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WeRoad, aumenta il capitale della startup di viaggi

Redazione Spremute Digitali Pubblicato: 14 Ottobre 2021

WeRoad

WeRoad ha comunicato un cospicuo aumento di capitale da ben 13,5 milioni di euro.

Parte di questa somma, 4 milioni, sono frutto della raccolta di capitali privati, attraverso la piattaforma BacktoWork; che ha visto la partecipazione di oltre 100 clienti di Intesa Sanpaolo Private Banking.

Per la startup di viaggi di Paolo De Nadai (fondatore e dirigente) è un segnale più che incoraggiante. L’applicazione permette ai giovani di girare il mondo in gruppi, facendo nuove amicizie e maturando nuove esperienze; tuttavia, dopo un anno complicato per tutto il settore del turismo, anche WeRoad ha subito il contraccolpo dell’emergenza sanitaria. Ovviamente l’intero settore ha subito più di altri la crisi, ma un sistema come questo basato tutto sugli spostamenti, è stato molto più penalizzato di altre realtà legate allo stesso settore.

Sono stati circa 20 mesi complessi che hanno messo a dura prova le persone e buona parte della filiera economica. Adesso che la situazione sembra più sostenibile, tornare a viaggiare e condividere esperienze è un modo per tornare a una normalità libera e densa di eventi e di avventure. Certo, ci sono delle misure da rispettare ma per Paolo De Nadai  si tratta di un primo passo verso una vita ai livelli pre-Covid.

WeRoad, il ritorno alla normalità e la fiducia degli investitori

Per questo WeRoad si sente “responsabile” dell’impatto positivo che ha sulla vita delle persone e sulle esperienze che possono fare; pensare a una ripartenza in questo senso è, probabilmente, il miglior incentivo per dare il massimo e riprendere in mano la propria vita all’insegna della scoperta e delle connessioni umane.

Per questo da una parte è importante riconquistare la normalità perduta ma dall’altra è fondamentale anche convincere gli investitori a credere in un progetto del genere; cosa che WeRoad sembra aver fatto, arrivando all’aumento di capitale di cui sopra.

E se da una parte ci sono gli investimenti, dall’altra non può che esserci la sintesi del viaggiare stesso: un modo per costruire un mondo più equo e più inclusivo. Conoscere persone e capire le differenze, per scoprire se stessi e gli altri, in un momento in cui queste due esperienze sono tanto complesse quanto necessarie.

Paolo De Nadai e WeRoad sono riusciti a far comprendere queste cose agli investitori e alle persone che ogni anno scelgono i servizi offerti; in questo modo l’azienda potrà tornare a crescere e ad offrire esperienze sempre nuove ai suoi clienti.