Future Trends & Tech

La Yolo Economy – Nuovi modi di approcciarsi al lavoro

Redazione Spremute Digitali Pubblicato: 2 Luglio 2021

Yolo Economy

È un movimento americano. Si prendono più rischi, nasce un sempre più forte desiderio di reskilling.

Dopo un anno di distacco dall’ufficio cresce la consapevolezza che si vive una volta sola.

Si lascia il lavoro se non ci piace e si trova il modo di reinventarsi.

In questo scenario coltivare le competenze diventa fondamentale per non restare fuori dal mercato.

È successo durante il lockdown.

Non solo il distacco dalla vita aziendale è diventato più marcato, ma il fatto di essere rimasti chiusi come i topi tra quattro mura per mesi senza poter fare nulla, beh ha influito, non intendo solo a livello fisico, per la reclusione, ma l’inedia mentale di voler arrivare a fine giornata ma senza avere stimoli a fare null’altro.

Ecco, questo ha portato alcune persone ad opporsi alle scelte aziendali più discutibili, fino al fermento che ha portato a una valanga di dimissioni.

Il lavoro fa schifo? Il capo pure? Si cambia.

Ciao.

Molte persone hanno iniziato ad accorgersi di questo cambio parlando con clienti, o con candidati alle assunzioni. Sempre più ragazzi in una situazione non proprio rosea, hanno rifiutato impieghi in attesa del lavoro giusto, nel posto che loro ritengono giusto. Una situazione paradossale fino a poco tempo fa.

No questo non vuol dire che non abbiano voglia di lavorare ma semplicemente che possiamo mettere il tasto mute su quei simpaticoni che “Nooo i giovani non hanno voglia di lavorare nel mio ristorante dove li pago 600 euro a nero per 40 ore a settimana”.

Semplicemente formarsi nel settore che si desidera diventa più importante.

Questo tema giustappunto si lega anche alla necessità di fare reskilling per non correre il rischio di rimanere bloccati in una certa situazione professionale. Diventa inevitabile, quindi, orientarsi verso quelle competenze che in Italia sono sempre più difficili da trovare.

Il desiderio di formarsi e battere la narrativa dell’umiltà e del sottopagato a zero skill è altissima.

Chiaramente crisi e pandemia non sono ancora finite, molte persone, soprattutto in italia, anche per motivi economici, sono costrette a non lasciare il proprio lavoro, ma quando ci si trova in settori in difficoltà, dove è difficile reperire dipendenti, c’è anche la possibilità di fare scelte decisive per la propria carriera.

Per le persone è il momento di scegliere.

Prendere in mano la propria vita è importante: lavorare, ma anche vivere.