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L’unicorno africano Wave ha chiuso un round da 200 milioni di dollari

Redazione Spremute Digitali Pubblicato: 8 Settembre 2021

Wave

Wave, una startup con sede a Dakar, in Senegal, è nata con lo scopo di rendere l’Africa cashless.

La startup ha appena annunciato di aver chiuso un round serie A da 200 milioni di dollari, il più grande mai registrato nel continente africano, dove, tra l’altro, meno del 10% della popolazione ha un conto in banca.

Wave, in tal modo, ha raggiunto una valutazione di 1,7 miliardi di dollari, superando, quindi, e non di poco, la soglia minima per poter essere definita un unicorno. Sequoia Heritage, Founders Fund, Stripe e Ribbit Capital, soggetti di massimo rilievo a livello internazionale, hanno guidato l’aumento di capitale.

I servizi di questa Fintech consentono ai risparmiatori di prelevare o depositare soldi gratis, fare acquisti in ogni momento, pagare le bollette senza commissioni e avere un supporto nei momenti di emergenza.

Wave i numeri del successo

L’anno scorso, gli oltre 300 milioni di utenti attivi hanno mosso ben 500 miliardi di dollari tramite questa piattaforma. Il mondo dell’economia e della finanza sembra quindi andare sempre più verso soluzioni smart e digitali, se si tiene conto anche che El Salvador ha reso i bitcoin una valuta a corso legale.

Quali erano stati, finora, i round più consistenti avvenuti in Africa? Nel 2016, Jumia e OPay avevano raccolto 400 milioni di dollari a testa, ma erano tutti e due Serie C. Sempre un Serie C, ma da 170 milioni di dollari, era stato poi chiuso da Flutterwave, mentre Visa ha investito 200 milioni di dollari in Interswitch.

Questo nuovo round di investimenti conferma come il lavoro di Wave stia dando i suoi frutti, arrivando a interessare realtà economiche sempre più grandi. Allo stesso tempo, questo dimostra anche il fatto che gli investitori sono sempre più interessate all’Africa e al mondo delle startup del continente.