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Usability Test: cosa sono e perché usarli?

Letizia Rogolino Pubblicato: 25 Agosto 2022

Usability Test

Lo usability test è un metodo importante per determinare il corretto funzionamento di un prodotto digitale e tenere in considerazione il feedback del consumatore, che poi definisce il mercato.

Per il successo di un prodotto è infatti fondamentale la considerazione dell’utente finale e questo vale anche quando si parla di un sito web o di un’app. 

Per questo motivo occorre sapere come usano il tuo sito o la tua app le persone e l’’unico modo per capirlo è chiederlo ai diretti interessati. Riescono a trovare facilmente quello che cercano o a eseguire la funzione della App in modo pratico e veloce?

I cosiddetti testi di usabilità sono importanti per capire se un prodotto funziona o se c’è da attuare qualche modifica per raggiungere un risultato migliore. 

Steve Krug, uno dei massimi esperti di Usabilità, ha parlato dell’Usability Test paragonandolo alle visite degli amici che vengono da fuori città. Quando ci vengono a trovare, ci trasformiamo in Ciceroni, li guidiamo alla visita della nostra città, del nostro mondo, e facendolo riscopriamo anche noi quei luoghi che abbiamo sempre a portata di mano, ma che ci sfuggono perché troppo presi dalla routine quotidiana. 

Ci rendiamo conto di qualcosa che davamo per scontato e l’Usability Test, nel mondo digitale, serve proprio a questo.

Usability Test

I vari tipi di Usability Test

Un researcher incaricato studia il pensiero dell’utente in vari modi. Può fare domande, fargli usare il prodotto e osservare a distanza il suo atteggiamento, o altro. 

L’Usability Test può essere principalmente: 

  1. moderato;
  2. non moderato; 
  3. di persona 
  4. a distanza. 

Nel primo caso, una persona incaricata chiede a un soggetto di svolgere dei compiti e poi raccoglie le informazioni e i dati necessari, oppure può lasciare libero il soggetto di fare i suoi test e le sue prove con il prodotto, e poi tira le somme e porta a termine l’Usability Test.

Nel secondo caso, ovviamente, il test di persona si svolge dal vivo, quindi permette anche di interpretare il linguaggio del corpo del soggetto, oltre a fare affidamento sulle sue parole.

Sicuramente, è un tipo di test più dispendioso e complesso da organizzare in un determinato giorno e orario, mentre a distanza si può fare tutto in modalità virtuale o telefonicamente e quindi accorciare i tempi. 

Think aloud protocol

Se si effettua il test di persona si può anche utilizzare questo metodo denominato think aloud protocol che consiste nel chiedere al soggetto di pensare ad alta voce ed esprimere così il suo giudizio sul prodotto. 

Il Researcher otterrà le informazioni necessarie da raccogliere e valutare in seguito per un rapporto qualitativo.

Usability Test

Le fasi principali dell’Usability Test

L’Usability Test è un procedimento che va fatto bene seguendo i vari step con attenzione. Si identificano solitamente sei fasi che andremo a illustrare di seguito:

  1. Studia il target: prima del test, crea le tue user persona, ovvero esempi di utenti a cui il tuo sito o la tua app si riferisce. Immagina che lavoro fa l’utente, dove abita, la sua età e stato sociale, comprendi le sue esigenze, così avendo un’idea chiara del tuo pubblico potrai organizzare l’usability test nel modo più consono;
  2. Benvenuto: prima di iniziare, è bene dare il benvenuto al soggetto, introducendo l’attività che andrete a fare insieme. Si può precisare che il test sarà effettuato sul prodotto digitale e non sulla persona, non prima di aver firmato una liberatoria per il consenso alla registrazione audio e video del test.
  3. Domande Introduttive: con calma e pazienza si possono cominciare a fare delle domande poco impegnative al soggetto, anche per capire chi si ha davanti, quanto conosce di informatica e di tecnologia. Magari si può chiedere quali dispositivi elettronici possiede e usa quotidianamente, quali app usa di più sul suo telefono e cose simili.
  4. Analisi Home Page: insieme al soggetto, potete aprire il sito o la app da testare e raccogliete il suo feedback immediato sulla home page. Il soggetto dovrebbe riuscire a capire in breve tempo di cosa tratta il sito/app e in che settore si posiziona. Se non riesce, vuol dire che andrebbe modificata la pagina per renderla più intuitiva e di facile fruizione per l’utente.
  5. Domande Conclusive: dopo aver seguito i vari passaggi base dell’usability test, se avete ancora dei chiarimenti da chiedere al soggetto potete fare ulteriori domande. Il Research in questo potrebbe essere affiancato da una seconda risorsa nella sala di osservazione.
  6. Ringraziamenti: al termine dell’attività completa si può congedare il soggetto con cordialità e, se precedentemente concordato, si procede al pagamento di quest’ultimo per il supporto offerto e il tempo impiegato a fare il test.

Quando fare l’Usability Test?

L’Usability Test è una pratica importante per il successo di un prodotto, come dicevamo all’inizio dell’articolo, pertanto è consigliato farlo spesso e secondo i criteri giusti perché così è più facile capire se ci sono problemi, errori, e quindi rimediare. 

Tuttavia ci vuole tempo per organizzare i vari test, sia in presenza sia virtualmente, quindi meglio fissare un calendario con un certo anticipo e coinvolgere più persone per un singolo prodotto così da raccogliere vari punti di vista e vari feedback. 

Fare il test all’inizio della progettazione è meglio per evitare un danno economico qualora il prodotto avesse dei problemi da risolvere per essere competitivo sul mercato.