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Team building virtuale: perché è importante per team e aziende?

Sara Duranti Pubblicato: 11 Maggio 2020

team building virtuale

Il lavoro da remoto sarà sempre più la normalità. Avrai a che fare con video-call, remote-conference, team building virtuali, strumenti di collaborazione digitale e nuove tecniche di team management.

E questa è una buona notizia per aziende e lavoratori poiché per le prime il remote working sarà l’opportunità per scegliere i migliori talenti a livello globale, e per i secondi un’opzione conveniente per lavorare bene e al massimo delle potenzialità rispetto al pendolarismo estremo e alle fisse 4 mura di un ufficio.

Team work remoti e aziende dislocate renderanno il mondo del lavoro migliore, focalizzato su obiettivi e ruoli ben definiti permettendo alle persone di tornare ad essere entità separate dal lavoro. Perché come diceva Oscar Wilde “il lavoro non può essere il rifugio di coloro che non hanno nulla di meglio da fare”.

Tutto questo meccanismo lavorativo a distanza funzionerà come deve, solo se saranno prese in considerazione le giuste norme da seguire e se saranno adottati gli strumenti idonei a garantire produttività e serenità lavorativa.

Cerchiamo di non inciampare nuovamente nell’errore fatto nel lockdown con lo smart working, impariamo e anticipiamo le esigenze e le necessità di un futuro del lavoro liquido e in mobilità.

Ad esempio, durante il “periodo buio” di quarantena hai provato a pensare a come rimediare alla solitudine che avrebbe potuto causare il lavoro da remoto? O ad allineare/allinearti al team work dislocato senza impazzire?

La soluzione per team work remoti e aziende dislocate: il team building virtuale

Il team building virtuale è l’attività per riunire team work remoti. Aiuta ad ottenere legami più profondi creando un ambiente collaborativo simile a quello che trovi in ufficio.
Perché il team building virtuale è importante? Purtroppo la distanza fisica può rapidamente trasformarsi in distanza emotiva, che a sua volta può sfociare in isolamento. E quando i membri di un team si sentono isolati è difficile che lavorino serenamente o che collaborino con i colleghi.
Il team building virtuale consiste nella progettazione di diverse attività e strategie, come ad esempio la gamification, con lo scopo di portare più interazione umana nelle organizzazioni distribuite.
Sull’argomento ho voluto intervistare Vladimir Cavalcanti, Channel Manager EMEA e Country Manager Italia di Atlassian per farmi raccontare grazie alla sua esperienza sul tema come può il team building virtuale essere la soluzione per le aziende e per i team.
Buona intervista!

Team building virtuale perché è importante: la parola a Vladimir Cavalcanti

Q. Ciao Vladimir, grazie per essere qui su Spremute Digitali. Team building virtuale perché è importante per team e aziende?

Vladimir Cavalcanti

Vladimir Cavalcanti

A. Al giorno d’oggi molte aziende hanno team distribuiti su differenti aree geografiche che spesso lavorano con fusi orari diversi.
Come per tutti i gruppi di lavoro, anche questi tipi team hanno bisogno di imparare a fare squadra e in questo, le attività di team building virtuale possono sostituire perfettamente molte di quelle che già conosciamo, in versione tradizionale.
Uno dei principali svantaggi per i team che lavorano da remoto è la solitudine, che può portare alla mancanza di coinvolgimento dei membri e determinare scarse prestazioni sul lavoro. Per ovviare a questo problema il team building è fondamentale: trovare il tempo per formare legami sociali e creare fiducia non serve soltanto per combattere la solitudine, ma aiuta anche i team a lavorare insieme in modo strategico.
Secondo una recente ricerca Atlassian, il 94% dei lavoratori ritiene che il rispetto reciproco e buoni rapporti interpersonali siano fondamentali per il successo di un team e il 19% sostiene che questi siano i fattori principali per garantire il benessere sul luogo di lavoro.
Laddove le aziende non possano mettere in pratica attività di team building tradizionale, il team building virtuale viene loro in aiuto.

Q. Quali strumenti utilizzare per fare team building virtuale?

A. In un’attività di team building virtuale, ogni membro del team sta di fronte al proprio computer e interagisce con il resto del gruppo utilizzando dei tool connessi in rete.
Molti degli strumenti utilizzati per il team building virtuale sono gli stessi adottati per lo smart working. Dalle piattaforme di videoconferenza alle chat di instant messaging, passando per i tool di collaboration per la gestione documentale e per la comunicazione, sono tantissimi gli strumenti che possono aiutare i gruppi di lavoro a trasformarsi in team di successo, ossia team in cui prestazioni e benessere vanno di pari passo.
Non solo. Per alcune attività più ludiche si possono utilizzare molte app di uso comune, come quelle per ascoltare la musica in streaming o per realizzare presentazioni.

Q. Le attività che si possono fare per tenere unito un team virtuale?

A. Anche quando parliamo di team working virtuale, trovare l’attività giusta per il proprio team fra le tante possibili non è semplice.
Le attività si possono classificare sulla base di alcuni criteri come:

Incrociandoli è possibile capire quale di queste può fare al caso nostro.
Essendo un’azienda con diverse migliaia di persone distribuite in cinque continenti, il 12% delle quali lavora da remoto a tempo pieno, in Atlassian abbiamo avuto molte possibilità di affinare le nostre strategie di team building virtuale.
Fra le tante attività che proponiamo ai gruppi di lavoro che operano all’interno della nostra azienda ci sono la Gif Battle, la condivisione delle foto delle scrivanie in disordine, la compilazione del proprio manuale d’uso, le lezioni di pittura online, la “Walk This Way Challenge” (che premia il gruppo che fa più passi in due settimane). Ma anche le ben più classiche domande per rompere il ghiaccio, molto utili quando una nuova risorsa entra in un team.
Addirittura si possono fare pause caffè comuni o pranzi di team, ovviamente sempre da remoto.

Q. Come vedi nel futuro le aziende, come si rapporteranno ad un’attività di team work 100% virtuale?

A. Al di là dell’attuale situazione di emergenza, che ha determinato una vera e propria corsa al lavoro da remoto, il futuro sarà sempre più incentrato sullo smart working.
Se oggi sono le grandi imprese ad utilizzare il lavoro agile per gestire team dislocati in aree differenti e persone che lavorano da remoto, nei prossimi anni assisteremo a una crescita di questa tipologia di lavoro e alla conseguente virtualizzazione delle attività di team.
Certo ci vorrà tempo e anche un cambiamento culturale, ma senza dubbio l’innovazione tecnologica aiuterà questo passaggio verso il team working virtuale. Da un lato in modo diretto, sviluppando strumenti di collaborazione e comunicazione sempre più efficaci, e dall’altro in modo indiretto, favorendo la gestione e l’armonizzazione dei gruppi di lavoro attraverso il team building virtuale.
Grazie per la disponibilità Vladimir.

Il team building virtuale sarà uno degli strumenti per incentivare il lavoro da remoto

Ogni individuo è parte integrante del successo di un’azienda e il team building virtuale e le strategie descritte da Vladimir Cavalcanti assicureranno, spero presto, che i lavoratori in remoto si sentano inclusi, apprezzati e con opportunità di comunicare in modo trasparente e proattivo.