Corporate Innovation
Come fare Digital Transformation? In una visione semplicistica, si dovrebbero introdurre nuove tecnologie – e migliorare quelle già utilizzate – e la cultura del cambiamento ancor prima del cambiamento come atto.
Parimenti, i modelli e i processi di business che, in un contesto così delineato, non funzionano, dovrebbero essere implementati o modificati.
Perché? Perché tutto è pervaso e guidato dal cambiamento, in primis tecnologico. Gli ultimi due anni, poi, hanno visto un’accelerata della digitalizzazione senza precedenti. Cambiamenti urgenti e necessari per poter continuare a svolgere attività consuete come lavoro, studio e svago.
E una volta innescato un cambiamento di massa, è impossibile tornare indietro e quindi vano sperare di potersela cavare, come azienda, senza seguire, assecondare e, possibilmente, prevedere i cambiamenti.
Lascia ben sperare il dato rilasciato dal Technology Proficiency Report, stilato da ThoughtWorks, in Italia soltanto il 68% dei business leader mostra una certa fiducia nell’innovazione. Il 31%, invece, segue a distanza e, talvolta, con scetticismo la digitalizzazione.
Per riuscire nella digital transformation, ogni persona, nello specifico, ciascun imprenditore e decision-maker all’interno di un’organizzazione dovrebbe lasciare andare ogni convinzione e preconcetto. Il pericolo è che si resti fermi mentre il resto del mondo va avanti.
Approfondiamo la definizione di Digital Transformation (DT), un termine troppo spesso abusato.
Ci aiuta Wikipedia: Per trasformazione digitale s’intende un insieme di cambiamenti prevalentemente tecnologici, culturali, organizzativi, sociali, creativi e manageriali, associati con le applicazioni di tecnologia digitale, in tutti gli aspetti della società umana.
Un fenomeno, dunque, che si potrebbe sintetizzare nell’impatto che le nuove tecnologie hanno sulla vita degli individui e sul modo in cui le aziende operano.
Se ci pensi bene, la pubblicità, per esempio, si è sempre adattata egregiamente alla trasformazione del digitale, man mano passando dal cartaceo alla radio e alla TV e, agli anni 2000, su Internet.
Con l’avvento dei social media, poi, la comunicazione è divenuta personalizzata e istantanea e, di recente, interamente digitalizzata, cioè in grado di generare messaggi altamente profilati, sui canali giusti e al momento opportuno.
Insomma, piuttosto che vedete la trasformazione digitale come una sfida, andrebbe sempre interpretata come un’opportunità. Basti pensare alle opportunità introdotte nel commercio dal modello dell’eCommerce e dalla successiva diffusione di nuovi metodi di pagamento – uno su tutti, PayPal.
Quali sono gli obiettivi della trasformazione digitale? Anche se si tratta di un processo che sta interessando velocemente ogni segmento del mercato, decidere di andare verso il digitale, e farlo per davvero, può rappresentare un percorso insidioso.
Le aziende che vogliono introdurre nuove tecnologie al loro interno non possono sperare di agire senza aver anzitutto pianificato gli obiettivi.
È facile comprendere come la trasformazione digitale permette a qualsiasi settore aziendale di reinventarsi su ampia scala. Gli obiettivi della digital trasformation, dunque, sono facilmente intuibili:
Quelli elencati sopra sono gli obiettivi a lungo termine che la trasformazione digitale potrebbe portare con sé in una realtà aziendale. Tuttavia, ce ne sono altri molto più facilmente raggiungibili, anche nel breve periodo. Stiamo parlando di:
Non esiste un modello universale che possa essere seguito allo stesso modo da tutti. Piuttosto, come dicevamo all’inizio, una trasformazione digitale efficiente richiede nuove aperture e nuovi modi di pensare.
Le aziende che non sono nate nel digitale, dovrebbero smetterla di focalizzarsi sul passato e guardare alle opportunità per, eventualmente, diversificare il proprio giro d’affari.
Cosa serve alla digital transformation perché sia efficace?
Alla base di tutto non può che esserci una buona leadership che sia in grado di capire che il successo si può raggiungere non soltanto introducendo la tecnologia. Una buona leadership comprenderà come gli strumenti tecnologici potranno migliorare il lavoro e la produttività aziendale, ma dovrà comprendere anche chi è il cliente tipo, si porrà delle domande chiave come cosa cercano i miei clienti e in che modo può la tecnologia aiutarmi a soddisfarli? Di quali nuove competenze e strumenti dovrò dotare la mia azienda?
