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Studiomapp: l’intelligenza artificiale al servizio del geocalcolo e dei dati geospaziali

Uberto Saltarelli Pubblicato: 21 Ottobre 2019

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Tra pochi giorni (precisamente 23 Ottobre) andrà in scena la finale della terza edizione di Open Italy di Elis. In collaborazione con Smau, la fiera d’innovazione più importante d’Italia, sarà possibile assistere alle presentazioni di 10 startup innovative che esporranno i risultati di 12 settimane di lavoro agli amministratori delegati delle corporate che fanno parte del Consorzio Elis.
In attesa del grande evento abbiamo avuto modo di intervistare una di coloro che parteciperà alla finale.

Studiomapp: la startup che grazie a tecnologie di geo-intelligence raccoglie dati geo-localizzati

Si può dire che c’è chi guarda il mondo dall’alto per risolvere i problemi qui in basso; ed è quello che provano a fare Leonardo Del Zovo e a Angela Corbari, fondatori di Studiomapp, la startup che utilizza tecnologie di location intelligence e computer vision per estrapolare informazioni da immagini, video satellitari e non solo.

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Leonardo Alberto Dal Zovo e Angela Corbari di Studiomapp

 
Di seguito l’intervista con Leonardo. Buona lettura!

La parola a Studiomapp: Leonardo spiega come l’Intelligenza Artificiale è uno strumento e non un fine

Q. Ciao Leonardo, piacere di conoscerti! Se parliamo di studio e analisi del territorio con l’utilizzo di tecnologie innovative parliamo di Studiomapp. Raccontaci un pò la vostra idea e come è nata.

A. Studiomapp nasce a fine 2015 con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita delle persone e della società, favorendo l’innovazione e la trasformazione digitale delle imprese grazie alle nuove tecnologie. Siamo specializzati in tecniche di Intelligenza Artificiale, come machine learning e deep learning, applicate alle immagini e ai dati, entrambi sempre più caratterizzati da una forte componente geografica.
Per fornire velocemente risposte ad esigenze sia di interesse economico sia sociale di un territorio abbiamo sperimentato e sviluppato tecnologie di geo-intelligence che raccolgono e sintetizzano diverse tipologie di dati ed informazioni geolocalizzate, permettendo così di ampliare la conoscenza di un fenomeno o fornendo risposte chiare a problemi specifici di business.
Con il monitoraggio satellitare ad esempio, l’analisi può variare dall’iperlocale (come una strada o quartiere) fino ad uno stato o un continente intero.
L’utilizzo di tecnologie di geo-intelligence applicate ad immagini satellitari ad altissima risoluzione ci hanno permesso nell’autunno 2018 di ottenere un importantissimo riconoscimento internazionale dal Pentagono. Studiomapp è stata l’unica realtà europea ad essere premiata fra le cinque migliori soluzioni al mondo per velocizzare le operazioni di soccorso dopo disastri naturali.

Q. Secondo il report “Digital with purpouse: Delivering a SMARTer2030”, Studiomapp è l’unica startup italiana che realizza progetti che contribuiscono a raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. Un risultato importante, che ne pensi?

A. L’Intelligenza Artificiale è uno strumento e non un fine: Studiomapp ha avuto sempre come obiettivo il creare valore positivo grazie all’enorme potenziale delle nuove tecnologie.
Gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite sono ad oggi un ottimo riferimento per capire, valutare e misurare l’impatto che stiamo avendo, e per questo motivo ci fa particolarmente piacere essere parte di un report che fa il punto dopo 4 anni dal lancio degli SDGs (Sustainable Development Goals in inglese) mettendo in evidenza le realtà a livello internazionale che più stanno contribuendo con use cases e progetti di successo.
Studiomapp è citata in ben 3 obiettivi di sostenibilità:

Stiamo sviluppando alcune sperimentazioni nell’ambito della digital transformation con diverse realtà italiane conosciute in Open Italy come Snam, con cui testiamo il riconoscimento di interferenze nelle zone di rispetto sulla rete nazionale tramite satelliti, per ottimizzare e semplificare il monitoraggio dell’infrastruttura.

Con Qirate, un servizio di location intelligence cercheremo di misurare la vivibilità dei quartieri e fornire informazioni ufficiali sulle zone, come la presenza di attività commerciali, la vicinanza ai mezzi di trasporto, le scuole ed alcune caratteristiche ambientali come la presenza di parchi ed aree verdi.

Abbiamo impiegato l’Intelligenza Artificiale per analizzare immagini satellitari sui mari, con l’obiettivo di identificare e localizzare imbarcazioni e monitorare le attività portuali. La soluzione proposta è stata anche premiata a maggio dalla NATO Communication and Information Agency nell’ambito della quarta edizione del concorso “Defence Innovation Challenge .


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Q. Parteciperete alla finale della terza edizione di Open Italy di Elis. Cosa vi aspettate al termine di questo percorso durato 12 settimane?

A. Tutti i progetti citati nel report che ci hanno permesso di avviare le sperimentazioni in ambito industriale e delle infrastrutture nascono proprio da Open Italy di Elis.
Nell’arco delle 12 settimane abbiamo sperimentato e creato nuovi algoritmi di intelligenza artificiale su immagini satellitari e droni per automatizzare l’estrazione di informazioni con grande precisione, ma soprattutto abbiamo proposto e realizzato prototipi di soluzioni tecnologiche innovative a specifiche esigenze di business.
L’obiettivo ora è passare all’industrializzazione delle soluzioni, migliorando ulteriormente la qualità dei risultati per rispondere alle esigenze dei clienti, ed attrarre l’interesse di altre realtà che potrebbero beneficiare delle tecnologie che abbiamo sviluppato anche a livello internazionale.
Grazie al supporto del Ministero dello Sviluppo Economico e di ICE abbiamo già iniziato con il Global Startup Program che ci ha portato negli ultimi tre mesi in una fase di internazionalizzazione a Londra.

Q. Avete qualche consiglio da dare ai nostri lettori che vogliono intraprendere un percorso di Open Innovation in Open Italy?

A. Senz’altro approfittare di quest’opportunità che per noi è stata strategica nella crescita aziendale, per passare molto velocemente da una fase di ricerca alla validazione tecnologica e di business con grandi realtà italiane.
Tutto questo è stato reso possibile grazie ad un grande lavoro di squadra del team di ELIS e dal clima di entusiasmo, collaborazione e co-innovazione che le corporate hanno creato.

Q. Quali sono i prossimi obiettivi di Studiomapp? 

A. Continuare lo sviluppo della parte tecnologica, non solo sull’analisi di immagini satellitari, ma anche di droni, per trovare risposte alla difficili sfide del presente e del futuro, anche legate allo sviluppo sostenibile. Il tutto anche per dimostrare come la tecnologia può aiutarci a migliorare la nostra vita e la nostra società.