseguenza – porta a una maggiore produttività. 

Oggi, per trattenere e attrarre i talenti, le aziende devono sempre di più rispondere alle richieste dei dipendenti e aver sviluppato una solida e coerente Employee Value Proposition.

Dall’Employeer Brand Research 2022 di Randstad emerge chiaramente l’importanza strategica per le aziende di avere una EVP. Gli elementi più richiesti a un datore di lavoro sono:

Employee Value Proposition

Una cattiva Employee Value Proposition

I dipendenti che si dimettono spesso lo fanno perché vengono meno le condizioni sopra esposte. 

Infatti, quando una persona, oltre ad avere una buona retribuzione, lavora in un ambiente positivo, ha obiettivi chiari e bilanciati, riceve riconoscimenti, ha opportunità di crescita professionale e altro, difficilmente si guarda in giro alla ricerca di nuove opportunità.

Molti lavoratori stanno abbandonando le proprie organizzazioni, soprattutto a causa di una percepita mancanza di allineamento tra i valori personali e lo scopo condiviso dell’azienda. 

Il fenomeno è sempre più in crescita, tanto da essere chiamato Great Resignation (Grandi Dimissioni).

foto 1

I datori di lavoro sbagliano quando non si pongono alcune domande sui propri dipendenti, non chiedendosi se riescono a integrare correttamente il lavoro con la vita privata, se hanno preoccupazioni, se sono soddisfatti, se sono sereni, se condividono i valori e la mission aziendali, cosa li fa rimanere in azienda.

Oggi la maggior parte dei dipendenti (82%) crede che sia fondamentale essere considerati come persone, non solo come lavoratori. 

Una richiesta di impegno sociale e politico

Molti lavoratori dichiarano di voler lavorare per organizzazioni con una forte coscienza sociale e ambientale, che si espongano e agiscano su questioni socio-politiche.

“Con il cambio di potere così radicale a favore di dipendenti e candidati, le organizzazioni che rispondono e guidano l’azione su questioni sociali e politiche che interessano ai dipendenti e che sono rilevanti per l’azienda, avranno un EVP più forte, rendendo più facile attrarre e trattenere i dipendenti nell’odierna guerra per il talento”.

Jenna Zitomer, Senior Specialist, Research presso Gartner

Sulle questioni socio-politiche, l’ascolto dei dipendenti è importante. Le organizzazioni devono capire chi coinvolgere nel processo decisionale e strutturare bene la conversazione. 

“Ascoltare le voci dei dipendenti su diverse questioni sociali e politiche contribuisce all’EVP del datore di lavoro come uno che umanizza, rispetta e valorizza i dipendenti, migliorando al contempo la connessione dei dipendenti con l’organizzazione, creando un senso di scopo condiviso e consentendo ai dipendenti di prendere parte al processo decisionale ai livelli più alti”.

Piers Hudson, Senior Director, Research presso Gartner

Un’organizzazione, per capire se deve o può rispondere a un problema sociale, deve innanzitutto rifarsi al proprio purpose, ai suoi valori fondamentali. E i dipendenti, in questo, devono essere coinvolti, essere agenti del cambiamento

Ciò contribuisce a coinvolgere e motivare le persone, fa sì che l’impegno personale venga messo a fattor comune con l’azienda e intensifica il legame e la connessione con questa.  

È poi importante avere una visione ampia, senza limitarsi ad alcune questioni, e un atteggiamento flessibile e inclusivo. 

Ovviamente, ogni questione richiede delle azioni specifiche e le organizzazioni devono scegliere come impegnarsi in base al problema specifico, a chi colpisce, alla gravità dell’impatto e alla sua rilevanza per l’organizzazione, e all’allineamento alla sua missione e ai suoi valori.

“I leader spesso si preoccupano ed evitano le conversazioni sul lavoro incentrate su questioni sociali e politiche, di solito per paura di dire la cosa sbagliata. Al contrario, le organizzazioni devono fornire ai leader e ai manager la possibilità di interagire con i dipendenti con empatia e vulnerabilità”.

Jenna Zitomer, Senior Specialist, Research presso Gartner

Dalla dichiarazione all’azione

Gli HR di molte aziende sostengono che le loro organizzazioni agiscono su questioni sociali, oltre a fare dichiarazioni. Un sondaggio di Gartner su Employee Experience and Retention, però, ci mostra come la maggior parte dei dipendenti affermi il contrario, riferendo che la propria organizzazione fa dichiarazioni su questioni sociali, ma non agisce

In molti casi, sono le aziende a non comunicare efficacemente le proprie azioni internamente, non coinvolgendo i dipendenti. Bisogna invece costruire una solida e veritiera narrazione attorno alle iniziative organizzative e comunicare l’impatto che l’organizzazione ha nella società.

Le aziende non possono più rimanere in silenzio su questioni sociali o politiche. Ciò porterebbe a risultati negativi in termini di fidelizzazione dei dipendenti e attrazione dei candidati.

Oggi più che mai, sono le organizzazioni con una forte coscienza sociale e politica ad attrarre e trattenere i talenti.